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A Lodi arriva il primo art weekend: ecco gli eventi sul territorio
Arte contemporanea
di redazione
Un lungo fine settimana piuttosto affollato a Lodi, che si riscopre centro attivissimo in cui far emergere i linguaggi della contemporaneità. Se il 30 settembre prenderà il via la 14ma edizione del Festival della Fotografia Etica, con 20 in programma e circa 200 autori internazionali coinvolti, già da domani, 29 settembre, prenderà il via LODI BASÉLL, una nuova iniziativa promossa da Platea Palazzo Galeano, che punta a mettere in rete le varie realtà attive su un territorio tutto da scoprire. D’altra parte sono ormai tre anni che lo spazio, nato dall’attività dell’omonima associazione culturale fondata nel 2020 e ricavato nei vani della portineria di Palazzo Galeano, presenta i suoi format espositivi, portando nella cittadina lombarda di Federico Barbarossa giovani artisti e maestri affermati, come Marcello Maloberti e Ra di Martino. LODI BASÉLL vuole esser appunto un “baséll”, cioè, nel dialetto locale, un gradino, elemento architettonico che presuppone un movimento di ascesa ma anche un inizio e, dunque, un invito. A presentare i propri progetti, in un itinerario esteso da via San Fereolo fino a Corso Adda, Associazione 21 e Associazione Argine, gli artisti Alberonero e Tonino Negri, lo spazio La Cornice, oltre alla stessa Platea, con la partecipazione della Gian Marco Casini Gallery di Livorno.
Il primo gradino per fare comunità
«Siamo molto contenti di poter presentare questo nuovo progetto che, in occasione di un evento prestigioso come il Festival della Fotografia Etica, offre un piccolo spaccato delle diverse energie culturali, attive nell’ambito dell’arte contemporanea, presenti in città», ci ha raccontato Claudia Ferrari, presidente di Platea Palazzo Galeano. «LODI BASéLL è l’esito naturale di un processo avviato in questi tre anni con Platea: portare nuove energie nella nostra Lodi e catalizzare quelle già esistenti, per fare comunità», ha continuato Ferrari, illustrando l’ampio sistema di collaborazioni alla base del progetto. «Con il patrocinio del Comune, abbiamo quindi coinvolto artisti lodigiani come Alberonero, i partecipanti alla saga performativa BORDA curata dall’Associazione Argine, e l’artista ceramista Tonino Negri, realtà espositive già attive come Spazio 21 e La Cornice, luoghi completamente nuovi, come il nostro Platea Project che debutta in questa occasione, ma anche spazi inconsueti, come la Casa-Studio di Carlo Orsini, direttore artistico di Platea, che ospita la mostra della Gian Carlo Casini Gallery “in trasferta”. L’obbiettivo finale è quello di sviluppare un festival con cadenza annuale che possa porsi nel calendario nazionale come un appuntamento di qualità e una festa per la cittadinanza e tutti coloro che vorranno farne parte».
LODI BASÉLL: la mappa dei progetti
In occasione degli ultimi tre giorni di apertura di Dream Factory, presso la vetrina di Platea, gli artisti di questa terza edizione 2023 del palinsesto emergenti, Valerio d’Angelo, Martina Cioffi, Vittorio Zeppillo – protagonista dell’esposizione in corso – e Camilla Gurgone, incontreranno domenica, 1 ottobre, il direttore artistico di Platea, Carlo Orsini, i curatori Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi, l’artista leader Rä di Martino e la gallerista Valentina Bonomo di Roma, per una conversazione aperta al pubblico.
Scendendo verso via Maddalena, il nuovo spazio Platea Project debutta con la presentazione di Caro Campo. Diario di lavoro, il progetto editoriale di Alberonero realizzato grazie al sostegno dell’11ma edizione dell’Italian Council, il programma di promozione internazionale dell’arte italiana della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC – Ministero della Cultura. Sarà proiettato il film Ragazzi saltellano non qui non ora tra cadaveri di pioppi nel campo immaginario, della regista Antonietta Elia e di Luca Boffi, dal 29 settembre al primo ottobre, inoltre si terrà un’azione performativa corale, il 29 settembre, alle 20, dal titolo Campo Mantra.
Sempre in via Maddalena, proprio di fronte al nuovo Platea Project, la casa-studio di Carlo Orsini ospita la mostra PEBBLE IN THE SKY, organizzata dalla Gian Marco Casini Gallery, dal 29 settembre e per tutto il mese di ottobre. In esposizione, le opere degli artisti Clarissa Baldassarri, Juan Pablo Macías, Margherita Moscardini, Stefano Serretta, Renato Spagnoli e Alessandro Manfrin che torna a Lodi, dopo la sua partecipazione alla seconda edizione del palinsesto emergenti promosso da Platea nel 2022. Un format di mostra “in trasferta”, in cui la galleria e il suo fondatore offrono un proprio ritratto attraverso gesti e oggetti significativi racchiusi dentro una valigia.
In via Lodino 63, la vetrina del ceramista Tonino Negri si anima grazie all’installazione Ironici, Ieratici, Ceramici. Scendendo su Corso Adda si incontra lo spazio espositivo La Cornice, ex bottega corniciaia, che presenta l’opera dell’artista visivo, autore, scenografo e sceneggiatore teatrale Marcello Chiarenza, nell’ambito della mostra SCULTURE.
Risalendo verso il centro storico, la Chiesa di Santa Chiara Nuova in via delle orfane ospita BORDA (sabato 30 settembre, performance dalle 18 alle 21, dj set sino alle 24), evento di arti performative prodotto dall’associazione Argine e curata da Roberto Alfano, Luca Boffi, Edoardo Caimi e Piergiorgio Caserini. BORDA, il cui nome richiama una figura leggendaria legata alla nebbia, racconta per la prima volta la scena performativa lodigiana con la partecipazione degli artisti Alberto Braida, Cult of Magic, DEM, Riccardo La Foresta, Lorenzo Lunghi, Marsala e il collettivo SAUZER. Il programma comprende il susseguirsi ininterrotto di otto performance.
Infine, alle porte di Lodi in via San Fereolo 24, lo Spazio 21, fondato da Pierpaolo Curti e gestito da Associazione 21, nell’ambito della doppia personale di Paolo Maggis e Vanessa Pey, INTERSECTION #2, a cura di Gabriel Virgilio Luciani, ospita il concerto di chiusura di LODI BASÉLL: tre pezzi live per voce e chitarra di Paolo Maggis, domenica, 1 ottobre, ore 22.