20 agosto 2023

Il mercato dell’arte in 10 libri, tra novità e best seller

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Case d’asta, mercanti d’arte, galleristi, collezionisti. Una selezione di libri da non perdere per scoprire (e approfondire) l'intricatissimo sistema dell'arte internazionale

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Donald Thompson, Lo squalo da 12 milioni di dollari

La prima edizione risale al 2010 e certi riferimenti sono già piuttosto superati, in effetti, a partire dalle menzioni ai traguardi mondiali – in buona parte tutti doppiati, polverizzati, la sfilza di zeri schizzata alle stelle, rispetto alle cifre di allora. Eppure il libro di Donald Thompson resta un’istituzione incontrastata nell’art industry, con quella sua domanda martellante, più o meno esplicita dal principio alla fine del testo: perché spendere milioni per un’opera d’arte? E ancor di più: perché spendere milioni per un’opera d’arte contemporanea – magari di un’artista vivente, magari realizzata in materiali poverissimi e così facile da replicare? Ed ecco allora l’ormai leggendario squalo di Damien Hirst, che conduce il lettore alla scoperta del mercato dell’arte, dei suoi ineffabili retroscena, con una lente d’ingrandimento su case d’asta, gallerie, mercanti d’arte e superstar del settore.

Donald Thompson, Bolle, baraonde e avidità: Storia e segreti del mercato dell’arte contemporanea

Ed ecco il seguito de Lo Squalo datato 2018, con tanto di balloon di Jeff Koons in copertina. Si intitola Bolle, baraonde e avidità, lo pubblica Mondadori. Un altro diario segreto dell’arte, pronto a svelare uno dietro l’altro i retroscena di un sistema quanto mai difficile da delimitare. «L’arte, specialmente quella contemporanea, ha cominciato a stimolare l’avidità degli affaristi e a dare vita a nuove e pericolose forme di finanza creativa. I consulenti dei collezionisti non sono più critici d’arte, ma analisti in attesa del momento più opportuno per consigliare la vendita o l’acquisto di un’opera e ottenere profitti milionari. Le sale delle case d’aste sono diventate un palcoscenico su cui si consuma un gioco delle parti che vede in scena sempre gli stessi protagonisti: consulenti, galleristi, agenti e artisti viventi che creano opere iconiche, trofei perfetti per magnati alla ricerca di prestigio. Come si spiegano, altrimenti, i diversi esemplari di una stessa scultura prodotti da Jeff Koons, oppure le vasche di formaldeide in cui Hirst immerge squali, vitelli, mucche e maiali?». Case d’asta, mercanti d’arte, galleristi, collezionisti, non manca nessuno all’appello, Thompson mette l’art industry al vaglio a 8 anni dal suo indiscusso capolavoro.

Georgina Adam, Dark side of the boom

Non è tutto oro quello che luccica, soprattutto nel mercato dell’arte. Lo sa bene Georgina Adam, che nel 2019 pubblica con Johan & Levi il riuscitissimo Dark side of the boom. Un viaggio senza regole tra truffe, speculazioni, intrighi e paradisi fiscali che costellano, più o meno nascosti, il sistema dell’arte internazionale. Il lato oscuro del boom, esatto. Gli scandali che pervadono il mondo patinato dell’art industry, i retroscena scomodi, quelli adombrati dalle più scintillanti aggiudicazioni mondiali (qui la nostra intervista all’autrice). «Dietro ai vernissage in musei e gallerie, dietro ai record sfavillanti e ai balletti di poltrone da Christie’s e Sotheby’s, si nasconde un lato oscuro: l’eredità di questo boom è il rapido aumento della concentrazione del potere nelle mani di pochi mega attori capaci da soli di determinare il prezzo – e dunque il valore – delle opere». Poco più di 250 pagine che scorrono veloci, tra controversie e colpi di scena.

Francesco Poli, Il sistema dell’arte contemporanea

Forse un po’ datato, eppure sempre incredibilmente attuale. Il sistema dell’arte contemporanea di Francesco Poli è un libro che non può mancare nella libreria di chi si occupa – o di chi si approccia – all’art market, a tutti i suoi livelli. Basta una rapida lettura all’indice, in apertura: da “Nascita e sviluppi del mercato dell’arte contemporanea internazionale” a “Il prodotto artistico”, da “Le strutture di vendita. Gallerie, fiere, case d’asta” a “La domanda. I collezionisti” e “I critici d’arte. Riviste, cataloghi ed editoria d’arte”. «L’analisi del nesso fra valore estetico e valore economico di un’opera è cruciale per comprendere il senso complessivo della produzione artistica come fenomeno peculiare della cultura in cui viviamo». Chiaro, immediato, a tratti ironico, internazionale.

Wanda Rotelli Tarpino, Lo spettacolo dell’asta

Una pubblicazione recente. Wanda Rotelli Tarpino racconta l’evoluzione – lo spettacolo – delle aste, tutte giocate tra celebrities sales, singoli proprietari illustri, storie d’amore, esiti stellari. Un viaggio senza limiti né categorie, dalla vendita delle collezioni del Chevalier d’Eon (1791) a quelle del Duca Bianco (2016), fino ai nuovi format in epoca Covid – così impensabili fino a una manciata di anni fa. Il punto di vista di una vera insider, responsabile stampa di Finarte e di Sotheby’s per oltre trent’anni, che nel 2022 mette per iscritto, per Edizioni Officina Libraria, l’imprevedibile spettacolo delle aste. L’obiettivo? «Individuare le relazioni che legano le premesse e le intuizioni del passato con l’aggressivo art marketing delle aste odierne e la loro risonanza sui media».

Marco Meneguzzo, Il capitale ignorante. Ovvero come l’ignoranza sta cambiando l’arte

Il capitale ignorante. Ovvero come l’ignoranza sta cambiando l’arte (Johan & Levi, 2019). E il titolo già la dice molto lunga sulla visione di Marco Meneguzzo, il suo autore. Il contenuto, in pochissime parole: i collezionisti, un tempo guidati da cultura e conoscenza, oggi risultano trainati, sempre più spesso, da mode e portafogli mai visti prima. Non solo: lo stesso artista, per non essere tagliato fuori da quel sistema che dovrebbe ergerlo ad attore principale, si ritrova costretto a piegarsi ai gusti tutti omologati dei collectors, con tanti saluti alla sua autonomia, alla sua ispirazione, alla sua impagabile libertà espressiva. «Incultura, finanza e globalizzazione stanno rapidamente spingendo i linguaggi dell’arte in un “cul-de-sac». Un’arte che cambia, e non sempre nella giusta direzione.

Melanie Gerlis, The Art Fair Story: A Rollercoaster Ride

A rollercoaster ride. Un giro sulle montagne russe, è questa l’immagine che meglio riassume oggi il mercato dell’arte, da una parte all’altra del globo. Un saliscendi vorticoso e instabile raccontato nel 2021 dalla giornalista del Financial Times Melanie Gerliscon un’attenzione particolare alle fiere d’arte, al loro passato storico – dalle prime manifestazioni d’arte europee del dopoguerra, costruite sul modello imperiale ottocentesco delle Esposizioni Internazionali – alle fiere d’arte globali del XXI secolo, dritte e dirette verso il loro imprevedibile futuro. «Il libro dà vita alle persone, ai luoghi e alle filosofie che hanno consentito alle fiere d’arte di mettere radici, esamina i periodi di mercato cruciali in cui sono fiorite e mappa dove potrebbero andare in un mondo molto cambiato». L’editore: Lund Humphries.

Alessia Zorloni, Il mercato dell’arte. Una Guida pratica per consulenti finanziari e private banker

Il mercato dell’arte. Una Guida pratica per consulenti finanziari e private banker (Franco Angeli, 2021). L’autrice Alessia Zorloni ripercorre, ad una ad una, tutte le sfaccettature dell’intricatissimo sistema dell’arte, attraverso sezioni tematiche e domande che danno forma a un’industria tutt’altro che lineare. «Quali obblighi dichiarativi ha un collezionista?», troviamo tra gli interrogativi. «Che cosa succede se un’opera viene notificata?», «Come si è sviluppato il mercato della scultura contemporanea?», «I gioielli continuano ad essere un bene di rifugio?», «Il vino può essere un investimento?». I destinatari della guida: chiunque si avvicini per la prima volta all’art market, senza distinzioni.

Sarah Thornton, Seven Days in the Art World

«Un ritratto indelebile di una società particolare», così lo ha definito Vogue. Pubblicato nel 2009 – con ben 20 traduzioni nel frattempo – il volume di Sara Thornton dipinge in modo sofisticato il mondo intricatissimo dell’arte contemporanea. Il contenuto: sette giorni nell’Art World tra New York, Los Angeles, Londra, Basilea, le grandi piazze del mercato, tutti immersi tra fiere, aste, gallerie, realtà e personaggi più o meno patinati della cosiddetta “filiera dell’arte”.

Philip Hook, Breakfast at Sotheby’s

«Quanto vale? Quanto varrà tra cinque o dieci anni? E cosa penserà la gente di me se la vedrà appesa alla mia parete?». Oltre trentacinque anni di esperienza di Philip Hook nel mercato dell’arte lo hanno portato a rispondere con una certa precisione a tutte queste domande che tutti i collezionisti, da una parte all’altra del globo, si sono posti almeno una volta prima del fatidico “sì, lo voglio”. Ed ecco il risultato (la prima edizione è del 2013): una vera e propria guida in ordine alfabetico, da leggere anche a zig zag, all’occorrenza, per trovare tutte le risposte ai propri quesiti. Artisti, mercanti, investimenti, le parole chiave della raccolta, sempre condita con un certo umorismo, talvolta piccante, mai banale.

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