11 settembre 2023

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dall’11 al 17 settembre

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Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dall'11 al 17 settembre, in scena nei teatri di tutta Italia

ab[intra] di Rafael Bonachela, ph. Pedro Greig

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dall’11 al 17 settembre.

Danza e teatro

AL VIA TORINODANZA
L’inaugurazione del Festival Torinodanza (dal 14 settembre al 25 ottobre), diretto da Anna Cremonini, è affidata alla Sydney Dance Company, la principale compagnia di danza contemporanea australiana, diretta dal 2009 dal coreografo spagnolo Rafael Bonachela, con lo spettacolo ab [intra] (dal 14 al 16 settembre, alle Fonderie Limone di Moncalieri). La performance, creata nel 2018, prende il suo titolo da un’espressione latina che significa da dentro e rappresenta un intenso viaggio nell’esistenza umana che muove dalla tenerezza al turbamento, in cui si alternano momenti collettivi, assoli e passi a due.

«Nel creare questo pezzo – dichiara Bonachela – volevo catturare l’energia e la spinta vitale che sento ogni volta che entro in studio. Penso ad ab [intra] come a un trasferimento di energia tra l’interno e l’esterno. […] Volevo catturare il processo istintivo interiore e farne una rappresentazione fisica».

Lo spettacolo combina la composizione originale dell’australiano Nick Wales – un ibrido tra forme classiche, elettronica e tradizione popolare – con i primi due movimenti del secondo concerto per violoncello e orchestra Klâtbûtne (Presence) del compositore lettone Peteris Vasks. La partitura musicale si conclude con una canzone realizzata con il cantautore Jack Calwell.

ab[intra] di Rafael Bonachela, ph. Pedro Greig
AUTUNNO DANZA IN SARDEGNA
Dopo l’inaugurazione, l’8 settembre, di Le Cirque Astéroïde dell’artista svizzera Marie-Caroline il programma prosegue presso Sa Manifattura a Cagliari con Marco D’Agostin, con due appuntamenti il 18, con Gli Anni, uno spettacolo in cui la performer Marta Ciappina invita gli spettatori a giocare con la propria memoria e intraprendono un viaggio che fa la spola tra il presente e il passato di ognuno; e il 20 con Best Regards.

La ventinovesima edizione di Autunno Danza, progetto di Fuorimargine, il Centro di Produzione di danza e arti performative della Sardegna, fino a dicembre propone una programmazione che porta a Cagliari e a Nuoro artisti emergenti e affermati, sardi e internazionali: Simona Bertozzi, Giovanfrancesco Giannini, Marie-Caroline Hominal, Constanza Macras, Igor x Moreno, Panzetti-Ticconi, Cristina Kristal Rizzo, Alice Ruggero, Arno Schuitemaker, Stefania Tansini, Compagnia TPO, Collettivo Trifoglio.

Diretto da Momi Falchi e Giulia Muroni, il festival si pone come momento di restituzione di un percorso di interlocuzione e incontro con artisti che in Sardegna risiedono, vi transitano, vi sono nat3, ma vuole essere soprattutto un momento in cui creare condizioni utili alla creazione di qualcosa che ancora non esiste. Con questo spirito Fuorimargine, tra settembre e novembre, ospita Sung Im Her & Martha Pasakopoulou (Fabric) e Meg Stuart & Francisco Camacho per un periodo di residenza in Sardegna, durante il quale sviluppare un progetto lavorando in stretta relazione con l’isola e le comunità che la abitano.

Igor Moreno, KARRASEKARE, IxM, ph Fabio Sau

LA DANZA OMAGGIA BERNINI
Un progetto speciale (a cura di Daniele Cipriani), che vedrà una performance itinerante di danza tra le sale della Galleria Borghese di Roma che prende ispirazione dalla potenza teatrale dell’opera del geniale architetto/scultore/pittore, ideale rappresentante del barocco, Gian Lorenzo Bernini. Protagonisti Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra de Paris e direttrice del Corpo di ballo dell’Opera di Roma, Benjamin Pech, anch’egli già étoile dell’Opéra de Paris, e Sergio Bernal, già primo ballerino del Ballet Nacional de España. Con loro, i coreografi/danzatori Sasha Riva Simone Repele, ognuno dei quali condurrà il pubblico lungo un percorso immersivo, un viaggio tra suggestioni coreutiche, artistiche, storiche e architettoniche che porterà alla scoperta di opere, storie, miti e artisti, in un inedito dialogo tra antichità d’arte e modernità d’ispirazione, tra storia e contemporaneità.

Danzano, inoltre, Alessio Rezza, étoile del Teatro dell’Opera di Roma, e altri ballerini del teatro capitolino, e Rosaria Di Maro. La Danza omaggia Bernini (alla Galleria Borghese di Roma, mercoledi 13 settembre alle 20,30 e 21,30) si snoda dalla sala degli Imperatori, dominata dalla celebre scultura Il ratto di Proserpina, a quelle del David e di Apollo e Dafne, per concludersi nel monumentale salone di Mariano Rossi.

La Danza omaggia Bernini, Riva-Repele, Ph. Graham Spicer

IL CANTO DELLE SIRENE A CAPRI
Nel meraviglioso palcoscenico naturale di Capri e Anacapri torna, dal 13 al 24 settembre, la terza edizione del Festival Internazionale di Capri “Il Canto delle Sirene”, kermesse organizzata dall’ Associazione Festival Internazionale di Capri, con la direzione artistica di Geppy Gleijeses. Un cartellone caratterizzato da contaminazioni tra generi quali teatro, musica, fotografia e cinema.

Ad aprire il Festival, presso gli Archi del Chiostro Piccolo della Certosa di San Giacomo di Capri, la mostra fotografica dedicata a Franco Zeffirelli in occasione del Centenario della nascita: I divi e le dive di Zeffirelli, e la proiezione del film Franco Zeffirelli, conformista ribelle regia di Anselma Dell’Olio. Ospite d’onore della serata Robert Powell. In programma Alessio Boni con Jean-Baptiste Poquelin detto Molière; il debutto nazionale del Barcelona Flamenco Ballet in Flamenco Reborn, compagnia diretta da David Gutiérrez e Paula Reyes, che fonde tre stili di danza: il jazz, la danza contemporanea e il flamenco; Marilù Prati con Rainer Maria Rilke; Marisa Laurito in Donna Lucia Morgano e Zum Kater Hiddigeigei, con la partecipazione di Geppy Gleijeses; Iaia Forte e Tommaso Ragno con Arbasino show di Michele Masneri; La grande storia della sceneggiata con Ciro Capano e Lalla Esposito; e, ancora, Isa Danieli e Patrizio Trampetti, Ramin Bahrami e Danilo Rea, e il Premio Titina De Filippo e Luigi De Filippo.

Alessio Boni in Jean-Baptiste Poquelin detto Molière, Ph. Giusva Cennamo

HYSTRIO FESTIVAL
La seconda edizione di Hystrio Festival, progetto interamente dedicato alla scena italiana under 35 (al Teatro Elfo Puccini di Milano, dal 13 al 18 settembre), ha in programma 8 spettacoli, 5 letture sceniche di drammaturghi under 35 e tutti gli eventi del Premio Hystrio 2023, che comprendono le audizioni dei 40 attori under 30 finalisti del Premio Hystrio alla Vocazione, la mise en espace del testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena 2023 e la serata finale delle premiazioni. Gli spettacoli ospitati sono stati selezionati da critici e studiosi attivi sul territorio nazionale che da trent’anni monitorano la giovane scena italiana sia sulle pagine di Hystrio, sia attraverso il Premio Hystrio, da sempre votato allo scouting dei talenti e al ricambio generazionale in ambito teatrale.

Le letture sceniche, a cura di Tindaro Granata, sono organizzate in partnership con l’Associazione Situazione Drammatica/Progetto Il copione per la promozione della drammaturgia contemporanea. Create sul modello dei table read di matrice anglosassone, le letture sceniche sono un’opportunità d’incontro tra autori, attori e pubblico per svelare le dinamiche che portano alla messinscena di un testo. Gli spettatori, dotati del copione, seguiranno la lettura degli attori, con i quali, insieme all’autore, parteciperanno a un dibattito sul testo e sulla sua messinscena.

Arricchiscono il cartellone le fasi finali del Premio Hystrio 2023: le audizioni dei 40 attori under 30 finalisti del Premio Hystrio alla Vocazione davanti a una giuria di registi e direttori di teatri e la mise en espace del testo vincitore del Premio Hystrio-Scritture di Scena 2023. A conclusione di tutti gli eventi, il 18 settembre, la serata delle premiazioni.

Caterpillar, ph. Franco Rabino

FESTA DELLA DANZA A REGGIO EMILIA

Il 16 e il 17 settembre a Reggio Emilia la Fonderia apre le sue porte alla città per la Festa della Danza. Dalla danza contemporanea al mondo hip hop, dal circo contemporaneo al balletto classico, due giorni di celebrazione universale e collettiva del movimento, per presentare al pubblico la nuova immagine grafica del Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto, primo ed unico Centro Coreografico Nazionale.

In programma una prova aperta di Shoot me di Diego Tortelli, creazione per tutta la compagnia accompagnata dalle musiche degli Spiritualized e da registrazioni di poesie declamate dal cantante Jim Morrison; in scena Au Fil des Torsions di Lise Pauton: fra contorsionismo e danza, le metamorfosi della Pauton evocano immagini animali, vegetali, minerali che fanno emergere un carattere ambiguo e intrigante, rimandandoci alla nostra stessa evoluzione come esseri umani, alla nostra animalità. In contemporanea la Fonderia aprirà le porte al mondo hip hop con SoaC di Federica Galimberti e Cristiano Buzzi, insieme al musicista Giuseppe Franchellucci. Grazie alla collaborazione nata con Dinamico Festival diretto da Elena Burani la danza torna ad incontrare il circo contemporaneo con i lavori Instante e Lontano di Ignacio Tula e Marica Marinoni.

Il 17 settembre la presentazione dei nuovi danzatori della compagnia e della stagione 2023/2024 di Aterballetto; quindi verrà poi aperta al pubblico una prova di Yeled dell’autore israeliano Eyal Dadon, e si potrà assistere a due fra i più famosi balletti classici di repertorio del XIX secolo: Spartacus e Lago dei cigni, a cura di Nuovo Balletto Classico. Domenica alle 19 la danza approderà alla Bocciofila di via Agosti per le restituzioni del laboratorio Dal Liscio al Rave, progetto di danza intergenerazionale all’interno di Over Dance, e ZTA – zona temporaneamente autonoma a cura di Lara Guidetti, un corteo danzante dalla Bocciofila Tricolore allo Skatepark.

SoaC

LA NORVEGIA A FABBRICA EUROPA
Vástádus eana – The answer is land, della coreografa e regista norvegese Elle Sofe Sara, di origine Sámi, affonda le radici in tematiche antiche e ancestrali ma anche assolutamente attuali e urgenti. È un omaggio a tutte le persone che resistono là dove c’è ingiustizia. Verso sé stessi, gli altri, la terra. È un omaggio a tutti coloro che si impegnano a rendere il mondo un posto migliore. La terra è la domanda, la risposta è la terra. «The Answer is Land è una poesia in cui mi sono imbattuta anni fa – racconta la coreografa – e che fa parte di Kiss From the Border, un’opera di Jenni Laiti, Niillas Holmberg e Outi Piesku, in cui otto righe del testo erano state collocate lungo la valle del fiume Deanu, al confine tra Finlandia e Norvegia. Questo progetto ha catturato la mia attenzione perché rappresenta un’arte politica e attivista guidata dall’amore e non dalla rabbia. Per me, che vivo in un villaggio e in una società Sámi, l’amore e il legame con la natura, con ciò che ci circonda, con le persone, sono importanti. Ho sentito il bisogno di creare un’esperienza di danza e yoik (i canti tradizionali Sámi) in cui la connessione con il luogo (la terra, la natura) e la solidarietà fossero i temi principali. Questo è stato il punto di partenza del progetto». Al festival Fabbrica Europa, il 14 settembre.

Elle Sofe Sara, The answer is land, Ph. Knut Aaserud

IPERCORPO A FORLI’
Con la direzione artistica di Claudio Angelini, torna, dal 14 al 17 settembre, Ipercorpo – XIX Festival Internazionale delle Arti dal Vivo negli spazi rinnovati di EXATR e all’Arena Forlivese. Il tema di questa edizione è InPresenza, ovvero la necessità di insistere su un rapporto diretto e non mediato fra il pubblico, gli artisti e le opere.

La Sezione Teatro e danza curata da Mara Serina, Valentina Bravetti e Claudio Angelini, aprirà la programmazione degli ospiti internazionali con Or to be del coreografo e danzatore francese Jean Gaudin, e Markéta Stránská, danzatrice e coreografa ungherese con disabilità; seguirà la nuova produzione di Città di Ebla in coproduzione con PinDoc, Brave, di Paola Bianchi e Valentina Bravetti, dove il tema affrontato è quello della relazione tra due corpi diversi per abilità e percezione.

Un altro lavoro sulla diversità è quello del regista e coreografo israeliano Sharon Fridman con Go Figure Excerpt: il danzatore “riconosce” il funzionamento del proprio corpo e lo trasforma in un ponte per connettersi con l’altro; seguiranno Carlo Massari / C&C Company con il solo di danza Bastardo, una nuova idea di format basata su una costruzione di materiale semi/improvvisato legato strettamente a tematiche sensibili della contemporaneità, e Lume, spettacolo di circo contemporaneo per famiglie di Filippo Bonacchi. Il programma comprenderà anche il ciclo di documentari La Parte Maledetta. Viaggio ai confini del teatro della Compagnia Teatro Akropolis, e Il presente di Masque teatro.

Jean Gaudin e Markéta Stránská, OR TO BE. Ph Vojtěch Brtnický

LA STRADA FESTIVAL
La Strada Festival Internazionale, promossa e organizzata da Circuito CLAPS, da 15 anni rende Brescia una finestra aperta su circo contemporaneo, danza, musica e teatro urbano a livello internazionale. Nel tempo ha creato anche La Strada e dintorni, organizzando spettacoli nei mesi estivi in diversi comuni della provincia lombarda. Nel 2023, La Strada si allarga e diventa “extra large”, in termini di grandiosità delle produzioni ospitate, storicità delle compagnie coinvolte, numero di date e teniture, luogo prescelto. Per 17 giorni, dal primo settembre, il Parco Castelli si è trasformato in un villaggio del circo, con numerose attività collaterali di varie discipline circensi.

Tra i prossimi appuntamenti, il 13 settembre, il Circo Madera con Hesperus, a dead live show, una radiografia del sistema dello spettacolo dal vivo che scandaglia le varie discipline, dal teatro di figura alla giocoleria, dal canto alla danza, dall’acrobazia alla giocoleria, dal testo alla musica dal vivo. Il tutto, per rispondere alla domanda: come sta lo spettacolo dal vivo? È morto, è vivo o non si sente tanto bene? In chiusura, dal 14 al 17, dalla Catalogna la compagnia Los Galindos con il pluripremiato Mdr – Morto dal ridere. Tre clown, legati da un’amicizia profonda e difficile, si trovano invischiati in una faccenda molto più grande di loro. Per un crimine improbabile, un processo sospetto e una punizione assurda, i protagonisti danno vita a uno show ai limiti del paradosso, Il pubblico, sorpreso, si abbandonerà alla fantasia di uno spettacolo eccentrico e non resterà altro che morire dalle risate.

Hesperus, circo Madera, Ph. Sara Meliti

EXAUDI A NAPOLI

Il 14 e 15 settembre, in prima nazionale, lo spettacolo Exaudi riempie di luci e suoni i Bipiani di Ponticelli nella periferia est di Napoli (termine con cui si identificano le strutture abitative “temporanee” costruite in seguito al terremoto del 1980) lavoro che ha come protagonisti artisti professionisti e gli abitanti dei Bipiani. Exaudi è l’ultima tappa del progetto #foodistribution, che mette in relazione l’analisi del processo abitativo con il teatro, la fotografia e l’illuminazione. #foodistribution, giunto alla sesta edizione, ideato e prodotto da Manovalanza, associazione napoletana di promozione sociale, fondata da Adriana Follieri e Davide Scognamiglio, definisce l’azione di creazione artistica e di coesione sociale – con la consulenza scientifica di Rosario Sommella – attraverso cui piccole e grandi comunità urbane, perlopiù di aree periferiche, entrano in relazione diretta e continuativa con le Arti della scena – dalla scrittura, allo studio del movimento, all’illuminotecnica, alla fotografia – partecipando attivamente alle varie fasi che precedono il conclusivo allestimento teatrale, con la regia di Follieri.

EXAUDI, Manovalanza, Ph T. Vitiello

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