-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Metropolitan di New York aprirà una sezione dedicata alla storia della moda: l’investimento è di 50 milioni di dollari
Musei
di redazione
Grandi movimenti al Metropolitan Museum of Art di New York che, negli ultimi tempi, sembra essere al centro del mondo, letteralmente. Poche settimane fa, per celebrare il 25mo anniversario della galleria Arts of Korea, dedicata all’arte e alla cultura della Corea del Sud, il Museo ha svelato una generosa donazione della Korea Foundation e della Samsung Foundation of Culture. Nello stesso periodo, è stato annunciato uno storico accordo con la Repubblica dello Yemen, nell’ambito del processo di restituzione di manufatti arrivati nelle collezioni del museo in maniera poco limpida. E adesso, il Metropolitan è pronto a espandere anche i propri spazi, con un investimento da 50 milioni di dollari, che saranno usati per trasformare il suo shop, situato accanto all’ingresso, in un nuovo spazio espositivo per la collezione del suo Costume Institute, che consta di oltre 30mila oggetti, dal XV secolo a oggi, di abiti e accessori moda per uomini, donne e bambini.
Il Costume Institute riaprì nel maggio 2014, dopo una ristrutturazione di due anni, con il nome Anna Wintour Costume Center ed è attualmente ospitato al piano terra, con gallerie espositive, un laboratorio di conservazione e depositi. Le nuove gallerie saranno molto più ampie e soprattutto in una posizione decisamente più in vista – gli spazi dello shop comunicano direttamente tra l’esterno e l’ingresso del museo – con potenziale spazio supplementare al piano rialzato. L’intervento sarà accompagnato anche da una profonda modifica all’ingresso al piano terra del museo tra East 83rd Street e Fifth Avenue, attualmente utilizzato solo in occasione di eventi speciali presso l’auditorium del Met. Ciò consentirà un accesso più facile al pubblico al museo, che notoriamente ha il suo ingresso principale in cima a una grande scalinata. «Possiamo presentare gli spettacoli primaverili del Costume Institute e smaltire il sovraffollamento causato dalla loro popolarità in altre aree del museo», ha scritto il direttore del Met Max Hollein in una e-mail allo staff del museo.
Il Costume Institute accoglie annualmente le star del cinema, della moda, della musica e dello spettacolo, per uno degli eventi di raccolta fondi più famosi al mondo, il Met Gala, che è sempre accompagnato da una mostra di grande richiamo, come quella del 2023, dedicata alla memoria di Karl Lagerfeld. Il Met Gala di quest’anno, con biglietti a 50mila dollari l’uno, ha raccolto la cifra record di 22 milioni di dollari, secondo Vogue.
Il museo ha scelto Anna Wintour, direttrice editoriale globale di Condé Nast, per promuovere la raccolta fondi per la Great Hall Gallery, come è stato chiamato il progetto di ristrutturazione. Oltre a ospitare la mostra annuale del Costume Institute, le nuove gallerie saranno utilizzate da altri dipartimenti per progetti espositivi aggiuntivi durante tutto l’anno. «Simbolicamente, la nuova galleria rifletterà il ruolo centrale della moda all’interno del museo», ha detto al New York Times il curatore del Costume Institute, Andrew Bolton. «La moda – o il corpo vestito – è l’unica forma di espressione artistica che collega tutti i dipartimenti curatoriali, e il progetto della Great Hall offrirà maggiori opportunità di collaborazioni tra dipartimenti, sottolineando l’idea che la moda è il filo conduttore tra le collezioni del museo».
Il museo prevede di riconfigurare anche i suoi spazi di ristorazione e vendita al dettaglio al piano terra, sostituendo l’attuale caffetteria pubblica, situata nella parte posteriore dell’edificio, con la struttura per il personale, posta sotto la Great Hall. Ciò consentirà di mantenere aperto il ristorante dopo l’orario di apertura del museo.