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Yelena Yemchuck / Kincső Bede / Sofiya Chotyrbok / Iosonopipo / Giulia Agostini – IDENTITIES
Per la sua prima mostra inaugurale, L’Appartamento presenta, mercoledì 27 settembre, l’esposizione dal titolo IDENTITIES, mostra collettiva di fotografia con gli artisti:Kincső Bede (Romania,1995),Sofiya Chotyrbok (Ucraina, 1991),Giulia Agostini (Italia, 1983) e Giuseppe Palmisano( Italia 1989)
Comunicato stampa
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L’Appartamento - Benedetta De Magistris Arte Contemporanea
Inaugurazione: 27 settembre dalle ore 18.30
Durata mostra 28 settembre – 30 novembre 2023
Indirizzo: Via Sant’Agnese 18, Milano
A cura di Benedetta De Magistris e Anna Vittoria Magagna
Per la sua prima mostra inaugurale, la galleria L’Appartamento presenta, mercoledì 27 settembre 2023, l’esposizione dal Itolo Identities, mostra collettiva di fotografia con gli artisti: Kincső Bede (Covasna, Romania,1995), Sofiya Chotyrbok (Zolochiv, Ucraina, 1991), Giulia Agostini (Padova, 1983), Giuseppe Palmisano (Ceglie Messapica, 1989) e Yelena Yemchuk (Kiev, Ucraina, 1970).
Le fotografie e le opere video in mostra si concentrano sul tema dell’identità, un concetto estremamente mutevole nella nostra era contemporanea: tra globalizzazione, mulIculturalità, conflitti, guerre e nuove comunità. Attraverso il medium fotografico, gli artisti tracciano le linee dinamiche e incerte di un pensiero identitario mobile, con l’obiettivo di rappresentare alcuni dei suoi ritratti possibili.
Giuseppe Palmisano nel progetto iosonopipo si serve dell’identità femminile, inserendola in un paesaggio metafisico, in cui i corpi appaiono neutri, simili a involucri celati, mimeIzzandoli tra oggetti inanimati e pareti tenui. La sua ricerca indaga un’idenItà senza limiti, catalogazioni e sovrastrutture. Inclusi nella mostra anche dei ritratti inediti di comunità arbëreshë albanesi, residenti nel Sud Italia, fotografati come folle dalle forme armoniose in abiti tradizionali.
La figura femminile viene indagata anche nella serie Self portrait with father’s shoes, manifesto del percorso artistico della giovane artista rumena Kincső Bede. Le fotografie stratificano molteplici identità e influenze generazionali legate al suo Paese, insieme a una riflessione sul retaggio del regime socialista e sulla società del controllo e la repressione.
Anche la praIca di Sofiya Chotyrbok indaga i posteri della società sovieIca, come strumento di ricerca delle proprie origini ucraine, con un lavoro all’intersezione tra autoritratto, staged photography, collage e immagini d’archivio. La serie Home before dark è frutto della volontà dell’artista di ricostruire il suo personale chruščëvka, il tipico appartamento sovietico, e reinterpretare gli oggetti, come tappeti, fotografie antiche e cimeli di famiglia, per dare forma alle proprie memorie frammentate.
La storia ucraina viene raccontata anche dall’artista Yelena Yemchuk, con un ritratto della città di Odessa, rimasta indipendente durante il regime sovietico, a cui l’artista si sente vicina per spirito libertario e per la propria emigrazione in America, dalla città di Kiev. Il suo lavoro si concentra soprattutto sui ritratti dei ragazzi dell’Accademia Militare, in preparazione per il fronte contro la Russia; insieme al tessuto urbano di dove risiedono, che diventa luogo magico dell’infanzia e di passaggio verso la cruda verità del futuro.
Infine, il percorso della mostra sposta lo sguardo sul territorio nazionale, con la serie di fotografie in analogica realizzate in Italia da Giulia AgosIni, che affida al corpo femminile l’affermazione della propria identità in un grido di libertà che a volte assume tratti poliIci. Nei nudi si riflette un’ identità decisa e libera di esprimersi e di essere rappresentata al di là dei condizionamenI sociali. Tramite gli scatti, come in un atto catartIco, Giulia da voce al suo intimo e a quello del soggetto fotografato, portando alla luce verità che entrambi i soggetti agenti difficilmente riuscirebbero ad esprimere a parole.
Identities indaga la definizione di identità attraverso diversi punti di vista: la reinterpretazione dell’universo femminile, la relazione tra individualità e appartenenza ad un ruolo sociale, la riflessione sui popoli, la loro storia e resistenza, in particolare quella sovietica, su cui la mostra si sofferma per urgenza attuale del nostro presente. Fino ad arrivare alla comune spinta libertaria che viaggia oltre, verso nuove forme di collettività, memorie, inclusione e comunità spontanee che coesistono con la nostra sfera più inIma personale e rivoluzionano la nostra idea identitaria.
BIOGRAFIE
Benedetta De Magistris
Nata in una famiglia di galleristi (Galleria San Carlo), Benedetta è testimone dell'arte contemporanea nella fase di passaggio verso la cultura digitale. Dopo un master in Giurisprudenza decide di proseguire la sua storia familiare con un percorso in Art and Business presso Sotheby's Londra. In seguito, lavora come gallerista indipendente, prima a Londra, poi a Milano, dove nel 2012 apre DE MAGISTRIS ARTE, inizialmente come galleria d'arte, poi evoluta in servizio di consulenza arIsIca su misura, eliminando ogni confine fisico e temporale.
Apre L'Appartamento per offrire uno spazio familiare e anticonvenzionale dove esporre e parlare di arte contemporanea, con particolare attenzione agli artisti emergenti e dando voce alle giovani generazioni che apriranno la strada nel futuro.
Kincső Bede
Nata a Covasna in Romania,1995. Vive e lavora a Budapest.
Kincső Bede è un'artista visiva rumena con radici ungheresi. È nata nel 1995 e cresciuta in una piccola città della Transilvania, in Romania. Bede è affascinata dal passato comunista della sua patria, dal potere del leader Nicolae Ceaușescu, dal controllo esercitato dall'agenzia di sicurezza Securitate e dal modo in cui questa storia viene tramandata attraverso le generazioni.
Sofiya Chotyrbok
Nata a Zolochiv, Ucraina, 1991. Vive e lavora a Milano.
Chotyrbok é ucraina e napoletana di adozione. Vive a Milano dove ha studiato fotografia presso il Cfp Bauer, diplomandosi nel 2019. La sua ricerca è incentrata sul tema dell’identità nella società post-sovieIca e sull’archivio come memoria intima e domestica, trasformata in materia umana universale mediante fotografia, video e stampa su tessuto. I suoi lavori sono stati esposti presso Circuito Off di Fotografia Europea a Reggio Emilia, Mana Contemporary a Chicago, presso Paris Photo Off a Parigi e Biennolo e Triennale di Milano.
Giulia Agostini
Nata a Padova nel 1983. Vive tra Padova e Milano.
Dopo aver studiato pittura e disegno ha condotto il suo orizzonte estetico verso la fotografia, con una predilezione per le fotocamere analogiche.
Tra immagini di nudi femminili, ritratti, scene di vita quoIdiana e street photography il viaggio visivo di Giulia racconta una realtà senza moralismi e senza lenti di giudizio, facendo sentire a suo agio sia il corpo spogliato di protezioni che l’occhio di chi osserva, senza alcuna accezione negativa di voyeurismo. Giulia ha esposto il suo lavoro da New York a Milano, passando per il carrousel du Louvre a Parigi ed il festival della Fotografia Europea a Reggio Emilia.
Giuseppe Palmisano
Nato a Ceglie Messapica, 1989. Vive e lavora a Milano.
Dal 2012 lavora come fotografato con l’alias iosonopipo scegliendo come soggetto principale delle immagini la figura femminile. Nel 2015 pubblica un libro dal titolo Oltrepensare, una raccolta di fotografie ed aforismi. Nel giorno del suo 30esimo compleanno nel 2019 vende all’asta la sua identità fotografica iosonopipo, compresa di archivio, sito e canali social. Tale vendita ha delineato un cambiamento di paradigma all'interno del suo percorso, traslandolo da una dimensione visiva ad una performativa.
Yelena Yemchuk
Nata a Kiev, in Ucraina, vive e lavora a New York.
Yelena è emigrata negli StaI Uniti con i genitori quando aveva undici anni. Si è interessata alla fotografia quando il padre le ha regalato una macchina fotografica Minolta da 35 mm per il suo quattordicesimo compleanno. Ha studiato arti visive alla Parsons di New York e fotografia all'Art Center di Pasadena. Yemchuk ha esposto dipinti, film e fotografie in gallerie e musei di tutto il mondo. Ha scattato per il New Yorker, il New York Times, Another, ID e Vogue, tra gli altri. Ha pubblicato il suo lavoro di fotografa in Gidropark, edito da Damiani nell'aprile 2011, Anna Maria, pubblicato da United Vagabonds nel 2017. Ha realizzato una mostra personale sul progetto Mabel, BeBy & BeBe, un lavoro di fotografia e video, al Dallas Contemporary Museum. Una monografia con lo stesso titolo è stata pubblicata da Kominek Books nel marzo 2021, il suo ultimo libro Odesa è uscito nel maggio 2022, per Gost Books.
Inaugurazione: 27 settembre dalle ore 18.30
Durata mostra 28 settembre – 30 novembre 2023
Indirizzo: Via Sant’Agnese 18, Milano
A cura di Benedetta De Magistris e Anna Vittoria Magagna
Per la sua prima mostra inaugurale, la galleria L’Appartamento presenta, mercoledì 27 settembre 2023, l’esposizione dal Itolo Identities, mostra collettiva di fotografia con gli artisti: Kincső Bede (Covasna, Romania,1995), Sofiya Chotyrbok (Zolochiv, Ucraina, 1991), Giulia Agostini (Padova, 1983), Giuseppe Palmisano (Ceglie Messapica, 1989) e Yelena Yemchuk (Kiev, Ucraina, 1970).
Le fotografie e le opere video in mostra si concentrano sul tema dell’identità, un concetto estremamente mutevole nella nostra era contemporanea: tra globalizzazione, mulIculturalità, conflitti, guerre e nuove comunità. Attraverso il medium fotografico, gli artisti tracciano le linee dinamiche e incerte di un pensiero identitario mobile, con l’obiettivo di rappresentare alcuni dei suoi ritratti possibili.
Giuseppe Palmisano nel progetto iosonopipo si serve dell’identità femminile, inserendola in un paesaggio metafisico, in cui i corpi appaiono neutri, simili a involucri celati, mimeIzzandoli tra oggetti inanimati e pareti tenui. La sua ricerca indaga un’idenItà senza limiti, catalogazioni e sovrastrutture. Inclusi nella mostra anche dei ritratti inediti di comunità arbëreshë albanesi, residenti nel Sud Italia, fotografati come folle dalle forme armoniose in abiti tradizionali.
La figura femminile viene indagata anche nella serie Self portrait with father’s shoes, manifesto del percorso artistico della giovane artista rumena Kincső Bede. Le fotografie stratificano molteplici identità e influenze generazionali legate al suo Paese, insieme a una riflessione sul retaggio del regime socialista e sulla società del controllo e la repressione.
Anche la praIca di Sofiya Chotyrbok indaga i posteri della società sovieIca, come strumento di ricerca delle proprie origini ucraine, con un lavoro all’intersezione tra autoritratto, staged photography, collage e immagini d’archivio. La serie Home before dark è frutto della volontà dell’artista di ricostruire il suo personale chruščëvka, il tipico appartamento sovietico, e reinterpretare gli oggetti, come tappeti, fotografie antiche e cimeli di famiglia, per dare forma alle proprie memorie frammentate.
La storia ucraina viene raccontata anche dall’artista Yelena Yemchuk, con un ritratto della città di Odessa, rimasta indipendente durante il regime sovietico, a cui l’artista si sente vicina per spirito libertario e per la propria emigrazione in America, dalla città di Kiev. Il suo lavoro si concentra soprattutto sui ritratti dei ragazzi dell’Accademia Militare, in preparazione per il fronte contro la Russia; insieme al tessuto urbano di dove risiedono, che diventa luogo magico dell’infanzia e di passaggio verso la cruda verità del futuro.
Infine, il percorso della mostra sposta lo sguardo sul territorio nazionale, con la serie di fotografie in analogica realizzate in Italia da Giulia AgosIni, che affida al corpo femminile l’affermazione della propria identità in un grido di libertà che a volte assume tratti poliIci. Nei nudi si riflette un’ identità decisa e libera di esprimersi e di essere rappresentata al di là dei condizionamenI sociali. Tramite gli scatti, come in un atto catartIco, Giulia da voce al suo intimo e a quello del soggetto fotografato, portando alla luce verità che entrambi i soggetti agenti difficilmente riuscirebbero ad esprimere a parole.
Identities indaga la definizione di identità attraverso diversi punti di vista: la reinterpretazione dell’universo femminile, la relazione tra individualità e appartenenza ad un ruolo sociale, la riflessione sui popoli, la loro storia e resistenza, in particolare quella sovietica, su cui la mostra si sofferma per urgenza attuale del nostro presente. Fino ad arrivare alla comune spinta libertaria che viaggia oltre, verso nuove forme di collettività, memorie, inclusione e comunità spontanee che coesistono con la nostra sfera più inIma personale e rivoluzionano la nostra idea identitaria.
BIOGRAFIE
Benedetta De Magistris
Nata in una famiglia di galleristi (Galleria San Carlo), Benedetta è testimone dell'arte contemporanea nella fase di passaggio verso la cultura digitale. Dopo un master in Giurisprudenza decide di proseguire la sua storia familiare con un percorso in Art and Business presso Sotheby's Londra. In seguito, lavora come gallerista indipendente, prima a Londra, poi a Milano, dove nel 2012 apre DE MAGISTRIS ARTE, inizialmente come galleria d'arte, poi evoluta in servizio di consulenza arIsIca su misura, eliminando ogni confine fisico e temporale.
Apre L'Appartamento per offrire uno spazio familiare e anticonvenzionale dove esporre e parlare di arte contemporanea, con particolare attenzione agli artisti emergenti e dando voce alle giovani generazioni che apriranno la strada nel futuro.
Kincső Bede
Nata a Covasna in Romania,1995. Vive e lavora a Budapest.
Kincső Bede è un'artista visiva rumena con radici ungheresi. È nata nel 1995 e cresciuta in una piccola città della Transilvania, in Romania. Bede è affascinata dal passato comunista della sua patria, dal potere del leader Nicolae Ceaușescu, dal controllo esercitato dall'agenzia di sicurezza Securitate e dal modo in cui questa storia viene tramandata attraverso le generazioni.
Sofiya Chotyrbok
Nata a Zolochiv, Ucraina, 1991. Vive e lavora a Milano.
Chotyrbok é ucraina e napoletana di adozione. Vive a Milano dove ha studiato fotografia presso il Cfp Bauer, diplomandosi nel 2019. La sua ricerca è incentrata sul tema dell’identità nella società post-sovieIca e sull’archivio come memoria intima e domestica, trasformata in materia umana universale mediante fotografia, video e stampa su tessuto. I suoi lavori sono stati esposti presso Circuito Off di Fotografia Europea a Reggio Emilia, Mana Contemporary a Chicago, presso Paris Photo Off a Parigi e Biennolo e Triennale di Milano.
Giulia Agostini
Nata a Padova nel 1983. Vive tra Padova e Milano.
Dopo aver studiato pittura e disegno ha condotto il suo orizzonte estetico verso la fotografia, con una predilezione per le fotocamere analogiche.
Tra immagini di nudi femminili, ritratti, scene di vita quoIdiana e street photography il viaggio visivo di Giulia racconta una realtà senza moralismi e senza lenti di giudizio, facendo sentire a suo agio sia il corpo spogliato di protezioni che l’occhio di chi osserva, senza alcuna accezione negativa di voyeurismo. Giulia ha esposto il suo lavoro da New York a Milano, passando per il carrousel du Louvre a Parigi ed il festival della Fotografia Europea a Reggio Emilia.
Giuseppe Palmisano
Nato a Ceglie Messapica, 1989. Vive e lavora a Milano.
Dal 2012 lavora come fotografato con l’alias iosonopipo scegliendo come soggetto principale delle immagini la figura femminile. Nel 2015 pubblica un libro dal titolo Oltrepensare, una raccolta di fotografie ed aforismi. Nel giorno del suo 30esimo compleanno nel 2019 vende all’asta la sua identità fotografica iosonopipo, compresa di archivio, sito e canali social. Tale vendita ha delineato un cambiamento di paradigma all'interno del suo percorso, traslandolo da una dimensione visiva ad una performativa.
Yelena Yemchuk
Nata a Kiev, in Ucraina, vive e lavora a New York.
Yelena è emigrata negli StaI Uniti con i genitori quando aveva undici anni. Si è interessata alla fotografia quando il padre le ha regalato una macchina fotografica Minolta da 35 mm per il suo quattordicesimo compleanno. Ha studiato arti visive alla Parsons di New York e fotografia all'Art Center di Pasadena. Yemchuk ha esposto dipinti, film e fotografie in gallerie e musei di tutto il mondo. Ha scattato per il New Yorker, il New York Times, Another, ID e Vogue, tra gli altri. Ha pubblicato il suo lavoro di fotografa in Gidropark, edito da Damiani nell'aprile 2011, Anna Maria, pubblicato da United Vagabonds nel 2017. Ha realizzato una mostra personale sul progetto Mabel, BeBy & BeBe, un lavoro di fotografia e video, al Dallas Contemporary Museum. Una monografia con lo stesso titolo è stata pubblicata da Kominek Books nel marzo 2021, il suo ultimo libro Odesa è uscito nel maggio 2022, per Gost Books.
27
settembre 2023
Yelena Yemchuck / Kincső Bede / Sofiya Chotyrbok / Iosonopipo / Giulia Agostini – IDENTITIES
Dal 27 settembre al 30 novembre 2023
arte contemporanea
Location
VIA SANT’AGNESE
Milano, Via Sant'agnese, 12/8 , (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8 , (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10-13 e 15-19
weekend su appuntamento
Vernissage
27 Settembre 2023, dalle 18.30 alle 21.30
Autore
Curatore