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Fuori Tema
Gli artisti presenti in mostra sono Umberto Cufrini, Emiliano Recchia e Alessia Zolfo, colleghi da anni, che vivono e operano nel campo delle arti visive nella provincia di Frosinone. Proprio nel cuore del capoluogo ciociaro hanno scelto di condividere questo spazio per presentare le ultime opere.
Comunicato stampa
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Inaugura venerdì 15 dicembre alle 18.30 la mostra “Fuori Tema”, presso la storica Saletta di Gualdini, Centro delle arti, in via Giacomo Matteotti a Frosinone. Gli artisti presenti in mostra sono Umberto Cufrini, Emiliano Recchia e Alessia Zolfo, colleghi da anni, che vivono e operano nel campo delle arti visive nella provincia di Frosinone. Proprio nel cuore del capoluogo ciociaro hanno scelto di condividere questo spazio espositivo, per presentare alcune delle loro ultime opere, anche con l’intenzione di valorizzare qualitativamente la crescita culturale del territorio. La continua ricerca espressiva e la perseveranza operativa sono denominatori comuni ai tre artisti, che scelgono come “modus operandi” tra i vari strumenti del linguaggio visivo, prevalentemente quello della pittura.
Accademica è la loro formazione, sebbene di diversa matrice, che nel tempo hanno declinato scegliendo forme espressive personali e autentiche, sempre tese a riflessioni sul mondo contemporaneo e sulla società, in cui dominano la fascinazione iconica delle immagini e le contraddizioni di un presente incerto.
Cufrini nelle sue grandi opere perlopiù monocrome, inserisce figure isolate di bambini spensierati e intenti al gioco, ancora lontani dagli schermi ipnotici della tecnologia, che pure appare e si fa avanti, espandendosi all’orizzonte.
Nei lavori di Zolfo le reminiscenze mitologiche e le citazioni letterarie danno origine a immagini parzialmente disgregate, storie abrase dal forte impatto emozionale.
Più concettuale è la ricerca di Recchia, che presenta composizioni in cui segno e campiture cromatiche si bilanciano, nella reiterazione solo apparentemente confusa di uno schema simbolico, di bandiere svuotate di vessillo, potenzialmente portatrici di tregua o di nuove pericolose ideologie.
Le creazioni di questi tre artisti sono legate da una traccia comune, la non intenzione di sviluppare un argomento specifico se non quello di scegliere di deviare fuori tema, consapevoli di non poter adeguatamente rispondere in modo esaustivo alle troppe domande sull’esistenza o di non volere accollarsi la fatica di discettare senza pregiudizi. L’attenzione si sposta da un nucleo ad un altro, intavolando questioni sulla memoria, sulle mitologie, sull’identità individuale e culturale, che non riguardano solo i singoli artisti, ma si aprono con nuovi interrogativi alle possibili risposte di ognuno.
La mostra è visitabile fino al 30 dicembre dal lunedí al venerdí 10/13 -16/19 sabato e domenica su appuntamento.
Accademica è la loro formazione, sebbene di diversa matrice, che nel tempo hanno declinato scegliendo forme espressive personali e autentiche, sempre tese a riflessioni sul mondo contemporaneo e sulla società, in cui dominano la fascinazione iconica delle immagini e le contraddizioni di un presente incerto.
Cufrini nelle sue grandi opere perlopiù monocrome, inserisce figure isolate di bambini spensierati e intenti al gioco, ancora lontani dagli schermi ipnotici della tecnologia, che pure appare e si fa avanti, espandendosi all’orizzonte.
Nei lavori di Zolfo le reminiscenze mitologiche e le citazioni letterarie danno origine a immagini parzialmente disgregate, storie abrase dal forte impatto emozionale.
Più concettuale è la ricerca di Recchia, che presenta composizioni in cui segno e campiture cromatiche si bilanciano, nella reiterazione solo apparentemente confusa di uno schema simbolico, di bandiere svuotate di vessillo, potenzialmente portatrici di tregua o di nuove pericolose ideologie.
Le creazioni di questi tre artisti sono legate da una traccia comune, la non intenzione di sviluppare un argomento specifico se non quello di scegliere di deviare fuori tema, consapevoli di non poter adeguatamente rispondere in modo esaustivo alle troppe domande sull’esistenza o di non volere accollarsi la fatica di discettare senza pregiudizi. L’attenzione si sposta da un nucleo ad un altro, intavolando questioni sulla memoria, sulle mitologie, sull’identità individuale e culturale, che non riguardano solo i singoli artisti, ma si aprono con nuovi interrogativi alle possibili risposte di ognuno.
La mostra è visitabile fino al 30 dicembre dal lunedí al venerdí 10/13 -16/19 sabato e domenica su appuntamento.
15
dicembre 2023
Fuori Tema
Dal 15 al 30 dicembre 2023
arte contemporanea
Location
LA SALETTA CENTRO DELLE ARTI
Frosinone, Viale Giacomo Matteotti, 2, (Frosinone)
Frosinone, Viale Giacomo Matteotti, 2, (Frosinone)
Orario di apertura
da lunedì a venerdi 10-13 16-19
sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
15 Dicembre 2023, 18.30
Autore
Autore testo critico