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Edi Hila – Territori di esperienze vissute
Edi Hila presenta la sua seconda personale in galleria, occupando anche questa volta tutti e tre gli spazi di via Stradella. È sempre presente in lui un’attenzione scrupolosa al dato oggettuale della realtà in cui siamo: da che cosa siamo circondati? In quali strutture siamo contenuti? E poi, soprat
Comunicato stampa
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Edi Hila – Territori di esperienze vissute
29 settembre – 4 novembre 2023
opening giovedì 28 settembre, 18:00–21:00
Fare pittura significa anche progettare architetture, oppure scrivere racconti sulla storia sociale contemporanea. È un modo specifico di stare al mondo, con cui poter trasformare il gesto artistico nello strumento della riflessione e insieme nell’occasione con cui condividerla. Così è per Edi Hila, che ha fatto della pittura la sua principale forma di pratica artistica, con cui restituire immagini sulla realtà.
Edi Hila presenta la sua seconda personale in galleria, occupando anche questa volta tutti e tre gli spazi di via Stradella. È sempre presente in lui un’attenzione scrupolosa al dato oggettuale della realtà in cui siamo: da che cosa siamo circondati? In quali strutture siamo contenuti? E poi, soprattutto, con chi stiamo condividendo le nostre vite?
Il punto di partenza per la realizzazione della nuova serie di dipinti è stata l’osservazione quotidiana dei luoghi pubblici in cui si è ritrovato a trascorrere del tempo negli ultimi anni. E con essi gli individui che li abitano, entrambi percepiti come il tornasole dell’attuale periodo storico, così emblematico e difficile, per la guerra, la crisi climatica, le difficoltà economiche.
Decide allora di fare con la pittura un viaggio, costruendo una mappa in cui individuare i vari centri della civiltà umana. Non c’è presunzione di possedere la verità, ma l’intenzione di decifrare stati d’animo, urgenze e introspezioni, per aiutarci a vedere noi stessi e a comprendere gli altri.
Per questa ragione i soggetti dei dipinti esposti sono luoghi pubblici come strade, giostre, automobili, metropolitane. Sono emblemi della condivisione, della partecipazione e dell’universalità; luoghi anonimi alcuni e rispondenti ad un archivio biografico personale altri, ma comunque privi di elitarismi, lontani da scenografie ideali per poter rappresentare il tema comune dell’emotività dell’uomo nella nostra contemporaneità.
I titoli dei dipinti – tutti realizzati nel 2023 – lo dicono in modo molto chiaro: "In mezzo alla strada", "Nel cortile abbandonato", "Riparo provvisorio", "Circo rotto", "Commercio sul boulevard". Sono luoghi che nel loro anonimato sanno ospitare chiunque, senza distinzioni o negazioni. Eppure qui appaiono svuotati e silenti. La figura umana c’è solo in tre opere, due delle quali si intitolano Limbo e una Ritratto durante la pandemia. Tutti e tre sono ambientati nelle metropolitane, sotto terra, in un luogo distaccato dal cielo, che per antonomasia è legato ai concetti di transitorietà e attesa, mai di stasi e permanenza.
Come detto anche da Zef Paci – curatore della mostra personale di Edi Hila al COD di Tirana (14 luglio – 10 agosto 2023) – “Il suo sforzo non è orientato a offrire ciò che è visibile, ma a rendere visibile qualcosa. E questo porta ad una dimensione interiore che cerca di esprimere ciò che riguarda l’aria, l’atmosfera che annusiamo, le sue trasparenze e i suoi riflessi”.
29 settembre – 4 novembre 2023
opening giovedì 28 settembre, 18:00–21:00
Fare pittura significa anche progettare architetture, oppure scrivere racconti sulla storia sociale contemporanea. È un modo specifico di stare al mondo, con cui poter trasformare il gesto artistico nello strumento della riflessione e insieme nell’occasione con cui condividerla. Così è per Edi Hila, che ha fatto della pittura la sua principale forma di pratica artistica, con cui restituire immagini sulla realtà.
Edi Hila presenta la sua seconda personale in galleria, occupando anche questa volta tutti e tre gli spazi di via Stradella. È sempre presente in lui un’attenzione scrupolosa al dato oggettuale della realtà in cui siamo: da che cosa siamo circondati? In quali strutture siamo contenuti? E poi, soprattutto, con chi stiamo condividendo le nostre vite?
Il punto di partenza per la realizzazione della nuova serie di dipinti è stata l’osservazione quotidiana dei luoghi pubblici in cui si è ritrovato a trascorrere del tempo negli ultimi anni. E con essi gli individui che li abitano, entrambi percepiti come il tornasole dell’attuale periodo storico, così emblematico e difficile, per la guerra, la crisi climatica, le difficoltà economiche.
Decide allora di fare con la pittura un viaggio, costruendo una mappa in cui individuare i vari centri della civiltà umana. Non c’è presunzione di possedere la verità, ma l’intenzione di decifrare stati d’animo, urgenze e introspezioni, per aiutarci a vedere noi stessi e a comprendere gli altri.
Per questa ragione i soggetti dei dipinti esposti sono luoghi pubblici come strade, giostre, automobili, metropolitane. Sono emblemi della condivisione, della partecipazione e dell’universalità; luoghi anonimi alcuni e rispondenti ad un archivio biografico personale altri, ma comunque privi di elitarismi, lontani da scenografie ideali per poter rappresentare il tema comune dell’emotività dell’uomo nella nostra contemporaneità.
I titoli dei dipinti – tutti realizzati nel 2023 – lo dicono in modo molto chiaro: "In mezzo alla strada", "Nel cortile abbandonato", "Riparo provvisorio", "Circo rotto", "Commercio sul boulevard". Sono luoghi che nel loro anonimato sanno ospitare chiunque, senza distinzioni o negazioni. Eppure qui appaiono svuotati e silenti. La figura umana c’è solo in tre opere, due delle quali si intitolano Limbo e una Ritratto durante la pandemia. Tutti e tre sono ambientati nelle metropolitane, sotto terra, in un luogo distaccato dal cielo, che per antonomasia è legato ai concetti di transitorietà e attesa, mai di stasi e permanenza.
Come detto anche da Zef Paci – curatore della mostra personale di Edi Hila al COD di Tirana (14 luglio – 10 agosto 2023) – “Il suo sforzo non è orientato a offrire ciò che è visibile, ma a rendere visibile qualcosa. E questo porta ad una dimensione interiore che cerca di esprimere ciò che riguarda l’aria, l’atmosfera che annusiamo, le sue trasparenze e i suoi riflessi”.
29
settembre 2023
Edi Hila – Territori di esperienze vissute
Dal 29 settembre al 04 novembre 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, 10:00–13:00 e 14:30-19:00.
Vernissage
28 Settembre 2023, 18:00-21:00
Sito web
Autore