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Festival del Cinema di Venezia: ecco tutti i vincitori
Cinema
di Emma Drocco
Non sono mancate le sorprese durante la premiazione del 80º Festival del Cinema di Venezia: il Leone d’oro, il premio più importante, è andato al film Poor things! di Yorgos Lanthimos. Il favorito Matteo Garrone con Io Capitano ha vinto invece il Leone d’argento per la migliore sceneggiatura e il il Premio Marcello Mastroianni (dedicato a un giovane attore emergente) è andato a Seydou Sarr, giovane protagonista senegalese.
«Per fare il film insieme a persone africane, ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha – ha detto Garrone ritirando il suo Leone d’argento – . Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità. »
I premi per la migliore interpretazione sono andati a Cailee Spaeny, che ha interpretato Priscilla Presley nel film di Sofia Coppola, Priscilla, e Peter Sarsgaard, che ha interpretato Saul, un uomo affetto da demenza nel film Memory di Michel Franco. Ed è stato proprio l’attore americano a portare per primo sul palco di Venezia il tema dello sciopero di Hollywood «Il tema di uno stipendio equo è importante, ma la questione dell’intelligenza artificiale è centrale, deve essere una nostra priorità – ha detto ritirando il premio –. Sicuramente un attore è una persona e un autore è una persona, su questo dovremmo essere tutti d’accordo, ma invece sembra che non lo siamo, ed è terrificante. Il lavoro che facciamo ha a che fare con la connessione: senza, questa esperienza sacra di essere umani sarebbe consegnata alle macchine e ai miliardari che le posseggono. Se perdiamo questa battaglia, la nostra industria sarà la prima tra le tante a cadere e la disconnessione preparerà la strada delle atrocità»
Tanti erano infatti gli attori e le attrici statunitensi che non erano a Venezia, come Emma Stone ad esempio, perché stanno partecipando allo sciopero del sindacato SAG-AFTRA, che mira a ottenere migliori condizioni di lavoro e soprattutto compensi più alti per la categoria attraverso un diverso sistema di calcolo dei diritti d’autore che tenga conto di come è cambiata la distribuzione dei prodotti nel contesto mediatico attuale: l’attuale sistema infatti si basa sul concetto di replica, che con le piattaforme di streaming non esiste più.
Tutti i premi
LEONE D’ORO per il miglior film è andato a POOR THINGS di Yorgos Lanthimos (Regno Unito)
LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a: AKU WA SONZAI SHINAI (EVIL DOES NOT EXIST) di Ryusuke Hamaguchi (Giappone)
LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a: Matteo Garrone per il film IO CAPITANO (Italia, Belgio)
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a: Cailee Spaeny nel film PRISCILLA di Sofia Coppola (USA, Italia)
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a: Peter Sarsgaard nel film MEMORY di Michel Franco (Messico, USA)
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Guillermo Calderón e Pablo Larraín per il film EL CONDE di Pablo Larraín (Cile)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: ZIELONA GRANICA (GREEN BORDER) di Agnieszka Holland (Polonia, Francia, Repubblica Ceca, Belgio)
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a: Seydou Sarr nel film IO CAPITANO di Matteo Garrone (Italia, Belgio)