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Mariet Westermann è stata nominata direttrice e CEO della Solomon Guggenheim Museum and Foundation: tra i suoi incarichi, dirigerà il museo principale di New York, supervisionerà la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia e dovrà lavorare in sinergia con i direttori del Guggenheim di Bilbao e della futura sede di Abu Dhabi. L’annuncio è stato dato dal Consiglio di amministrazione della Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation. Westermann entrerà ufficialmente a far parte del Guggenheim a partire dall’1 giugno 2024.
Una leader empatica per il futuro della Fondazione
Attualmente vicerettrice della New York University di Abu Dhabi, un campus di ricerca e arti liberali della New York University, Westermann porterà al Guggenheim la sua esperienza dirigenziale nell’ambito di organizzazioni di fama mondiale nel campo dell’istruzione e della filantropia, delle arti e delle discipline umanistiche. Tra fondatrici dell’istituzione, alla New York University Abu Dhabi ha supervisionato tutti gli affari accademici, amministrativi, finanziari e operativi. Storica dell’arte di formazione, è considerata una leader innovativa ed empatica, in grado di gestire la complessità. Westermann stabilirà la direzione strategica della Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation e dirigerà il Museo Guggenheim di New York, l’istituzione di punta della Fondazione, oltre a essere amministratrice delle collezioni della Fondazione e della sua costellazione di musei in Europa e ad Abu Dhabi.
«Dall’iconico edificio di Frank Lloyd Wright sulla Fifth Avenue, il Guggenheim ha sempre cercato di ispirare nuovi modi di pensare e interagire con l’arte, e l’impressionante background di Westermann la rende particolarmente qualificata per fare proprio questo», ha continuato Wendy Fisher, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Solomon R. Guggenheim. «So che siamo in mani capaci mentre continuiamo a pensare a cosa significhi essere un’istituzione veramente globale, alla responsabilità che ne deriva e a come rendere operativi tali valori».
«Negli ultimi sei mesi abbiamo utilizzato un processo di ricerca sistemica, utilizzando un approccio basato sui valori, in cui abbiamo identificato le qualità necessarie nel nostro nuovo direttore», così J. Tomilson Hill, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Solomon R. Guggenheim, presenta il processo di selezione. «Westermann apporta un insieme unico di qualità ed esperienze a questo ruolo fondamentale: una visione del mondo ad ampio raggio, esperienza nel gestire molteplici stakeholder e questioni critiche in diverse aree geografiche. Ci impegniamo ad ampliare la portata della collezione e ad espandere la nostra iniziativa globale, coinvolgendo contemporaneamente un pubblico diversificato e prendendoci cura della cultura e dello sviluppo del personale».
«È un grande onore entrare a far parte del Guggenheim, un’istituzione unica con una bellissima missione dedicata all’arte moderna e contemporanea in quattro musei distinti in tre continenti», ha dichiarato Westermann. «Ciascuno dei musei esiste per creare opportunità affinché chiunque possa interagire con il potere trasformativo e connettivo dell’arte e degli artisti, da New York a Bilbao, a Venezia, ad Abu Dhabi. Ho avuto la fortuna di vivere meravigliose esperienze come storico dell’arte, educatore globale, curatore, filantropo e leader accademico. Il tipo di complessità e l’elevata aspirazione che mi hanno così motivato in questi ruoli precedenti mi hanno preparato ad aiutare il Guggenheim a realizzare il suo pieno potenziale come costellazione di musei, uniti in un’unica missione e pienamente radicati nei loro ambienti e comunità locali».
Il curriculum della nuova direttrice della Guggenheim Foundation
Specializzata in storia dell’arte dei Paesi Bassi, Westermann si è laureata, magna cum laude, al Williams College e ha conseguito un master e un dottorato in Storia dell’arte presso l’Institute of Fine Arts della New York University. Ha ricevuto borse di studio, riconoscimenti e sovvenzioni dal National Endowment for the Humanities, dall’American Philosophical Society, dal Center for Advanced Study in the Visual Arts, dal Clark Art Institute, dalla College Art Association e dal Metropolitan Museum of Art. Ha ricoperto il ruolo di vicepresidente esecutivo presso la Mellon Foundation, membro di facoltà e direttore presso la NYU/Institute of Fine Arts, direttore associato dei programmi di ricerca e accademici presso il Clark Art Institute e membro di facoltà presso la Rutgers University.
È stata la curatrice principale e autrice del catalogo della mostra Art and Home: Dutch Interiors in the Age of Rembrandt, esposta al Denver Art Museum e al Newark Museum (1997-2001). Ha lavorato come consulente curatoriale, ricercatrice e saggista per la presentazione alla National Gallery di Jan Steen: Painter and Storyteller (1994-1996), in collaborazione con il Rijksmuseum, Amsterdam.