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Arte&Vino | X Edizione
L’Associazione Culturale Il Frantoio presenta la X edizione di “Arte & Vino” 2023, l’itinerario
eno-artistico, a cura di Maria Concetta Monaci e Davide Sarchioni, volto a coniugare
l’eccellenza delle realtà vitivinicole di Capalbio con l’arte contemporanea, creando connessioni
inedite e sorprendenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 5 ottobre all'8 dicembre 2023 sarà possibile intraprendere un affascinante percorso
esperienziale alla scoperta dei vini e dei vigneti, delle bellezze naturali e paesaggistiche e delle
nuove opere d'arte -molte delle quali concepite ad hoc- tra le 7 aziende vinicole coinvolte nel
progetto: Tenuta Monteti, La Vigna sul Mare, Monteverro, Tenuta Montauto, Il Ponte, Il
Cerchio, Agricola Roberto Lombardi.
"Arte & Vino" nasce nel 2014 dall’idea di Maria Concetta Monaci di traghettare all’esterno degli
spazi espositivi dell’associazione Culturale il Frantoio la volontà di promuovere il territorio di
Capalbio fornendo una lettura diversa del paesaggio inteso nell'accezione di “paesaggio
culturale”, invitando a soffermarsi sulle connessioni e le interazioni tra arte, cultura, cibo, vino
e ambiente, caratteristiche che Capalbio esprime molto bene.
La piena adesione delle aziende vitivinicole associate in “Capalbio è Vino” ha permesso di
coniugare la necessità di far incontrare e dialogare differenti espressioni artistiche,
privilegiando quelle più giovani e innovative, con i differenti modi di concepire il Vino, quale
filo conduttore dell'intero progetto.
Il vino è, infatti, un elemento culturale di civilizzazione che esprime una relazione privilegiata
ed esclusiva tra l’uomo e la terra: un prodotto dell’intelletto nel quale realtà e concretezza
della campagna si uniscono all’ irrealtà di un universo di sapori e di suggestioni.
Il Vino è di per sé un’opera d’arte e, se in passato i mecenati erano politici, grandi casati o
uomini di chiesa che accoglievano all’interno della loro corte gli artisti del tempo, oggi sono
sempre più i casi di nomi della viticoltura che si confrontano e interfacciano con il mondo
dell’arte. È attorno alle cantine che – come un tempo avveniva intorno ai Palazzi – sorgono le
nuove corti artistiche.
Facciamo nostra questa riflessione di Loredana Sottile e sottolineiamo come il vino si addica
all’arte, soprattutto a quella contemporanea.
“Arte & Vino” realizza anche l’obiettivo di offrire nuove opportunitaà di crescita culturale per il
territorio e per le nuove generazioni nell'ambito delle arti visive contemporanee formulando
attivitaà sperimentali ed inedite capaci di coinvolgere utenze diversificate per tipologia e target
di riferimento. Generare nuove opportunita à di crescita professionale e favorire i talenti
emergenti, dar sostegno e proporre i giovani artisti, quali l’empolese Amedeo Desideri
(Empoli, 1993) che continua a sperimentare il concetto a lui caro di “esplosione,
ripresentandolo con “Something to say” un coraggioso intervento site specific sulle
monumentali pietre, che sono simboli della Tenuta Monteti.
Un intervento trasversale sul tempo, sulla simbologia e sulla storia, verso se stessi e verso
l’azienda. Le pietre essendo di origine lavica sono espressione del passato e di un movimento
naturale che ha portato alla loro creazione; l’intervento svolto con “l’esplosione“conferisce
loro nuova vita, nuova potenza e un nuovo movimento.
“Arte & Vino” offre opportunità di crescere e sperimentare anche ad Antonio Barbieri (Rho,
1985) artista grossetano di adozione, che Il Frantoio sostiene e promuove dalla sua prima
partecipazione ad Arte&Vino nel 2014. Barbieri osserva il paesaggio con lo sguardo rivolto
all'analisi delle forme naturali e alla loro organizzazione mediante l'utilizzo delle nuove
tecnologie digitali, per carpire ciò che solitamente rimane invisibile all'occhio umano. Nel suo
progetto site specific presso l’Azienda Agricola Roberto Lombardi, analizza la perfezione
delle forme naturali e mette in evidenza come spesso si è talmente impegnati nelle frenetiche
faccende quotidiane da non renderci conto dell’ambiente che ci circonda, di quanto la natura,
pur nella sua apparente semplicità, sia complessa, armonica e simmetrica in ogni suo aspetto,
aspirando alla perfezione. Grazie all'impiego di sofisticati sensori e algoritmi generativi
l'artista rilegge la peculiare conformazione paesaggistica dell'azienda, ponendo l'attenzione
sull'ubicazione delle sughere che sono state disposte nell'ambiente seguendo la successione di
Fibonacci, che l'artista riproduce come una sorta di “spirale aurea” di grandi dimensioni su
un'ampia area verde utilizzando una fettuccia di recupero dalle caratteristiche
fotoluminescenti. Barbieri ha realizzato un grande intervento di land art visibile anche nelle
ore notturne come un'affascinante e misterioso disegno nella natura.
Il tema della natura, della sua bellezza e potenza è affrontato anche dal noto fotografo
Marcello Serra (Orbetello, 1963) che col suo stile definito dall’uso del bianco e nero
d’impronta anni ’60 e dall'ossessiva ricerca della semplicità, concentra la sua analisi
sull’eleganza spontanea, sull’essenza di luoghi e memorie, sul legame tra passato e presente. Il
suo albero nudo, spoglio di foglie e fiori, esibisce la sua verità esprimendo una bellezza priva
di filtri, rivelando un fascino meno sfrontato e scontato. In inverno la natura si prende una
pausa; sembra ferma, ma in realtà accumula energia per una nuova crescita. L’essere umano,
come l’albero, appartiene al ciclo vitale. Trasformarsi accettando la naturalezza del
cambiamento, senza inseguire ideali di bellezza e giovinezza illusori, aiuterebbe a
riappropriarsi del rapporto reale fra uomo e Natura. Serra sospende la sua grande foto presso
la Tenuta Montauto in un modo unico, spettacolare e inaspettato adattandosi all’ambiente
circostante, in modo da offrire una duplice lettura: il senso della foto e la coscienza del
contesto.
Presso la Cantina Il Cerchio è stata allestita all'esterno la grande riproduzione di uno scatto
eseguito da Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972), scelto fra quelli realizzati
dall'artista durante la propria “esperienza di paesaggio” vissuta nel borgo e nelle campagne di
Capalbio indossando il visore a realtà mista e aumentata HoloLens 2, parte del progetto “MAP
(STAR) THE WORLD. Capalbio serie”. Marsiglia esplora il paesaggio attraverso una modalità
innovativa di interazione ambientale e di mappatura dello spazio fisico, immersiva e mutevole,
durante la quale la percezione visiva della realtà risulta implementata da pattern stellati,
strutture cromatiche e volumetrie virtuali generati dai movimenti dello sguardo e derivanti
dai motivi formali del suo linguaggio, caratterizzato dalla ricorrenza di un modulo grafico a
forma di una stella a quattro punte (denominato “Unità Marsiglia”). Mappando il paesaggio
capalbiese con HoloLens 2, l'artista ne restituisce strabilianti e coloratissime visioni cariche di
energia e di poesia, generando un clash visivo ed estetico sorprendente. Marsiglia non intende
formulare una dimensione alternativa al mondo reale, semmai enfatizzare gli aspetti peculiari
di un paesaggio coerentemente a una concezione della realtà oggi più che mai cangiante,
sfaccettata e interattiva. Impiegando lo stesso sistema, Marsiglia ha disegnato il “red carpet”
del Capalbio Film Festival 2023. Gli originali degli scatti realizzati a Capalbio con HoloLens 2
sono esposti nella galleria Il Frantoio nell'ambito della mostra “Landscape experience”.
Sono tanti i temi di riflessioni proposti in questa X edizione, così l'installazione di Angelo
Marotta (Bitonto, 1944) presso l’azienda La Vigna sul Mare dove una piccola imbarcazione
da pesca ridotta in brandelli, oltre a ricordare l’emergenza legata ai sempre troppo numerosi
sbarchi di profughi sulle nostre coste, diventa la metafora più autentica di un viaggio
esistenziale nel mare della vita, tra il continuo inabissarsi e il leggero riaffiorare sul pelo
dell'acqua, con la consapevolezza che ad ogni tempesta seguirà la quiete e che, nell'incessante
naufragare, ogni essere umano può trovare la sua ancora di salvezza.
Il percorso tra le cantine non può mancare di soffermarsi presso l'Agricola Il Ponte dove
l’ormai iconico lavoro “Vive l’amour” realizzato nel 2021 da Accademia di Aracne affascina e
colpisce per il metodo di realizzazione. Il risultato dell’istallazione è un ulivo secolare,
ricoperto da forme esuberanti e colorate ognuna con un significato specifico, realizzate
all’uncinetto e cucite a ricoprirne tronco e rami.
“Arte & Vino” crea legami profondi fra gli artisti e gli imprenditori che scelgono il modo di
vivere l’opera. Ecco quindi che partecipano attivamente al progetto anche coinvolgendo gli
artisti nelle attività dell'azienda, come esemplificato dalla virtuosa esperienza di Monteverro
che ormai da tre edizioni, entra in empatia con le opere e gli artisti che ospita
commissionando loro di realizzare l’etichetta che accompagna i due suoi vini più giovani.
L’etichetta è il biglietto da visita della cantina, la parte che maggiormente attira la nostra
attenzione, capace di comunicare l’essenza del prodotto al pari delle note di degustazione e
rappresenta uno tra gli elementi determinanti per la scelta di un vino. L’arte ha il colpito di
veicolare l’anima e la filosofia dell'azienda prima ancora che lo faccia il vino col suo prezioso
carico di profumi ed aromi. L'ultima etichetta d'artista presentata quest'anno dall'azienda è
stata disegnata da Davide Dormino (Udine, 1973), ispirata all'opera “Apollo resisti”, poi
ribattezata “La posrta di Apollo” che egli ha realizzato nel 2021 di fronte ai vigneti di
Monteverro.
Per offrire nuove opportunita à di crescita professionale e favorire i talenti emergenti, dar
sostegno e proporre i giovani artisti, Il Frantoio produrrà il corto “MAPPING OUR LAND”, che
verrà presentato a primavera in occasione della riapertura alle proiezioni del cinema, opera di
due giovani filmmakers Willem Zaeyen (1994) regista italo olandese che ha scelto Capalbio
dove risiedere e creare la sua base lavorativa e il capalbiese Roberto Barlozzi (1994), che ha
scelto il drone come mezzo per esprimersi e documentare. Il corto rappresenterà l’anello di
congiunzione tra Capalbio e l’Arte Contemporanea. Sarà il racconto di come l’arte si genera e
nutre del territorio e come questo l’accolga arricchendosene. Racconterà della sua gente, di
come opera e sensibilizzerà sui suoi bisogni. Farà vedere le bellezze della natura mettendone
anche in luce la fragilità. La pellicola si sofferma sulle opere allestite nelle cantine associate in
“Capalbio è Vino” nell’ambito di questa edizione del decennale di “Arte & Vino”.
“Arte & Vino” 2023 è organizzato dall'Associazione Culturale il Frantoio nell’ambito delle
manifestazioni supportate da Fondazione Capalbio.
Partner: Vetrina Toscana
Col contributo di: Fondazione CR Firenze; Banca TEMA; MAG
È possibile effettuare liberamente la visita alle opere e dell'itinerario completo di “Arte &
Vino” 2023, contattando direttamente le aziende vinicole coinvolte e verificando gli orari di
apertura.
Per info e contatti
t. +39 3357504436
e-mail: ilfrantoioart@gmail.com
IG: @frantoio_arte @frantoio_ristorante_capalbio FB: Associazione Culturale “Il Frantoio”
esperienziale alla scoperta dei vini e dei vigneti, delle bellezze naturali e paesaggistiche e delle
nuove opere d'arte -molte delle quali concepite ad hoc- tra le 7 aziende vinicole coinvolte nel
progetto: Tenuta Monteti, La Vigna sul Mare, Monteverro, Tenuta Montauto, Il Ponte, Il
Cerchio, Agricola Roberto Lombardi.
"Arte & Vino" nasce nel 2014 dall’idea di Maria Concetta Monaci di traghettare all’esterno degli
spazi espositivi dell’associazione Culturale il Frantoio la volontà di promuovere il territorio di
Capalbio fornendo una lettura diversa del paesaggio inteso nell'accezione di “paesaggio
culturale”, invitando a soffermarsi sulle connessioni e le interazioni tra arte, cultura, cibo, vino
e ambiente, caratteristiche che Capalbio esprime molto bene.
La piena adesione delle aziende vitivinicole associate in “Capalbio è Vino” ha permesso di
coniugare la necessità di far incontrare e dialogare differenti espressioni artistiche,
privilegiando quelle più giovani e innovative, con i differenti modi di concepire il Vino, quale
filo conduttore dell'intero progetto.
Il vino è, infatti, un elemento culturale di civilizzazione che esprime una relazione privilegiata
ed esclusiva tra l’uomo e la terra: un prodotto dell’intelletto nel quale realtà e concretezza
della campagna si uniscono all’ irrealtà di un universo di sapori e di suggestioni.
Il Vino è di per sé un’opera d’arte e, se in passato i mecenati erano politici, grandi casati o
uomini di chiesa che accoglievano all’interno della loro corte gli artisti del tempo, oggi sono
sempre più i casi di nomi della viticoltura che si confrontano e interfacciano con il mondo
dell’arte. È attorno alle cantine che – come un tempo avveniva intorno ai Palazzi – sorgono le
nuove corti artistiche.
Facciamo nostra questa riflessione di Loredana Sottile e sottolineiamo come il vino si addica
all’arte, soprattutto a quella contemporanea.
“Arte & Vino” realizza anche l’obiettivo di offrire nuove opportunitaà di crescita culturale per il
territorio e per le nuove generazioni nell'ambito delle arti visive contemporanee formulando
attivitaà sperimentali ed inedite capaci di coinvolgere utenze diversificate per tipologia e target
di riferimento. Generare nuove opportunita à di crescita professionale e favorire i talenti
emergenti, dar sostegno e proporre i giovani artisti, quali l’empolese Amedeo Desideri
(Empoli, 1993) che continua a sperimentare il concetto a lui caro di “esplosione,
ripresentandolo con “Something to say” un coraggioso intervento site specific sulle
monumentali pietre, che sono simboli della Tenuta Monteti.
Un intervento trasversale sul tempo, sulla simbologia e sulla storia, verso se stessi e verso
l’azienda. Le pietre essendo di origine lavica sono espressione del passato e di un movimento
naturale che ha portato alla loro creazione; l’intervento svolto con “l’esplosione“conferisce
loro nuova vita, nuova potenza e un nuovo movimento.
“Arte & Vino” offre opportunità di crescere e sperimentare anche ad Antonio Barbieri (Rho,
1985) artista grossetano di adozione, che Il Frantoio sostiene e promuove dalla sua prima
partecipazione ad Arte&Vino nel 2014. Barbieri osserva il paesaggio con lo sguardo rivolto
all'analisi delle forme naturali e alla loro organizzazione mediante l'utilizzo delle nuove
tecnologie digitali, per carpire ciò che solitamente rimane invisibile all'occhio umano. Nel suo
progetto site specific presso l’Azienda Agricola Roberto Lombardi, analizza la perfezione
delle forme naturali e mette in evidenza come spesso si è talmente impegnati nelle frenetiche
faccende quotidiane da non renderci conto dell’ambiente che ci circonda, di quanto la natura,
pur nella sua apparente semplicità, sia complessa, armonica e simmetrica in ogni suo aspetto,
aspirando alla perfezione. Grazie all'impiego di sofisticati sensori e algoritmi generativi
l'artista rilegge la peculiare conformazione paesaggistica dell'azienda, ponendo l'attenzione
sull'ubicazione delle sughere che sono state disposte nell'ambiente seguendo la successione di
Fibonacci, che l'artista riproduce come una sorta di “spirale aurea” di grandi dimensioni su
un'ampia area verde utilizzando una fettuccia di recupero dalle caratteristiche
fotoluminescenti. Barbieri ha realizzato un grande intervento di land art visibile anche nelle
ore notturne come un'affascinante e misterioso disegno nella natura.
Il tema della natura, della sua bellezza e potenza è affrontato anche dal noto fotografo
Marcello Serra (Orbetello, 1963) che col suo stile definito dall’uso del bianco e nero
d’impronta anni ’60 e dall'ossessiva ricerca della semplicità, concentra la sua analisi
sull’eleganza spontanea, sull’essenza di luoghi e memorie, sul legame tra passato e presente. Il
suo albero nudo, spoglio di foglie e fiori, esibisce la sua verità esprimendo una bellezza priva
di filtri, rivelando un fascino meno sfrontato e scontato. In inverno la natura si prende una
pausa; sembra ferma, ma in realtà accumula energia per una nuova crescita. L’essere umano,
come l’albero, appartiene al ciclo vitale. Trasformarsi accettando la naturalezza del
cambiamento, senza inseguire ideali di bellezza e giovinezza illusori, aiuterebbe a
riappropriarsi del rapporto reale fra uomo e Natura. Serra sospende la sua grande foto presso
la Tenuta Montauto in un modo unico, spettacolare e inaspettato adattandosi all’ambiente
circostante, in modo da offrire una duplice lettura: il senso della foto e la coscienza del
contesto.
Presso la Cantina Il Cerchio è stata allestita all'esterno la grande riproduzione di uno scatto
eseguito da Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo, 1972), scelto fra quelli realizzati
dall'artista durante la propria “esperienza di paesaggio” vissuta nel borgo e nelle campagne di
Capalbio indossando il visore a realtà mista e aumentata HoloLens 2, parte del progetto “MAP
(STAR) THE WORLD. Capalbio serie”. Marsiglia esplora il paesaggio attraverso una modalità
innovativa di interazione ambientale e di mappatura dello spazio fisico, immersiva e mutevole,
durante la quale la percezione visiva della realtà risulta implementata da pattern stellati,
strutture cromatiche e volumetrie virtuali generati dai movimenti dello sguardo e derivanti
dai motivi formali del suo linguaggio, caratterizzato dalla ricorrenza di un modulo grafico a
forma di una stella a quattro punte (denominato “Unità Marsiglia”). Mappando il paesaggio
capalbiese con HoloLens 2, l'artista ne restituisce strabilianti e coloratissime visioni cariche di
energia e di poesia, generando un clash visivo ed estetico sorprendente. Marsiglia non intende
formulare una dimensione alternativa al mondo reale, semmai enfatizzare gli aspetti peculiari
di un paesaggio coerentemente a una concezione della realtà oggi più che mai cangiante,
sfaccettata e interattiva. Impiegando lo stesso sistema, Marsiglia ha disegnato il “red carpet”
del Capalbio Film Festival 2023. Gli originali degli scatti realizzati a Capalbio con HoloLens 2
sono esposti nella galleria Il Frantoio nell'ambito della mostra “Landscape experience”.
Sono tanti i temi di riflessioni proposti in questa X edizione, così l'installazione di Angelo
Marotta (Bitonto, 1944) presso l’azienda La Vigna sul Mare dove una piccola imbarcazione
da pesca ridotta in brandelli, oltre a ricordare l’emergenza legata ai sempre troppo numerosi
sbarchi di profughi sulle nostre coste, diventa la metafora più autentica di un viaggio
esistenziale nel mare della vita, tra il continuo inabissarsi e il leggero riaffiorare sul pelo
dell'acqua, con la consapevolezza che ad ogni tempesta seguirà la quiete e che, nell'incessante
naufragare, ogni essere umano può trovare la sua ancora di salvezza.
Il percorso tra le cantine non può mancare di soffermarsi presso l'Agricola Il Ponte dove
l’ormai iconico lavoro “Vive l’amour” realizzato nel 2021 da Accademia di Aracne affascina e
colpisce per il metodo di realizzazione. Il risultato dell’istallazione è un ulivo secolare,
ricoperto da forme esuberanti e colorate ognuna con un significato specifico, realizzate
all’uncinetto e cucite a ricoprirne tronco e rami.
“Arte & Vino” crea legami profondi fra gli artisti e gli imprenditori che scelgono il modo di
vivere l’opera. Ecco quindi che partecipano attivamente al progetto anche coinvolgendo gli
artisti nelle attività dell'azienda, come esemplificato dalla virtuosa esperienza di Monteverro
che ormai da tre edizioni, entra in empatia con le opere e gli artisti che ospita
commissionando loro di realizzare l’etichetta che accompagna i due suoi vini più giovani.
L’etichetta è il biglietto da visita della cantina, la parte che maggiormente attira la nostra
attenzione, capace di comunicare l’essenza del prodotto al pari delle note di degustazione e
rappresenta uno tra gli elementi determinanti per la scelta di un vino. L’arte ha il colpito di
veicolare l’anima e la filosofia dell'azienda prima ancora che lo faccia il vino col suo prezioso
carico di profumi ed aromi. L'ultima etichetta d'artista presentata quest'anno dall'azienda è
stata disegnata da Davide Dormino (Udine, 1973), ispirata all'opera “Apollo resisti”, poi
ribattezata “La posrta di Apollo” che egli ha realizzato nel 2021 di fronte ai vigneti di
Monteverro.
Per offrire nuove opportunita à di crescita professionale e favorire i talenti emergenti, dar
sostegno e proporre i giovani artisti, Il Frantoio produrrà il corto “MAPPING OUR LAND”, che
verrà presentato a primavera in occasione della riapertura alle proiezioni del cinema, opera di
due giovani filmmakers Willem Zaeyen (1994) regista italo olandese che ha scelto Capalbio
dove risiedere e creare la sua base lavorativa e il capalbiese Roberto Barlozzi (1994), che ha
scelto il drone come mezzo per esprimersi e documentare. Il corto rappresenterà l’anello di
congiunzione tra Capalbio e l’Arte Contemporanea. Sarà il racconto di come l’arte si genera e
nutre del territorio e come questo l’accolga arricchendosene. Racconterà della sua gente, di
come opera e sensibilizzerà sui suoi bisogni. Farà vedere le bellezze della natura mettendone
anche in luce la fragilità. La pellicola si sofferma sulle opere allestite nelle cantine associate in
“Capalbio è Vino” nell’ambito di questa edizione del decennale di “Arte & Vino”.
“Arte & Vino” 2023 è organizzato dall'Associazione Culturale il Frantoio nell’ambito delle
manifestazioni supportate da Fondazione Capalbio.
Partner: Vetrina Toscana
Col contributo di: Fondazione CR Firenze; Banca TEMA; MAG
È possibile effettuare liberamente la visita alle opere e dell'itinerario completo di “Arte &
Vino” 2023, contattando direttamente le aziende vinicole coinvolte e verificando gli orari di
apertura.
Per info e contatti
t. +39 3357504436
e-mail: ilfrantoioart@gmail.com
IG: @frantoio_arte @frantoio_ristorante_capalbio FB: Associazione Culturale “Il Frantoio”
05
ottobre 2023
Arte&Vino | X Edizione
Dal 05 ottobre all'otto dicembre 2023
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Capalbio
Capalbio, (Grosseto)
Capalbio, (Grosseto)
Orario di apertura
orario di apertura delle cantine ospitanti
Vernissage
5 Ottobre 2023, 10:30
Ufficio stampa
TerraMedia_LaDI_Art
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione