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Tears from the Void
Tears from the Void è la sintesi di un dialogo fra arte digitale, fotografia, danza e musica elettronica. Un progetto che si compone di più piani: la mostra fotografica di Enrico Fedrigoli, la performance della danzatrice Eleonora Fabrizi, una sessione di ascolti elettronici di Vincenzo Scorza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
TEARS FROM THE VOID
Enrico Fedrigoli, Vincenzo Scorza / Black7even, Eleonora Fabrizi
18.09.2023 h19 PIETRO, h20.30 Casa della Cultura Italo Calvino
PRIMA NAZIONALE
Fotografia, cryptoart, musica elettronica, danza: un progetto multiforme apre la 16esima edizione di perAspera festival e prosegue per la sua intera durata con la mostra di Enrico Fedrigoli allestita fino al 24 settembre a PIETRO e alla Casa della Cultura Italo Calvino
Tears from the Void è la sintesi di un dialogo fra arte digitale, fotografia analogica, danza contemporanea e musica elettronica. Il progetto si struttura tra due luoghi: PIETRO - spazio indipendente appena nato nella cappella sconsacrata del seicentesco Palazzo Tanari (via Galliera 20, Bologna), che lunedì 18 settembre alle ore 19.00 ospiterà il vernissage dell'esposizione fotografica e sonora visitabile fino al 24 settembre - e la Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno, dove si sviluppa la seconda parte del progetto fotografico di Enrico Fedrigoli creato in relazione con l’arte digitale di Black7even e la performance di Eleonora Fabrizi.
Qui, sempre nella serata del 18 settembre, dalle ore 20.30 la danzatrice metterà in scena una performance immersa nelle immagini video di Black7even, una coreografia originale costruita sui suoni elettronici di Vincenzo Scorza, che continueranno ad accompagnare il pubblico anche dopo l’incontro con gli artisti e con i curatori dell’allestimento fotografico, il critico Simone Azzoni e l’architetto Simone Gheduzzi.
Enrico Fedrigoli cattura immagini con il banco ottico. Questo strumento fotografico analogico - strumento d'elezione per l'architettura di scena – nelle sue mani diventa capace di fermare i complessi paesaggi digitali creati dal crypto-artista Black7even e di scolpirli insieme alle immagini del corpo di Eleonora Fabrizi, mentre danza sulle partiture elettroniche di Vincenzo Scorza. Nascono così delle opere in bianco e nero che metabolizzano in modo unico il digitale e l'analogico, l'immateriale nel materico.
Le immagini di Black7even sono il risultato di un processo di trasformazione digitale che riflette la velocità e il caos della società contemporanea. Il feed dei social network è stato catturato a schermo e modificato attraverso sovrapposizioni, variazioni di velocità, erosioni, in un processo di trasformazione in cui il suono assume un ruolo centrale. Su questo suono Eleonora Fabrizi – danzatrice di matrice classica basata in Germania – crea una coreografia contemporanea, trasposizione in forma presente dell’intero iter di realizzazione della mostra, che rende il pubblico testimone attivo del processo creativo.
Sembra la Gesamtkunstwerk (l'opera d'arte totale). In Tears from the Void c'è la danza, il teatro del e nel banco ottico, pure la musica. […] Scriveva Donald Judd nel suo saggio Specific Objects: “Il miglior lavoro nuovo, non è né pittura né scultura, ma un ibrido paradossale come un quadro che smette di essere un quadro e si trasforma in un oggetto arbitrario”. Così Tears from the Void per vivere ha bisogno della dimensione del reale, il corpo della danzatrice Eleonora Fabrizi e dello spazio dell'esposizione che si fa contesto e matrice dell'oggetto. Sono le regole del gioco che si fanno medium, nuovo sistema. Le regole dettate dalle misure del banco ottico, dalla retorica del gesto della danza, dalla matematica del processo generativo digitale. Di uno spazio in-forme, in-completo. La convergenza fra fotografia e arti diventa in questo progetto il rapporto tra l'obsolescenza del visivo e la sua possibilità di redenzione.
Simone Azzoni – curatore
BIO
ENRICO FEDRIGOLI
Enrico Fedrigoli è un fotografo professionista dal 1981. Lavora con un banco ottico Linhof 10×12 e cura personalmente la stampa in bianco e nero delle opere, su carta baritata di alta qualità. “10 x 12 significa lentezza, riflessione e grande risoluzione dell’immagine, significa architettura di scena, architettura del corpo, pensiero sull’invisibile e sulla dinamica. 10 x 12 significa pesantezza, fatica e l’uso di un dispositivo che funziona scollegato dalla visione ottica diretta ma coinvolge la costruzione mentale e la progettazione”.
VINCENZO SCORZA / BLACK7EVEN
Musicista sperimentatore poliedrico e instancabile, focalizza la sua ricerca sonora sull’intersezione tra il mondo del suono e le nuove tecnologie, dando vita a progetti basati sulla formula del live electronics e su specifiche forme di composizione estemporanea. Attualmente la sua ricerca si concentra sull’esplorazione dei comportamenti sonori dei sintetizzatori modulari, con particolare attenzione alle sonorità glitch, ambient, drone e derivati. Operando nel campo della composizione elettronica e del sound design, spazia dalla sonorizzazione di ambienti alle istallazioni sonore, dalla sonorizzazione di immagini al sound design per il teatro e le arti visive, dalla creazione di paesaggi sonori al sound design per la danza. Collabora con enti, artisti e compagnie di rilievo nella scena contemporanea, tra cui Ateliersi, con cui è stato finalista ai Premi UBU 2018.
Black7even è un’emanazione diretta di Vincenzo Scorza, un suo avatar virtuale, un digital artist che nasce e vive nel sistema crypto-art / web3. I suoi linguaggi artistici di riferimento sono quelli della glitch art, dell’astrattismo e l’uso dell’intelligenza artificiale, il tutto interpretato attraverso il paradigma dell’errore. L’errore come elemento intrinsecamente umano che irrompe nel programma macchina infondendovi la vita. Le opere di Black7even sono strettamente legate alla sfera uditiva, all’esperienza del suono / vibrazione, anche laddove il suono non lo si stente affatto, è stato utilizzato come processo algoritmico per la generazione o la trasformazione di immagini.
ELEONORA FABRIZI
Nata a Roma, studia alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, poi si perfeziona alla scuola dell’English National Ballet a Londra e presso la Maison de la Danse con il maestro Denys Ganio. In Italia lavora con il Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Carla Fracci e con Officina Artium. Dal 2008 al 2022 lavora come danzatrice solista e in ensemble in Germania per Pfalztheater Kaiserlautern, Staatstheater Nürnberg, Oldenburgisches Staatstheater, Tanztheater Münster. Dal 2019 si esibisce in serate di improvvisazione con il gruppo jazz sperimentale HCL. In Germania presso il theater hof/19 ottiene dal 2022 la residenza in collaborazione con il coreografo Lester René, con il quale crea la serata di tanztheater “CASITA”.
Ingresso gratuito / con contributo libero.
La performance non è adatta a persone fotosensibili.
Vernissage della mostra: 18.09.2023 / h 19 Pietro, Palazzo Tanari, via Galliera 20, Bologna
Performance, talk, ascolti: 18.09.2023 / h 20.30 Casa della Cultura Italo Calvino, via Roma 29, Calderara di Reno
Mostra: @ Pietro dal 18 al 24.09.2023 h 10-12 e 17-19
@ Casa della Cultura Italo Calvino dal 18 al 23.09.2023 h 14-19
Informazioni: www.peraspera.org
perAspera è ideato e organizzato da Nove Punti Aps con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; è parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena e di A Mente Fresca 2023, la rassegna estiva del Comune di Casalecchio di Reno coordinata dal servizio Casalecchio delle Culture.
In collaborazione con Bologna Città della Musica UNESCO, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Patto per la lettura Bologna.
Partner: Istituto Aldini Valeriani, Archiviozeta / Inosservanza, Casa della Cultura Italo Calvino / Cronopios Eventi, Grenze Arsenali Fotografici, LabOratorio San Filippo Neri / Mismaonda, Casa Museo NENA, Open Group, Pietro, Tempo Reale. Media partner: NEU RADIO, Radio Città Fujiko.
Direzione tecnica Vincenzo Scorza, Artwork e grafica Marco Smacchia, foto e video Fabio Fiandrini e Antonietta Dicorato.
Enrico Fedrigoli, Vincenzo Scorza / Black7even, Eleonora Fabrizi
18.09.2023 h19 PIETRO, h20.30 Casa della Cultura Italo Calvino
PRIMA NAZIONALE
Fotografia, cryptoart, musica elettronica, danza: un progetto multiforme apre la 16esima edizione di perAspera festival e prosegue per la sua intera durata con la mostra di Enrico Fedrigoli allestita fino al 24 settembre a PIETRO e alla Casa della Cultura Italo Calvino
Tears from the Void è la sintesi di un dialogo fra arte digitale, fotografia analogica, danza contemporanea e musica elettronica. Il progetto si struttura tra due luoghi: PIETRO - spazio indipendente appena nato nella cappella sconsacrata del seicentesco Palazzo Tanari (via Galliera 20, Bologna), che lunedì 18 settembre alle ore 19.00 ospiterà il vernissage dell'esposizione fotografica e sonora visitabile fino al 24 settembre - e la Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno, dove si sviluppa la seconda parte del progetto fotografico di Enrico Fedrigoli creato in relazione con l’arte digitale di Black7even e la performance di Eleonora Fabrizi.
Qui, sempre nella serata del 18 settembre, dalle ore 20.30 la danzatrice metterà in scena una performance immersa nelle immagini video di Black7even, una coreografia originale costruita sui suoni elettronici di Vincenzo Scorza, che continueranno ad accompagnare il pubblico anche dopo l’incontro con gli artisti e con i curatori dell’allestimento fotografico, il critico Simone Azzoni e l’architetto Simone Gheduzzi.
Enrico Fedrigoli cattura immagini con il banco ottico. Questo strumento fotografico analogico - strumento d'elezione per l'architettura di scena – nelle sue mani diventa capace di fermare i complessi paesaggi digitali creati dal crypto-artista Black7even e di scolpirli insieme alle immagini del corpo di Eleonora Fabrizi, mentre danza sulle partiture elettroniche di Vincenzo Scorza. Nascono così delle opere in bianco e nero che metabolizzano in modo unico il digitale e l'analogico, l'immateriale nel materico.
Le immagini di Black7even sono il risultato di un processo di trasformazione digitale che riflette la velocità e il caos della società contemporanea. Il feed dei social network è stato catturato a schermo e modificato attraverso sovrapposizioni, variazioni di velocità, erosioni, in un processo di trasformazione in cui il suono assume un ruolo centrale. Su questo suono Eleonora Fabrizi – danzatrice di matrice classica basata in Germania – crea una coreografia contemporanea, trasposizione in forma presente dell’intero iter di realizzazione della mostra, che rende il pubblico testimone attivo del processo creativo.
Sembra la Gesamtkunstwerk (l'opera d'arte totale). In Tears from the Void c'è la danza, il teatro del e nel banco ottico, pure la musica. […] Scriveva Donald Judd nel suo saggio Specific Objects: “Il miglior lavoro nuovo, non è né pittura né scultura, ma un ibrido paradossale come un quadro che smette di essere un quadro e si trasforma in un oggetto arbitrario”. Così Tears from the Void per vivere ha bisogno della dimensione del reale, il corpo della danzatrice Eleonora Fabrizi e dello spazio dell'esposizione che si fa contesto e matrice dell'oggetto. Sono le regole del gioco che si fanno medium, nuovo sistema. Le regole dettate dalle misure del banco ottico, dalla retorica del gesto della danza, dalla matematica del processo generativo digitale. Di uno spazio in-forme, in-completo. La convergenza fra fotografia e arti diventa in questo progetto il rapporto tra l'obsolescenza del visivo e la sua possibilità di redenzione.
Simone Azzoni – curatore
BIO
ENRICO FEDRIGOLI
Enrico Fedrigoli è un fotografo professionista dal 1981. Lavora con un banco ottico Linhof 10×12 e cura personalmente la stampa in bianco e nero delle opere, su carta baritata di alta qualità. “10 x 12 significa lentezza, riflessione e grande risoluzione dell’immagine, significa architettura di scena, architettura del corpo, pensiero sull’invisibile e sulla dinamica. 10 x 12 significa pesantezza, fatica e l’uso di un dispositivo che funziona scollegato dalla visione ottica diretta ma coinvolge la costruzione mentale e la progettazione”.
VINCENZO SCORZA / BLACK7EVEN
Musicista sperimentatore poliedrico e instancabile, focalizza la sua ricerca sonora sull’intersezione tra il mondo del suono e le nuove tecnologie, dando vita a progetti basati sulla formula del live electronics e su specifiche forme di composizione estemporanea. Attualmente la sua ricerca si concentra sull’esplorazione dei comportamenti sonori dei sintetizzatori modulari, con particolare attenzione alle sonorità glitch, ambient, drone e derivati. Operando nel campo della composizione elettronica e del sound design, spazia dalla sonorizzazione di ambienti alle istallazioni sonore, dalla sonorizzazione di immagini al sound design per il teatro e le arti visive, dalla creazione di paesaggi sonori al sound design per la danza. Collabora con enti, artisti e compagnie di rilievo nella scena contemporanea, tra cui Ateliersi, con cui è stato finalista ai Premi UBU 2018.
Black7even è un’emanazione diretta di Vincenzo Scorza, un suo avatar virtuale, un digital artist che nasce e vive nel sistema crypto-art / web3. I suoi linguaggi artistici di riferimento sono quelli della glitch art, dell’astrattismo e l’uso dell’intelligenza artificiale, il tutto interpretato attraverso il paradigma dell’errore. L’errore come elemento intrinsecamente umano che irrompe nel programma macchina infondendovi la vita. Le opere di Black7even sono strettamente legate alla sfera uditiva, all’esperienza del suono / vibrazione, anche laddove il suono non lo si stente affatto, è stato utilizzato come processo algoritmico per la generazione o la trasformazione di immagini.
ELEONORA FABRIZI
Nata a Roma, studia alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, poi si perfeziona alla scuola dell’English National Ballet a Londra e presso la Maison de la Danse con il maestro Denys Ganio. In Italia lavora con il Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Carla Fracci e con Officina Artium. Dal 2008 al 2022 lavora come danzatrice solista e in ensemble in Germania per Pfalztheater Kaiserlautern, Staatstheater Nürnberg, Oldenburgisches Staatstheater, Tanztheater Münster. Dal 2019 si esibisce in serate di improvvisazione con il gruppo jazz sperimentale HCL. In Germania presso il theater hof/19 ottiene dal 2022 la residenza in collaborazione con il coreografo Lester René, con il quale crea la serata di tanztheater “CASITA”.
Ingresso gratuito / con contributo libero.
La performance non è adatta a persone fotosensibili.
Vernissage della mostra: 18.09.2023 / h 19 Pietro, Palazzo Tanari, via Galliera 20, Bologna
Performance, talk, ascolti: 18.09.2023 / h 20.30 Casa della Cultura Italo Calvino, via Roma 29, Calderara di Reno
Mostra: @ Pietro dal 18 al 24.09.2023 h 10-12 e 17-19
@ Casa della Cultura Italo Calvino dal 18 al 23.09.2023 h 14-19
Informazioni: www.peraspera.org
perAspera è ideato e organizzato da Nove Punti Aps con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; è parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena e di A Mente Fresca 2023, la rassegna estiva del Comune di Casalecchio di Reno coordinata dal servizio Casalecchio delle Culture.
In collaborazione con Bologna Città della Musica UNESCO, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Patto per la lettura Bologna.
Partner: Istituto Aldini Valeriani, Archiviozeta / Inosservanza, Casa della Cultura Italo Calvino / Cronopios Eventi, Grenze Arsenali Fotografici, LabOratorio San Filippo Neri / Mismaonda, Casa Museo NENA, Open Group, Pietro, Tempo Reale. Media partner: NEU RADIO, Radio Città Fujiko.
Direzione tecnica Vincenzo Scorza, Artwork e grafica Marco Smacchia, foto e video Fabio Fiandrini e Antonietta Dicorato.
18
settembre 2023
Tears from the Void
Dal 18 al 23 settembre 2023
collettiva
Location
CASA DELLA CULTURA ITALO CALVINO
Calderara Di Reno, Via Roma, 29, (Bologna)
Calderara Di Reno, Via Roma, 29, (Bologna)
Orario di apertura
Vernissage della mostra: 18.09.2023 / h 19 Pietro, Palazzo Tanari, via Galliera 20, Bologna
Performance, talk, ascolti: 18.09.2023 / h 20.30 Casa della Cultura Italo Calvino, via Roma 29, Calderara di Reno
Mostra: @ Pietro dal 18 al 24.09.2023 h 10-12 e 17-19
@ Casa della Cultura Italo Calvino dal 18 al 23.09.2023 h 14-19
Vernissage
18 Settembre 2023, 19
Sito web
Ufficio stampa
Giulia Foschi - giuliafoschi@hotmail.com
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner
Produzione organizzazione