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Martina Merlini – Hard to Admit, Harder to Escape
Rappresentazioni naturali e immagini astratte coesistono nella sua arte in una continua ricerca di equilibrio dinamico, raggiunto quando linee rigorose e geometriche sono giustapposte al flusso di istinti e impulsi naturali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MAGMA gallery è lieta di presentare “Hard to Admit, Harder to Escape”, la prima personale di Martina Merlini presso MAGMA gallery, dal 28 ottobre al 23 dicembre 2023.
Il titolo della mostra - Hard to Admit, Harder to Escape - è tratto da un libro di racconti brevi, edito dalla casa editrice di culto McSweeney's nel 2007; la frase nello specifico rimanda alla raccolta, presente nel libro, ad opera di Sarah Manguso, che offre un ricordo cristallino dei momenti salienti dell’infanzia. Riadattato all’universo artistico di Martina Merlini, il motto assume una duplice connotazione: da un lato mette in luce la natura quasi terapeutica della sua pratica; dall’altro, puntualizza una tensione insita nella sua produzione tra il desiderio di controllo e la casualità contenuta. Un’ambivalenza che, negli anni, si è declinata in maniere diverse nel suo lavoro e che, in questo caso particolare, ha assunto la forma di un ritorno alla progettazione che ha quasi totalmente eliminato il tratto pittorico.
Martina Merlini, nata nel 1986 a Bologna, è un'artista italiana che vive e lavora a Milano.
Il suo lavoro parte dall'influenza della grafica anni '60 e '70, dalle forme semplici e funzionali dei loghi e dei pattern di quegli anni; passa per la grafica editoriale e risente dell'impronta imposta dalla progettazione di spazi espositivi, ponendosi, in ultima analisi, come una produzione artistica in costante evoluzione. Le sue opere spaziano dall'illustrazione alla grafica, dalla street art alla land art e raccontano il suo rapporto armonico con la natura. Martina esplora nuove tecniche e materiali - sviluppando e affinando la sua tecnica negli ultimi anni attraverso l'uso di cera e smalto su supporti poveri come legno e carta - che riflettono la sua ricerca dell'equilibrio formale e dell'armonia geometrica, e cercando allo stesso tempo di definire una crudezza che ricorda la tipica casualità della natura, ma anche le regole invisibili che la attraversano.
Rappresentazioni naturali e immagini astratte coesistono nella sua arte in una continua ricerca di equilibrio dinamico, raggiunto quando linee rigorose e geometriche sono giustapposte al flusso di istinti e impulsi naturali.
Da attenta ricercatrice della natura umana, Martina gioca con le linee geometriche, indagando la nozione di limite in modo sottile e raffinato. Perennemente in bilico tra razionale e irrazionale, l'artista utilizza tratti pittorici densi e simmetrici per natura per proseguire la sua ricerca. In perenne lotta con i propri limiti, è nella natura umana cercare una soluzione per rompere tali confini: l'unico modo per superare ciò che sembra una barriera insormontabile è l'immaginazione - l'unica che permette di reinventare e ricreare i propri limiti - e l'artista è colui che detiene questo potere.
Le opere di Merlini sono state esposte in tutta Europa e negli Stati Uniti, in Messico, Australia e Brasile. Ha partecipato a diversi eventi e festival, tra cui Living Walls, il primo festival di street art realizzato da donne, ad Atlanta, negli Stati Uniti nel 2012; ha preso parte al prestigioso Le Mur di Parigi nel 2015; ha realizzato una residenza a Queretaro, in Messico, in collaborazione con la Galerie Libertad nel 2017 e un progetto con il Consolato italiano in Brasile e il Museu Naciolal de Belas Artes di Rio de Janeiro nel 2019.
Il titolo della mostra - Hard to Admit, Harder to Escape - è tratto da un libro di racconti brevi, edito dalla casa editrice di culto McSweeney's nel 2007; la frase nello specifico rimanda alla raccolta, presente nel libro, ad opera di Sarah Manguso, che offre un ricordo cristallino dei momenti salienti dell’infanzia. Riadattato all’universo artistico di Martina Merlini, il motto assume una duplice connotazione: da un lato mette in luce la natura quasi terapeutica della sua pratica; dall’altro, puntualizza una tensione insita nella sua produzione tra il desiderio di controllo e la casualità contenuta. Un’ambivalenza che, negli anni, si è declinata in maniere diverse nel suo lavoro e che, in questo caso particolare, ha assunto la forma di un ritorno alla progettazione che ha quasi totalmente eliminato il tratto pittorico.
Martina Merlini, nata nel 1986 a Bologna, è un'artista italiana che vive e lavora a Milano.
Il suo lavoro parte dall'influenza della grafica anni '60 e '70, dalle forme semplici e funzionali dei loghi e dei pattern di quegli anni; passa per la grafica editoriale e risente dell'impronta imposta dalla progettazione di spazi espositivi, ponendosi, in ultima analisi, come una produzione artistica in costante evoluzione. Le sue opere spaziano dall'illustrazione alla grafica, dalla street art alla land art e raccontano il suo rapporto armonico con la natura. Martina esplora nuove tecniche e materiali - sviluppando e affinando la sua tecnica negli ultimi anni attraverso l'uso di cera e smalto su supporti poveri come legno e carta - che riflettono la sua ricerca dell'equilibrio formale e dell'armonia geometrica, e cercando allo stesso tempo di definire una crudezza che ricorda la tipica casualità della natura, ma anche le regole invisibili che la attraversano.
Rappresentazioni naturali e immagini astratte coesistono nella sua arte in una continua ricerca di equilibrio dinamico, raggiunto quando linee rigorose e geometriche sono giustapposte al flusso di istinti e impulsi naturali.
Da attenta ricercatrice della natura umana, Martina gioca con le linee geometriche, indagando la nozione di limite in modo sottile e raffinato. Perennemente in bilico tra razionale e irrazionale, l'artista utilizza tratti pittorici densi e simmetrici per natura per proseguire la sua ricerca. In perenne lotta con i propri limiti, è nella natura umana cercare una soluzione per rompere tali confini: l'unico modo per superare ciò che sembra una barriera insormontabile è l'immaginazione - l'unica che permette di reinventare e ricreare i propri limiti - e l'artista è colui che detiene questo potere.
Le opere di Merlini sono state esposte in tutta Europa e negli Stati Uniti, in Messico, Australia e Brasile. Ha partecipato a diversi eventi e festival, tra cui Living Walls, il primo festival di street art realizzato da donne, ad Atlanta, negli Stati Uniti nel 2012; ha preso parte al prestigioso Le Mur di Parigi nel 2015; ha realizzato una residenza a Queretaro, in Messico, in collaborazione con la Galerie Libertad nel 2017 e un progetto con il Consolato italiano in Brasile e il Museu Naciolal de Belas Artes di Rio de Janeiro nel 2019.
28
ottobre 2023
Martina Merlini – Hard to Admit, Harder to Escape
Dal 28 ottobre al 23 dicembre 2023
arte contemporanea
Location
MAGMA GALLERY
Bologna, Via Santo Stefano, 164, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 164, (Bologna)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 15.30-19
Vernissage
28 Ottobre 2023, 18-20
Sito web
Autore