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Francesco Somaini – Alle origini del sacro
Il tema del “sacro” nel lavoro di Somaini, non solo scultoreo, scaturisce da una riflessione su processi di rigenerazione, trasformazione, morte e rinascita. Viene qui presentato per la prima volta il Grande Retablo della vita e della morte (1967-68) e la serie quasi completa dei Martìri (1958-61).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FRANCESCO SOMAINI.
ALLE ORIGINI DEL SACRO
(9 novembre 2023 – 30 giugno 2024)
Fondazione Francesco Somaini Scultore ETS
Corso di Porta Vigentina 31, Milano
ingresso da via Cassolo, di fronte al civico n.3
Comunicato Stampa
La mostra, che segnala il recente rinvenimento di un’opera di Somaini presso la
Veneranda Fabbrica del Duomo, oggi esposta permanentemente nella Sala dei
Milanesi, si inserisce nelle celebrazioni del novantesimo anniversario della nascita di
Enrico Crispolti, curatore del Catalogo ragionato della scultura dell’artista.
Il tema del “sacro” è presente nell’opera di Somaini all’interno del suo lavoro scultoreo che
scaturisce da una riflessione su processi di rigenerazione, trasformazione, morte e rinascita,
in cui il mistero e la dimensione di una vitalità ineliminabile è centrale. Rispetto alle diverse
fasi della sua opera in cui emergono soggetti di matrice sacra, anche in ragione di
simbologie da lui attivate autonomamente o inserite in progetti e opere realizzate su
committenza, si intende soffermarsi in questa occasione su due nuclei di lavori
particolarmente inerenti con l’idea di “sacro” alla quale Somaini si sente affine.
L’esposizione si suddivide appunto in due sale monografiche dedicate alla serie dei Martìri
del 1958-1961, che declinano il motivo della croce, e al Grande Retablo della vita e della
morte, un’ installazione realizzata tra il 1967 e il 1968.
La serie dei Martìri, complementare a quella coeva dei Feriti del 1959-1962, è da intendersi
come una risposta di carattere esistenziale al clima culturale post bellico, che ha animato la
creatività di molti artisti di quegli anni. La mostra presenta una dozzina di opere scelte di
questo ciclo, anche di grandi dimensioni, provenienti dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di
Milano (Martirio IX. Croce consunta, 1961, bronzo), dalla Banca Popolare di Sondrio
(Martirio X. Croce grande quadra, 1961, ferro) e da alcuni importanti collezionisti privati,
come gli eredi dell’architetto Luigi Caccia Dominioni (Martirio V. Quadrato, 1959, bronzo in
bagno di piombo), con cui l’artista ha strettamente collaborato per oltre un ventennio. In
queste opere Somaini omette sistematicamente ogni accenno alla figura del crocifisso,
affidando al vuoto che ne prende sovente il posto e alla finezza del modellato il compito di
trasmettere il messaggio di carattere esistenziale.
Esposta inoltre per la prima volta la versione completa del Grande Retablo della vita e della
morte, un gruppo di sculture spazialmente disposte, che si configura come un primordiale
luogo di culto, avviato nel 1967 e lasciato incompiuto. La ricostruzione puntuale di questa
installazione è stata ora possibile grazie al recente rinvenimento di una lettera di Somaini a
Enrico Crispolti del 1979. Il critico ha avuto infatti l’occasione di presentarne alcuni elementi
già nell’Omaggio a Somaini in Alternative Attuali del 1968 a L’Aquila e una versione quasi completa nella retrospettiva allestita a Mantova nel 1977. Tra le opere presentate anche il
Piccolo Trono I. La Fonte, bronzo in bagno di nichel del 1967 della collezione Crispolti, da lui
inserito nel volume dedicato all’Erotismo nell’arte astratta del 1977.
Completa il percorso espositivo una terza sala che presenta sculture e fotomontaggi che
testimoniano il permanere del tema del martirio nella sua opera successiva, legata alla
stagione della riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano, come
avviene nella serie delle Carnificazioni di un’architettura (1974-78), insieme a disegni e
documenti che approfondiscono la gestazione del Grande Retablo. La schedatura
sistematica del fondo grafico dei disegni di Somaini ha permesso infatti di individuare negli
schizzi del 1968-1970 la scultura che avrebbe completato l’installazione, fotografata nel
momento stesso della sua esecuzione con il getto di sabbia a forte pressione da Ugo Mulas
nell’ambito di un reportage effettuato nell'atelier dell’artista nel 1971.
Accompagna la mostra, curata da Luisa Somaini, Francesco Tedeschi e Chiara Rampoldi,
un catalogo edito da Silvana Editoriale, con saggi di Francesco Tedeschi e Micol Forti e
alcuni testi di approfondimento.
La mostra, organizzata con il contributo della Banca Popolare di Sondrio, ha ottenuto il
patrocinio del Comune di Milano.
La rassegna verrà affiancata da una giornata di studi ospitata, nei primi mesi del prossimo
anno, negli spazi della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, coordinata da Francesco
Tedeschi e Fulvio Irace con la collaborazione di Elisa Mantia e Michele Aversa, volta ad
approfondire l’attività di Somaini nell’ambito dell’arte religiosa, eseguita non solo per nuove
chiese, che permetterà di avvicinare i cittadini all’opera dell’artista nel territorio.
Orari di apertura
giovedì, venerdì, sabato dalle 10.00 alle 17.00
Biglietto
Ingresso gratuito, solo su prenotazione: telefonare al +39 02 583 117 07 o scrivere a
fondazione.somaini@gmail.com.
Ingresso per i visitatori in via Cassolo, di fronte al civico n. 3.
ALLE ORIGINI DEL SACRO
(9 novembre 2023 – 30 giugno 2024)
Fondazione Francesco Somaini Scultore ETS
Corso di Porta Vigentina 31, Milano
ingresso da via Cassolo, di fronte al civico n.3
Comunicato Stampa
La mostra, che segnala il recente rinvenimento di un’opera di Somaini presso la
Veneranda Fabbrica del Duomo, oggi esposta permanentemente nella Sala dei
Milanesi, si inserisce nelle celebrazioni del novantesimo anniversario della nascita di
Enrico Crispolti, curatore del Catalogo ragionato della scultura dell’artista.
Il tema del “sacro” è presente nell’opera di Somaini all’interno del suo lavoro scultoreo che
scaturisce da una riflessione su processi di rigenerazione, trasformazione, morte e rinascita,
in cui il mistero e la dimensione di una vitalità ineliminabile è centrale. Rispetto alle diverse
fasi della sua opera in cui emergono soggetti di matrice sacra, anche in ragione di
simbologie da lui attivate autonomamente o inserite in progetti e opere realizzate su
committenza, si intende soffermarsi in questa occasione su due nuclei di lavori
particolarmente inerenti con l’idea di “sacro” alla quale Somaini si sente affine.
L’esposizione si suddivide appunto in due sale monografiche dedicate alla serie dei Martìri
del 1958-1961, che declinano il motivo della croce, e al Grande Retablo della vita e della
morte, un’ installazione realizzata tra il 1967 e il 1968.
La serie dei Martìri, complementare a quella coeva dei Feriti del 1959-1962, è da intendersi
come una risposta di carattere esistenziale al clima culturale post bellico, che ha animato la
creatività di molti artisti di quegli anni. La mostra presenta una dozzina di opere scelte di
questo ciclo, anche di grandi dimensioni, provenienti dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di
Milano (Martirio IX. Croce consunta, 1961, bronzo), dalla Banca Popolare di Sondrio
(Martirio X. Croce grande quadra, 1961, ferro) e da alcuni importanti collezionisti privati,
come gli eredi dell’architetto Luigi Caccia Dominioni (Martirio V. Quadrato, 1959, bronzo in
bagno di piombo), con cui l’artista ha strettamente collaborato per oltre un ventennio. In
queste opere Somaini omette sistematicamente ogni accenno alla figura del crocifisso,
affidando al vuoto che ne prende sovente il posto e alla finezza del modellato il compito di
trasmettere il messaggio di carattere esistenziale.
Esposta inoltre per la prima volta la versione completa del Grande Retablo della vita e della
morte, un gruppo di sculture spazialmente disposte, che si configura come un primordiale
luogo di culto, avviato nel 1967 e lasciato incompiuto. La ricostruzione puntuale di questa
installazione è stata ora possibile grazie al recente rinvenimento di una lettera di Somaini a
Enrico Crispolti del 1979. Il critico ha avuto infatti l’occasione di presentarne alcuni elementi
già nell’Omaggio a Somaini in Alternative Attuali del 1968 a L’Aquila e una versione quasi completa nella retrospettiva allestita a Mantova nel 1977. Tra le opere presentate anche il
Piccolo Trono I. La Fonte, bronzo in bagno di nichel del 1967 della collezione Crispolti, da lui
inserito nel volume dedicato all’Erotismo nell’arte astratta del 1977.
Completa il percorso espositivo una terza sala che presenta sculture e fotomontaggi che
testimoniano il permanere del tema del martirio nella sua opera successiva, legata alla
stagione della riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano, come
avviene nella serie delle Carnificazioni di un’architettura (1974-78), insieme a disegni e
documenti che approfondiscono la gestazione del Grande Retablo. La schedatura
sistematica del fondo grafico dei disegni di Somaini ha permesso infatti di individuare negli
schizzi del 1968-1970 la scultura che avrebbe completato l’installazione, fotografata nel
momento stesso della sua esecuzione con il getto di sabbia a forte pressione da Ugo Mulas
nell’ambito di un reportage effettuato nell'atelier dell’artista nel 1971.
Accompagna la mostra, curata da Luisa Somaini, Francesco Tedeschi e Chiara Rampoldi,
un catalogo edito da Silvana Editoriale, con saggi di Francesco Tedeschi e Micol Forti e
alcuni testi di approfondimento.
La mostra, organizzata con il contributo della Banca Popolare di Sondrio, ha ottenuto il
patrocinio del Comune di Milano.
La rassegna verrà affiancata da una giornata di studi ospitata, nei primi mesi del prossimo
anno, negli spazi della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, coordinata da Francesco
Tedeschi e Fulvio Irace con la collaborazione di Elisa Mantia e Michele Aversa, volta ad
approfondire l’attività di Somaini nell’ambito dell’arte religiosa, eseguita non solo per nuove
chiese, che permetterà di avvicinare i cittadini all’opera dell’artista nel territorio.
Orari di apertura
giovedì, venerdì, sabato dalle 10.00 alle 17.00
Biglietto
Ingresso gratuito, solo su prenotazione: telefonare al +39 02 583 117 07 o scrivere a
fondazione.somaini@gmail.com.
Ingresso per i visitatori in via Cassolo, di fronte al civico n. 3.
08
novembre 2023
Francesco Somaini – Alle origini del sacro
Dall'otto novembre 2023 al 30 giugno 2024
arte contemporanea
Location
Fondazione Francesco Somaini Scultore
Milano, Corso di Porta Vigentina, 31, (MI)
Milano, Corso di Porta Vigentina, 31, (MI)
Biglietti
Ingresso gratuito, solo su prenotazione
Orario di apertura
giovedì, venerdì, sabato ore 10-17
solo su prenotazione
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