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Moto Ondoso, per mari e oceani diversi
Il corpus della mostra presentata al Galata prevede un nucleo centrale di lavori a olio su tela di medio, grande e grandissimo formato, realizzati dall’autrice negli ultimi due anni. La tavolozza sembra variare in modo instabile, dal bianco al blu cobalto, attraverso il verde acqua il turchese…
Comunicato stampa
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Donatella Chiarenza
Moto ondoso, per mari e oceani diversi
“Il mare che unisce e divide. Mare intenso che dipingo a forti spatolate. Grandi orizzonti come
ampiezza di vedute. Tolleranza, peculiarità del popolo marocchino. Il mare, che unisce e divide la Vecchia Europa e la Giovane Africa”.
Questo, con le parole dell’artista, il senso di questo suo lavoro: “il mare, spazio liquido di tutti
e di nessuno, luogo e strumento di libertà, esplorazione, scoperta, fuga, viaggio, migrazione e
simbolo di incontro, condivisione e reciproca comprensione tra culture diverse, è il protagonista della mia ricerca”.
Il corpus della mostra presentata al Galata - Museo del Mare prevede un nucleo centrale di
lavori a olio su tela di medio, grande e grandissimo formato, realizzati dall’autrice negli ultimi
due anni. La tavolozza sembra variare in modo instabile, dal bianco al blu cobalto, attraverso il verde acqua, il turchese, l’indaco, il blu Majorelle, il blu di ftalocianina, il blu oltremare... E poi la composizione: una sorta di astrazione liquida che Donatella Chiarenza sembra aver assimilato quasi per osmosi. Un’astrazione certamente fluida, ma potente, con alle spalle quasi una sorta di action (painting?), che crea quel ritmo ora furioso, ora quasi riflessivo, distaccato, disteso...
Attorno a questo nucleo tutto si mantiene, ma poi nuovi colori aiutano a portare sulla scena
albe, tramonti, tempeste e, metaforicamente, crepuscoli, declini, scomparse, forse approdi e
rinascite...
a cura di Jean Blanchaert
Calata Ansaldo De Mari, 1
16126 Genova
galatamuseodelmare.it
Galata Museo del Mare
Galleria delle Esposizioni
progetto e realizzazione: Galleria l’Affiche, Milano
Donatella Chiarenza (Genova, 1964).
Liceo artistico Paul Klee a Genova, corsi, scuole d’arte, seminari e le sue storie di artista,
illustratrice, graffitista. Pubblica fumetti. Propone ed espone tele in gallerie piccole e meno
piccole da Genova a Roma, da Milano a Vienna, da Napoli ad Ancona. Poche mostre collettive.
Storie di quegli anni.
Donatella Chiarenza si divide oggi tra Genova e Rabat, dove ha scelto di mettere radici.
“In Marocco, mia seconda patria, la foce di un grande fiume che si getta nell’Atlantico separa
la capitale Rabat da Salé, dove trascorro parte dell’anno con mio marito Brahim. Lo conobbi a
Genova, in quel singolare centro storico incrocio di culture diverse... è lì che, allora, mi avvicinai per la prima volta alla cultura araba.”
L’artista ricompare alle cronache lo scorso anno con una bella mostra all’Istituto di Cultura
Italiano a Rabat; tele di medie e grandi dimensioni, soprattutto sul mare, dove Mediterraneo e
Oceano si confondono nei colori, nei tramonti, negli orizzonti, nelle prospettive. “Dipingo i mari che ho visto e mi sono particolarmente piaciuti...”
Il Marocco è per lei, istintivamente, un luogo per dipingere: “Il tempo sembra a volte essersi
fermato ad un centinaio di anni fa, ma la pittura a olio che ho appreso dai maestri liguri è
un’arte antica...”
Il ritmo più lento della vita a Rabat lascia spazio per una ricerca di maggiore sintonia con la
natura, che si mescola ad un’immersione nei colori delle vesti e delle architetture. “...Circondata da tanta bellezza non mi è difficile ritrarre il mare alla ricerca delle sue sfumature”.
Moto ondoso, per mari e oceani diversi
“Il mare che unisce e divide. Mare intenso che dipingo a forti spatolate. Grandi orizzonti come
ampiezza di vedute. Tolleranza, peculiarità del popolo marocchino. Il mare, che unisce e divide la Vecchia Europa e la Giovane Africa”.
Questo, con le parole dell’artista, il senso di questo suo lavoro: “il mare, spazio liquido di tutti
e di nessuno, luogo e strumento di libertà, esplorazione, scoperta, fuga, viaggio, migrazione e
simbolo di incontro, condivisione e reciproca comprensione tra culture diverse, è il protagonista della mia ricerca”.
Il corpus della mostra presentata al Galata - Museo del Mare prevede un nucleo centrale di
lavori a olio su tela di medio, grande e grandissimo formato, realizzati dall’autrice negli ultimi
due anni. La tavolozza sembra variare in modo instabile, dal bianco al blu cobalto, attraverso il verde acqua, il turchese, l’indaco, il blu Majorelle, il blu di ftalocianina, il blu oltremare... E poi la composizione: una sorta di astrazione liquida che Donatella Chiarenza sembra aver assimilato quasi per osmosi. Un’astrazione certamente fluida, ma potente, con alle spalle quasi una sorta di action (painting?), che crea quel ritmo ora furioso, ora quasi riflessivo, distaccato, disteso...
Attorno a questo nucleo tutto si mantiene, ma poi nuovi colori aiutano a portare sulla scena
albe, tramonti, tempeste e, metaforicamente, crepuscoli, declini, scomparse, forse approdi e
rinascite...
a cura di Jean Blanchaert
Calata Ansaldo De Mari, 1
16126 Genova
galatamuseodelmare.it
Galata Museo del Mare
Galleria delle Esposizioni
progetto e realizzazione: Galleria l’Affiche, Milano
Donatella Chiarenza (Genova, 1964).
Liceo artistico Paul Klee a Genova, corsi, scuole d’arte, seminari e le sue storie di artista,
illustratrice, graffitista. Pubblica fumetti. Propone ed espone tele in gallerie piccole e meno
piccole da Genova a Roma, da Milano a Vienna, da Napoli ad Ancona. Poche mostre collettive.
Storie di quegli anni.
Donatella Chiarenza si divide oggi tra Genova e Rabat, dove ha scelto di mettere radici.
“In Marocco, mia seconda patria, la foce di un grande fiume che si getta nell’Atlantico separa
la capitale Rabat da Salé, dove trascorro parte dell’anno con mio marito Brahim. Lo conobbi a
Genova, in quel singolare centro storico incrocio di culture diverse... è lì che, allora, mi avvicinai per la prima volta alla cultura araba.”
L’artista ricompare alle cronache lo scorso anno con una bella mostra all’Istituto di Cultura
Italiano a Rabat; tele di medie e grandi dimensioni, soprattutto sul mare, dove Mediterraneo e
Oceano si confondono nei colori, nei tramonti, negli orizzonti, nelle prospettive. “Dipingo i mari che ho visto e mi sono particolarmente piaciuti...”
Il Marocco è per lei, istintivamente, un luogo per dipingere: “Il tempo sembra a volte essersi
fermato ad un centinaio di anni fa, ma la pittura a olio che ho appreso dai maestri liguri è
un’arte antica...”
Il ritmo più lento della vita a Rabat lascia spazio per una ricerca di maggiore sintonia con la
natura, che si mescola ad un’immersione nei colori delle vesti e delle architetture. “...Circondata da tanta bellezza non mi è difficile ritrarre il mare alla ricerca delle sue sfumature”.
10
agosto 2023
Moto Ondoso, per mari e oceani diversi
Dal 10 agosto al 07 settembre 2023
arte contemporanea
Location
GALATA MUSEO DEL MARE
Genova, Calata De Mari, 1, (Genova)
Genova, Calata De Mari, 1, (Genova)
Biglietti
https://galatamuseodelmare.it/?lang=it#muma-tickets
Orario di apertura
lunedì-domenica ore 10-19
Vernissage
10 Agosto 2023, giovedì 10 agosto dalle ore 16, ingresso libero
Sito web
Autore
Curatore