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Inaugura oggi, e resterà aperta al pubblico fino al prossimo 14 ottobre, Frammenti in divenire, la nuova mostra nello spazio torinese di Galleria d’Arte Malinpensa By La Telaccia con Raffaella Bellani e Antonio Salinari.
Monia Malinpensa, Direttrice della galleria, racconta a proposito di Raffaella Bellani che «l’artista con le sue immagini pittoriche rivela un inconfondibile talento e una ricerca in continua evoluzione, evidenzia i valori puri dell’esistenza umana ed esalta la bellezza della natura sempre in uno stato emozionale intriso di irripetibili sensazioni. L’evolversi cromatico, l’estro creativo e la libertà di interpretazione si fondono appieno in un rinnovato simbolismo ricco di potenza espressiva e di forte scansione evocativa ed esecutiva che trasmette intense e immediate emozioni. In un’assoluta autonomia di linguaggio e di consapevolezza operativa le sue composizioni si arricchiscono di valori tecnici e figurali di spiccata maestria all’insegna di un percorso dalla precisa valenza formale e dalla costante analisi».
La passione per il disegno accompagna da sempre Bellani, che nel tempo ha affinato la metodologia e la tecnica dei colori acrilici, della pittura ad olio, dell’acquerello, perfezionando le abilità con i carboncini in una continua ricerca e sperimentazione. Iniziai a dipingere in maniera veristica il paesaggio per poi passare a studiare la figura, che tanto amo sin dai tempi della scuola. Ci racconta l’artista: «Dopo aver indagato con diverse tecniche pittoriche soggetti in figurativo su base astratta e materica, il mio processo creativo di pari passo con la mia ricerca interiore mi stanno accompagnando verso un surrealismo metafisico e nuove trasformazioni. I pesci delle ultime opere sono archetipi e simboli alchemici, veicoli muti di messaggi ineffabili ai quali sono aggrappate o quasi mimetizzate donne e bambine dai capelli ricci, vitali apparizioni del se. Dalla continua simbiosi con la Natura nella quale m’immergo con passeggiate dalle quali affiorano continuamente ispirazioni e visioni sia artistiche che animiche, il mio sguardo si volge alle api che si andranno a fondere o sovrapporre alla figura femminile».
Antonio Salinari lavora invece con la scultura. Quelle in mostra simboleggiano la salvaguardia dell’ambiente e l’incontro tra il saper fare della tradizione e la tecnologia digitale: sono il risultato di un progetto artistico in continua evoluzione, che passa attraverso varie fasi: dalla Sperimentazione alla Testimonianza, dalle Verità precarie alle Piccole utopie fino ad arrivare a Pixelwood nel corso del 2019. Spiega Monia Malinpensa: «Antonio Salinari riconduce nell’opera la memoria e la fantasia con un progetto di studio e con una tecnica sempre attuale e mutabile nel tempo. Le sue opere scultoree vengono evocate e rappresentate con la necessità di mantenere viva la sperimentazione e la capacità del saper fare, che si lega con una precisa funzionalità della tecnologia digitale. Dialogo, analisi, valore estetico, sociale e contenutistico si fondono armonicamente con una manualità di notevole personalità artistica dove i frammenti in divenire simboleggiano un’opera aperta in continua evoluzione.La tematica costante sulla sostenibilità, che l’artista Antonio Salinari rappresenta nel suo iter, è un messaggio di speranza per il futuro che riesce a far liberare il bambino che abbiamo dentro di noi per far riemergere l’autenticità dei veri valori».