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fino al 7.XI.2004 Beniamino Terraneo – Racconti del silenzio Colorno (pr), Reggia
bologna
Uno stampatore raffinato, amato dai molti grandi nomi della fotografia internazionale. Un racconto intimo, fatto di luce, dei profili degli alberi, dei riflessi dell’acqua. In bianco e nero. Che per Beniamino Terraneo è come una magia aggiunta…
Un bianco e nero denso, l’orizzonte segnato da una luce tersa, lunghi fili di vegetazione, un grande albero. E l’acqua. Le tre grandi fotografie nella sala d’ingresso alla mostra -quattro stanze della preziosa reggia di Colorno- sono subito una dichiarazione poetica: al centro il paesaggio, gli elementi naturali, le forme, le ombre, come ricercando una quiete solitaria.
La terra d’origine, il luogo di nascita come destino, come scelta che si rinnova: Beniamino Terranno (1948) esplora, con intima adesione, i corsi d’acqua, le piante, i laghi della terra lombarda, in un rapporto diretto e forte tra lo sguardo, lo scatto fotografico e la natura. Dialogando a distanza, chiara l’impressione, con un autore classico del paesaggio, l’americano Ansel Adams (1902-84).
Terraneo -che qui espone un centinaio di opere, selezionate tra più raccolte- vive a Milano, stampatore raffinato per fotografi di grande rilevo internazionale, ma ha continuato a preferire i ritmi spaziali dei filari di piante, i precisi profili delle foglie, gli ampi cieli, i rivi luccicanti, rinunciando al confronto con gli interventi dell’uomo, all’immagine di denuncia che svela i disastri di tante volgarità architettoniche. “Anche il paesaggio è un pretesto per raccontare di se stessi” ha dichiarato Terraneo ad Exibart “E’ sempre e solo un’illusione l’idea di riprodurre la realtà. La fotografia travisa, interpreta, trasforma. Il bianco e nero è già un segno di differenza, una sorta di magia aggiunta”.
Nella serie Carnet sul lago, un percorso dedicato ad Henry Fox Talbot (1800-77) -che ebbe proprio in un viaggio in Italia, sul lago di Como, alcune fondamentali intuizioni- si coglie la volontà di ripercorrere una tappa essenziale della storia della fotografia: riflessi d’acqua, chiarori, in un continuo alternarsi di distanze, nitidi profili di foglie, ampie riposanti distese. In Gli occhi della memoria c’è la ricerca dei riti dell’infanzia, ricordi di piccole chiese, elementi di devozione popolare. Nelle immagini Racconti del silenzio atmosfere di nostalgia, particolari di quel piccolo mondo d’apres Gozzano di cui pare d’avvertire quasi gli odori.
Ma sono ancora i paesaggi, con Terre rare, il vero incanto: nitide spighe, alberi bui, groviglio scuro di rovi, la nebbia e la neve. La semplicità non è mai lettura ingenua, quanto piuttosto frutto di un complesso lavoro di stilizzazione, di essenzialità, di ascolto e comprensione.
valeria ottolenghi
mostra visitata il 9 ottobre 2004
Racconti del silenzio – Retrospettiva sulla produzione fotografica di Beniamino Terraneo, mostra curata da Paola Riccardi
Reggia di Colorno. Ingresso: ufficio turistico di Colorno uff.turisticocolorno@libero.it
tel. 0521 313336 fax. 0521521370. Orari: da martedì a venerdì dalle ore 15 alle ore 18 sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Patrocinio Provincia di Parma Comune di Colorno Organizzazione: Color’s Light Colorno, ANAF Parma, f45-fineart Milano
[exibart]