12 agosto 2023

Cartoline dall’estate: il cascinale di Campresi per Vittorio Corsini

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Abbiamo chiesto ad artisti e personalità del mondo dell'arte e della cultura di raccontarci il proprio luogo d’elezione dell’estate, tra riflessioni, aneddoti, pensieri e memorie: Vittorio Corsini ci parla di Campresi

La terrazza lettura

É la relazione con l’aperto, con il fuori, che ogni anno a settembre mi si aggrappa in dosso e poi cresce fino all’estate successiva quando con la macchina carica di carte e acquerelli arrivo qui, in questo luogo, dove la casa resta con porte e finestre aperte, di giorno e di notte, dove il vento attraversa le stanze, dove gli alberi fanno ombra e servono al riposo nelle camminate, dove i giorni passano più veloci del solito, dove le sere si popolano di amici, di discorsi, di progetti.

Questo è Campresi, un cascinale vicino al fiume Cecina, tra Volterra e il mare dove ogni volta che arrivo scollinando da Guardistallo mi viene in mente “la valle dell’Eden” di Steinbeck per la capacità di contenere e di distribuire. Qui passo gran parte dei giorni di luglio o d’ agosto, facendo acquerelli e disegni, pensando alle opere che di li a poco realizzerò, ma soprattutto vivendo la connessione con il paesaggio, con gli alberi centenari, con gli animali che sono tornati numerosi, (lepri, caprioli, fagiani, daini, gruccioni),  e assaporando il ritmo del sorgere del sole e del tramonto, con i colori dei Rosso Fiorentino e del Pontormo.

Lavori di manutenzione

Qui le giornate sono fatte di letture, lavoro sui progetti, di sono gli acquerelli: questo sogno mai sopito di sciogliermi nel paesaggio, di fluire leggero, di seguire il vento: ogni anno c’è una serie, un motivo, una esigenza che mi spinge a prendere questi fogli di carta-cotone e inondarli con questi colori all’origine solidi, ma che si liquefanno per correre felici sulla carta: questa liberazione del colore è un momento sempre di gioia di meraviglia di appassionato erotismo, che mi stupisce e non so mai quando si ferma.

Lo studio

Qui il tempo sono eventi non lancette che girano o giorni sul calendario, è un frutto che matura, un albero che muore, i pipistrelli che iniziano a volare, la voglia di riposare o l’occhio che si apre.

Studio per land 51

1 commento

  1. Stupenda descrizione di un territorio incantato, con mille colori, profumi e sapori.
    Ogni giorno, ogni attimo da scoprire sempre in movimento .
    Ogni palpito muta per poi ritrovarsi.
    Grazie Vittorio per il tuo Amore verso la nostra Terra.

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