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je est un autre
la mostra, curata da Giorgio Flamini, sostenuta da Rai sostenibilità Esg e da fond. Antonini raccoglie una selezione di immagini del backstage e la mise en scène di spettacoli di Teatro-Carcere #SIneNOmine, prodotti in 10 anni di attività artistica al Festival di Spoleto e in tante città nel paese
Comunicato stampa
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Allrestimento
JE EST UN AUTRE. Con il PATROCINIO DEL GARANTE NAZIONALE DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTÀ PERSONALE, MAIN SPONSOR RAI. Direzione Rai per il sociale. Con il fondamentale sostegno della FONDAZIONE FRANCESCA, VALENTINA E LUIGI ANTONINI, contribuisce il Rotary club Spoleto. La mostra, nel programma del 65 festival dei 2 mondi, sarà attraversata da ospiti e cittadini dal mese di luglio 2022 fino a gennaio 2023, nel mese di luglio 2023 è stato realizzato il libro catalogo.
Il titolo è ispirato ad una frase che Arthur Rimbaud scrisse in una lettera a Georges Izambard, suo professore al collège. Quando Rimbaud afferma: “Je est un autre“- Io è un Altro - “Io è” e non “io sono”, la soggettività viene messa in discussione, diventa “altra.”
Rimbaud insinua che l’Io “non è padrone in casa propria”.
La mostra, allestita nel percorso ettometrico, raccoglie una selezione di immagini e video che raccontano il backstage e la mise en scène di spettacoli del progetto di Teatro-Carcere #SIneNOmine, sviluppato in 10 anni di attività artistica al Festival e nei teatri italiani (Matera, Roma, Spoleto, Terni, Calcata, Torino, Genoca, Paola, Foligno ... ) .
Grandi stampe fotografiche e alcuni video, collocati lungo il percorso etto-metrico dal parcheggio della Posterna fino all’ultima uscita alla sommità del colle Sant’Elia, presso la Rocca Albornoziana, già residenza pontificia, carcere fino al 1982, oggi sede del Museo Nazionale del Ducato. I 600 metri del tapis roulant che percorrono la galleria diventano una promenade multimediale: l'utente del percorso meccanizzato inaspettatamente, incontra gli sguardi negati e incrocia le emozioni compresse dei reclusi a Maiano.
In mostra anche video da Techerai su carcere e cultura e video del repertorio di #SIneNOmine. Dall’area del parcheggio alla Rocca, si susseguono ritratti di detenuti e artisti - scatti raccolti dal 2012 al 2022 - mentre dall’impianto di filodiffusione si ascolteranno i rumori
I fotografi in mostra: Maria Paola Buono, Irina Mattioli, Nicoletta di Cicco Pucci, Vinnie Porfilio, Andrea Kim Mariani, Antonello Zeppadoro.
Si ringraziano Monique Veaute, Paola Macchi, il presidente della Fondazione festival Andrea Sisti, sindaco della città, l'Assessore alla cultura Danilo Chiodetti, Americo Accica, Fabio Rosichetti, Daniela De Robert, Mauro Palma, Giovanni Parapini, Annagrazia Stammati, Camillo Cosetti Antonini, Simonetta Marucci, Alessandra Carducci la Rai Regionale e Rai Sostenibilità ESG.
testo catalogo
L’allestimento e il libro catalogo “JE EST UN AUTRE”, sulla storia della
compagnia, nascono a 10 anni dalla creazione del progetto #SIneNOmine, quando
Monique Veaute, direttore artistico del Festival dei 2 Mondi, inserisce nel programma
gli spettacoli prodotti a Maiano e favorisce l’incontro tra RAI sostenibilità esg e
l’associazione Teodelapio.
L’allestimento lungo i percorsi meccanizzati e negli ascensori diventa promenade
multimediale nelle imprese della compagnia #SIneNOmine. Cittadini e ospiti
incontrano casualmente gli sguardi negati e le emozioni compresse dei reclusi a
Maiano.
Il libro, costruito come un diario di bordo di un viaggio nel tempo e nello spazio della
pena, racconta il dentro e il fuori della storia della #SIneNOmine, compagnia senza
nome che non esiste.
Il titolo è ispirato ad una frase che Arthur Rimbaud scrisse in una lettera a Georges
Izambard, suo professore al collège. Quando Rimbaud afferma che “Je est un autre”,
“Io è un Altro”, “Io è” e non già “Io sono”, la soggettività viene messa in discussione,
diventa “altra”.
Rimbaud ammette che l’Io “non è padrone in casa propria”.
Il teatro in carcere arriva a squarciare la realtà. Lo spazio e il tempo del ristretto
diventano dimensione altra e l’uomo apprende che esiste un luogo, apparentemente
astratto, in cui intravede l’opportunità di agire se stesso, di tirare da solo i fili che lo
muovono, partendo da un impulso interiore.
Il teatro come ricerca introspettiva, come viaggio interiore costruisce in maniera
concreta le fondamenta di una nuova consapevolezza di sé e, al tempo stesso, il teatro
diventa veicolo per manifestare quei moti intimi ritrovati.
Oggi il laboratorio di #SN, frequentato da un numeroso gruppo di detenuti di tutte le
età, realizza diverse produzioni teatrali. Grazie all’attenzione del magistrato di
sorveglianza di Spoleto e la concessione delle misure alternative (articolo 21o.p. e
permessi premio) alcuni detenuti hanno partecipato a festival e rassegne extramoenia
di rilievo nazionale e a manifestazioni internazionali come il Festival di Spoleto e il
Salone del libro di Torino.
L’Associazione Teodelapio, diretta da Pietro Biondi e Anna Leonardi, si occupa da
oltre 20 anni di didattica teatrale rivolta a persone di tutte le età e livelli di esperienza.
All’interno del corso avanzato si affrontano anche tematiche relative all’analisi degli
elementi tecnici del lavoro d’attore per garantire una preparazione adeguata a chi
vuole intraprendere questa carriera professionale. La sede della Scuola di Teatro
Teodelapio è all’interno di Palazzo Collicola, dove l’associazione organizza anche
dibattiti con esperti di vari settori culturali. #SIneNOmine nasce nel 2012-13 come
progetto didattico laboratoriale del percorso di secondo livello artistico per diventare
poi compagnia teatrale autonoma. Si avvale della generosità di molti artisti che
partecipano alla produzione di spettacoli e alla formazione teatrale di gran parte della
popolazione detenuta nei vari circuiti di sicurezza (Alta sicurezza, Media sicurezza,
Protetti ). L’inserimento nel programma del Festival dei 2 Mondi, favorito
dall’incontro tra la direzione della Casa di Reclusione, il comandante Marco
Piersigilli, Roberta Galassi, Giorgio Flamini, e la direzione artistica del festival, ha
permesso l’apertura del carcere alla cittadinanza e al pubblico.
Da oltre 10 anni, nei giorni del festival, migliaia di persone libere attraversano i
cancelli di Maiano, per gli spettacoli di #SN, grazie al volontariato di tanti artisti, al
generoso sostegno di sponsor e della fondazione Antonini, alla disponibilità e
all’impegno di tutta la struttura penitenziaria: Direttore, Comandante, area
trattamentale, Polizia Penitenziaria.
Mentre quaranta anni fa, la Rocca, libera dai detenuti, mutava simbolicamente in
spazio per la cultura e Marco Gagliardo con i detenuti di Rebibbia andava in scena
nel cortile d’onore al XXV Festival dei 2 Mondi, oggi, a Maiano, è pronto il progetto
per la costruzione di un teatro che ci auguriamo di abitare presto.
SIneNOmine - Compagnia Teatrale www.sinenomine.it
Le foto di copertina sono di Vinnie Porfilio
Con il patrocinio del “Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà
personale”
JE EST UN AUTRE. Con il PATROCINIO DEL GARANTE NAZIONALE DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTÀ PERSONALE, MAIN SPONSOR RAI. Direzione Rai per il sociale. Con il fondamentale sostegno della FONDAZIONE FRANCESCA, VALENTINA E LUIGI ANTONINI, contribuisce il Rotary club Spoleto. La mostra, nel programma del 65 festival dei 2 mondi, sarà attraversata da ospiti e cittadini dal mese di luglio 2022 fino a gennaio 2023, nel mese di luglio 2023 è stato realizzato il libro catalogo.
Il titolo è ispirato ad una frase che Arthur Rimbaud scrisse in una lettera a Georges Izambard, suo professore al collège. Quando Rimbaud afferma: “Je est un autre“- Io è un Altro - “Io è” e non “io sono”, la soggettività viene messa in discussione, diventa “altra.”
Rimbaud insinua che l’Io “non è padrone in casa propria”.
La mostra, allestita nel percorso ettometrico, raccoglie una selezione di immagini e video che raccontano il backstage e la mise en scène di spettacoli del progetto di Teatro-Carcere #SIneNOmine, sviluppato in 10 anni di attività artistica al Festival e nei teatri italiani (Matera, Roma, Spoleto, Terni, Calcata, Torino, Genoca, Paola, Foligno ... ) .
Grandi stampe fotografiche e alcuni video, collocati lungo il percorso etto-metrico dal parcheggio della Posterna fino all’ultima uscita alla sommità del colle Sant’Elia, presso la Rocca Albornoziana, già residenza pontificia, carcere fino al 1982, oggi sede del Museo Nazionale del Ducato. I 600 metri del tapis roulant che percorrono la galleria diventano una promenade multimediale: l'utente del percorso meccanizzato inaspettatamente, incontra gli sguardi negati e incrocia le emozioni compresse dei reclusi a Maiano.
In mostra anche video da Techerai su carcere e cultura e video del repertorio di #SIneNOmine. Dall’area del parcheggio alla Rocca, si susseguono ritratti di detenuti e artisti - scatti raccolti dal 2012 al 2022 - mentre dall’impianto di filodiffusione si ascolteranno i rumori
I fotografi in mostra: Maria Paola Buono, Irina Mattioli, Nicoletta di Cicco Pucci, Vinnie Porfilio, Andrea Kim Mariani, Antonello Zeppadoro.
Si ringraziano Monique Veaute, Paola Macchi, il presidente della Fondazione festival Andrea Sisti, sindaco della città, l'Assessore alla cultura Danilo Chiodetti, Americo Accica, Fabio Rosichetti, Daniela De Robert, Mauro Palma, Giovanni Parapini, Annagrazia Stammati, Camillo Cosetti Antonini, Simonetta Marucci, Alessandra Carducci la Rai Regionale e Rai Sostenibilità ESG.
testo catalogo
L’allestimento e il libro catalogo “JE EST UN AUTRE”, sulla storia della
compagnia, nascono a 10 anni dalla creazione del progetto #SIneNOmine, quando
Monique Veaute, direttore artistico del Festival dei 2 Mondi, inserisce nel programma
gli spettacoli prodotti a Maiano e favorisce l’incontro tra RAI sostenibilità esg e
l’associazione Teodelapio.
L’allestimento lungo i percorsi meccanizzati e negli ascensori diventa promenade
multimediale nelle imprese della compagnia #SIneNOmine. Cittadini e ospiti
incontrano casualmente gli sguardi negati e le emozioni compresse dei reclusi a
Maiano.
Il libro, costruito come un diario di bordo di un viaggio nel tempo e nello spazio della
pena, racconta il dentro e il fuori della storia della #SIneNOmine, compagnia senza
nome che non esiste.
Il titolo è ispirato ad una frase che Arthur Rimbaud scrisse in una lettera a Georges
Izambard, suo professore al collège. Quando Rimbaud afferma che “Je est un autre”,
“Io è un Altro”, “Io è” e non già “Io sono”, la soggettività viene messa in discussione,
diventa “altra”.
Rimbaud ammette che l’Io “non è padrone in casa propria”.
Il teatro in carcere arriva a squarciare la realtà. Lo spazio e il tempo del ristretto
diventano dimensione altra e l’uomo apprende che esiste un luogo, apparentemente
astratto, in cui intravede l’opportunità di agire se stesso, di tirare da solo i fili che lo
muovono, partendo da un impulso interiore.
Il teatro come ricerca introspettiva, come viaggio interiore costruisce in maniera
concreta le fondamenta di una nuova consapevolezza di sé e, al tempo stesso, il teatro
diventa veicolo per manifestare quei moti intimi ritrovati.
Oggi il laboratorio di #SN, frequentato da un numeroso gruppo di detenuti di tutte le
età, realizza diverse produzioni teatrali. Grazie all’attenzione del magistrato di
sorveglianza di Spoleto e la concessione delle misure alternative (articolo 21o.p. e
permessi premio) alcuni detenuti hanno partecipato a festival e rassegne extramoenia
di rilievo nazionale e a manifestazioni internazionali come il Festival di Spoleto e il
Salone del libro di Torino.
L’Associazione Teodelapio, diretta da Pietro Biondi e Anna Leonardi, si occupa da
oltre 20 anni di didattica teatrale rivolta a persone di tutte le età e livelli di esperienza.
All’interno del corso avanzato si affrontano anche tematiche relative all’analisi degli
elementi tecnici del lavoro d’attore per garantire una preparazione adeguata a chi
vuole intraprendere questa carriera professionale. La sede della Scuola di Teatro
Teodelapio è all’interno di Palazzo Collicola, dove l’associazione organizza anche
dibattiti con esperti di vari settori culturali. #SIneNOmine nasce nel 2012-13 come
progetto didattico laboratoriale del percorso di secondo livello artistico per diventare
poi compagnia teatrale autonoma. Si avvale della generosità di molti artisti che
partecipano alla produzione di spettacoli e alla formazione teatrale di gran parte della
popolazione detenuta nei vari circuiti di sicurezza (Alta sicurezza, Media sicurezza,
Protetti ). L’inserimento nel programma del Festival dei 2 Mondi, favorito
dall’incontro tra la direzione della Casa di Reclusione, il comandante Marco
Piersigilli, Roberta Galassi, Giorgio Flamini, e la direzione artistica del festival, ha
permesso l’apertura del carcere alla cittadinanza e al pubblico.
Da oltre 10 anni, nei giorni del festival, migliaia di persone libere attraversano i
cancelli di Maiano, per gli spettacoli di #SN, grazie al volontariato di tanti artisti, al
generoso sostegno di sponsor e della fondazione Antonini, alla disponibilità e
all’impegno di tutta la struttura penitenziaria: Direttore, Comandante, area
trattamentale, Polizia Penitenziaria.
Mentre quaranta anni fa, la Rocca, libera dai detenuti, mutava simbolicamente in
spazio per la cultura e Marco Gagliardo con i detenuti di Rebibbia andava in scena
nel cortile d’onore al XXV Festival dei 2 Mondi, oggi, a Maiano, è pronto il progetto
per la costruzione di un teatro che ci auguriamo di abitare presto.
SIneNOmine - Compagnia Teatrale www.sinenomine.it
Le foto di copertina sono di Vinnie Porfilio
Con il patrocinio del “Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà
personale”
01
luglio 2022
je est un autre
Dal primo luglio 2022 al 20 gennaio 2024
fotografia
Location
SEDI VARIE – Spoleto
Spoleto, (Perugia)
Spoleto, (Perugia)
Orario di apertura
7-23
Editore
nuova eliografica snc Spoleto
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini