Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
DUE O TRE COSE…
Un percorso irregolare a tre voci per una visione d’insieme di opere recenti e inedite di Lorenza Boisi, Beatrice Meoni, Elisa Muliere, tra tele e tavole a parete e sculture in ceramica e scampoli di tessuti. In senso ironico, il titolo gioca col peso e il valore delle ricerche di questi artiste.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Traffic Gallery è felice di ospitare nei propri spazi di Bergamo la mostra di pittura e scultura Due o tre cose…, un percorso tra le opere recenti e inedite di Lorenza Boisi (Milano, 1972), Beatrice Meoni (Firenze, 1960), Elisa Muliere (Tortona, 1981) a cura della storica dell’arte Cristina Principale.
La mostra si compone di circa venti elementi, tra quadri ad olio, e olio e acrilico, su tela di Boisi e Muliere, e olio su tavole nel caso di Meoni, e inoltre le sculture di due di loro, le ceramiche di Boisi, una selezione nella sua vasta produzione, e gli ultimi esiti della lunga sperimentazione di Muliere sempre con la ceramica e con scampoli di tessuti.
Muovendosi tra poli opposti, dal figurale all’informale con tendenze astratte, i lavori delle tre artiste sono posti in relazione reciproca, estetica ideale, a tratti stridente. Certamente più realistico l’immaginario dei soggetti e oggetti di Boisi, con Meoni invece si incontra uno scalino “tra il reale e il possibile” e presenze figurali più ambigue e scomposte, per appiedare nell’irrealtà di forme corpose ma non immediatamente riconoscibili di Muliere.
Gli aspetti più evidenti sono le differenze formali nei processi tra temi e tecniche, tuttavia gli aspetti più avvincenti sono quelli nascosti, alcuni sottili dati in comune: la presenza dei corpi, gli affondi intimi nella propria individualità, la fedeltà al confine del perimetro pittorico, dal piccolo al più grande formato, dalle tele tirate alla tavole in legno, e nel ricorso alla ceramica come esperienza tridimensionale e tattile.
Il titolo della mostra è in riferimento nominale al film "2 ou 3 choses que je sais d'elle" di Jean-Luc Godard (Francia, 1967), avendo scelto di esporre giusto alcune opere e giocando in senso volutamente ironico col peso e il valore delle ricerche di queste artiste, massimamente interessanti nel panorama italiano.
«E nel caos che circonda ogni essere umano, forse, per vivere, per sopravvivere basterebbe conoscere a fondo due o tre cose, quelle che più scottano...».
Scopo di questo studio non è stato individuare un paradigma della rappresentazione, quanto avvicinarsi allo statuto iconico delle tre artiste e al loro processo che porta ognuna per sé all’opera.
Nel testo di Cristina Principale che accompagna tra gli ambienti articolati della Traffic Gallery si riferisce di quelle che sono le peculiarità delle singole pratiche e quindi di quelli che risultano degli inciampi visivi nella visione d’insieme. È una modalità consolidata progettare mostre che mettano le “opere in dialogo”, in questa mostra irregolare a tre voci le “opere sono in discussione”, tra loro e col pubblico.
Si segnala che durante il Festival d’Arte Contemporanea Art Date 2023 un’opera per ciascuna artista sarà all’interno della mostra collettiva a cura di Elisa Muscatelli presso l’Ex Ateneo di Città Alta a Bergamo.
La mostra si compone di circa venti elementi, tra quadri ad olio, e olio e acrilico, su tela di Boisi e Muliere, e olio su tavole nel caso di Meoni, e inoltre le sculture di due di loro, le ceramiche di Boisi, una selezione nella sua vasta produzione, e gli ultimi esiti della lunga sperimentazione di Muliere sempre con la ceramica e con scampoli di tessuti.
Muovendosi tra poli opposti, dal figurale all’informale con tendenze astratte, i lavori delle tre artiste sono posti in relazione reciproca, estetica ideale, a tratti stridente. Certamente più realistico l’immaginario dei soggetti e oggetti di Boisi, con Meoni invece si incontra uno scalino “tra il reale e il possibile” e presenze figurali più ambigue e scomposte, per appiedare nell’irrealtà di forme corpose ma non immediatamente riconoscibili di Muliere.
Gli aspetti più evidenti sono le differenze formali nei processi tra temi e tecniche, tuttavia gli aspetti più avvincenti sono quelli nascosti, alcuni sottili dati in comune: la presenza dei corpi, gli affondi intimi nella propria individualità, la fedeltà al confine del perimetro pittorico, dal piccolo al più grande formato, dalle tele tirate alla tavole in legno, e nel ricorso alla ceramica come esperienza tridimensionale e tattile.
Il titolo della mostra è in riferimento nominale al film "2 ou 3 choses que je sais d'elle" di Jean-Luc Godard (Francia, 1967), avendo scelto di esporre giusto alcune opere e giocando in senso volutamente ironico col peso e il valore delle ricerche di queste artiste, massimamente interessanti nel panorama italiano.
«E nel caos che circonda ogni essere umano, forse, per vivere, per sopravvivere basterebbe conoscere a fondo due o tre cose, quelle che più scottano...».
Scopo di questo studio non è stato individuare un paradigma della rappresentazione, quanto avvicinarsi allo statuto iconico delle tre artiste e al loro processo che porta ognuna per sé all’opera.
Nel testo di Cristina Principale che accompagna tra gli ambienti articolati della Traffic Gallery si riferisce di quelle che sono le peculiarità delle singole pratiche e quindi di quelli che risultano degli inciampi visivi nella visione d’insieme. È una modalità consolidata progettare mostre che mettano le “opere in dialogo”, in questa mostra irregolare a tre voci le “opere sono in discussione”, tra loro e col pubblico.
Si segnala che durante il Festival d’Arte Contemporanea Art Date 2023 un’opera per ciascuna artista sarà all’interno della mostra collettiva a cura di Elisa Muscatelli presso l’Ex Ateneo di Città Alta a Bergamo.
18
novembre 2023
DUE O TRE COSE…
Dal 18 novembre 2023 al 13 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
TRAFFIC GALLERY
Bergamo, Via San Tomaso, 92, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 92, (Bergamo)
Orario di apertura
Da martedì al sabato ore 10-13 e 16-19
(Si consiglia di telefonare al +39 3384035761)
Vernissage
18 Novembre 2023, Inaugurazione sabato 18 novembre ore 15-20; Preapertura 16 e 17 novembre su appuntamento al +39 3384035761
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico