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Smonta Londra, allestisce Parigi. Prosegue la maratona delle fiere d’autunno, i galleristi – e i collezionisti internazionali, a ruota – si spostano senza sosta dai booth di Regent’s Park, la super sede di Frieze, tutti diretti al Grand Palais Éphémère, con la seconda edizione di Paris+ par Art Basel. Quando? Dal 20 al 22 ottobre, preview 18 e 19 ottobre. Le protagoniste assolute: 154 gallerie provenienti da 33 Paesi, finalmente concentrate sotto il cielo affollato della Ville Lumière. Con ben 16 new entries, 58 realtà con sede in Francia e i players più altisonanti del panorama globale, da Gagosian ad Hauser & Wirth, da Pace Gallery a David Zwirner, passando per una bella rappresentanza di nomi nostrani (ve ne parlavamo qui).
I grandi opening della settimana
Nel frattempo fioccano nuovi spazi espositivi della Rive Gauche. Ve ne anticipiamo due, imperdibili, entrambi freschi d’apertura: Mendes Wood DM, che sabato ha inaugurato la sua nuovissima sede al 25 di Place des Vosges, con la mostra I see no difference between a handshake and a poem, a cura di Fernanda Brenner (qui i primi dettagli); e così anche Hauser & Wirth, con l’apertura in pompa magna attraverso la mostra Henry Taylor. From sugar to shit, al 26 bis di Rue François 1er.
Le aste intorno a Paris+
Non solo. In programma, durante la settimana più calda dell’art market parisienne, anche un fitto programma di incanti. Incluso l’appuntamento con l’Avant–Garde(s) di Christie’s, che per il secondo anno pensa italiano con un collo di camicia di Domenico Gnoli e una superficie color ocra, ovviamente traforata, per far passare l’infinito, ad opera di Lucio Fontana (in questo articolo le nostre anticipazioni). La controparte Sotheby’s? Non resta certo a guardare, a partire dalle mele mascherate di Magritte che potrebbero raggiungere quota € 15 milioni (qui!), offerte giovedì 19 ottobre nel corso della vendita Modernitès, insieme a capolavori di Chagall, Fontana e Klein.
Fuori dagli stand: il programma pubblico di Paris+
Da menzionare, ancora, una sfilza di appuntamenti espositivi fuori dalla fiera, ben oltre i confini statici del Grand Palais Éphémère: il Jardin des Tuileries – Domaine National du Louvre, con la mostra collettiva La cinquième saison, a cura di Annabelle Ténèze (attuale direttrice di Les Abattoirs, Musée – Frac Occitanie Toulouse e prossima direttrice del Musée du Louvre-Lens); poi il Palais d’Iéna, che ospiterà una doppia mostra di Daniel Buren e Michelangelo Pistoletto, curata dallo storico dell’arte Matthieu Poirier e sostenuta da Galleria Continua; il parvis de l’Institut de France, che ospiterà una scultura tessile monumentale di Sheila Hicks, presentata dalla galerie frank elbaz in collaborazione con Meyer Riegger e Francesca Minini; e ancora una scultura di Urs Fischer alta cinque metri posizionata in Place Vendôme, presentata dall’altrettanto gigante Gagosian. Date uno sguardo qui.
L’anno scorso, la prima edizione assoluta di Paris+ chiudeva i battenti con un totale scintillante di 40.000 visitatori. Si alza il sipario sul secondo, attesissimo round.