Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pier Vincenzo Rinaldi – Il Peso del Vuoto
“Il peso del vuoto” è il titolo che Pier Vincenzo Rinaldi (Sesto Cremonese, 1955 – Cremona, 2016) ha dato ad un certo numero di disegni che ha realizzato tra il 2014-2015, mentre attraversava un significativo periodo della sua vita. Una selezione di disegni e quattro opere su marmo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Il peso del vuoto” è il titolo che Pier Vincenzo Rinaldi (Sesto Cremonese, 1955 - Cremona, 2016) ha dato ad un certo numero di disegni che ha realizzato tra il 2014-2015, mentre attraversava un significativo periodo della sua vita. Una selezione di questi disegni e quattro opere su marmo che hanno lo stesso tema sono ora esposte in questa prima personale organizzata alla Mangano Galleria d’Arte di Cremona, città in cui l’artista ha trascorso la sua vita. Due modellini di piccoli edifici che hanno come fondamenta denti di animale concludono l’esposizione, che si caratterizza per gli intrecci tra botanica, architettura, zoologia e passione per il disegno.
Diplomatosi negli anni Ottanta dello scorso secolo alla Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano e lauratosi in Architettura al Politecnico di Milano, Rinaldi ha avuto modo di unire entrambe le professioni nelle produzioni realizzate lavorando a stretto contatto con Germano Celant (Genova, 1940 – Milano, 2020), storico e critico di arte contemporanea tra i più prestigiosi e determinanti nel panorama internazionale dal 1967 fino ai primi anni Venti del XXI secolo. Rinaldi ha conosciuto personalmente, stringendo amicizie durature, e lavorato con alcune delle personalità artistiche che hanno segnato l’arte contemporanea occidentale come Claes Oldenburg, Mario e Marisa Merz, Pier Paolo Calzolari, Dennis Oppenheim e Tom Sachs, solo per citarne alcuni. Contemporaneamente, ha realizzato sin dai tempi della frequentazione della Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano, mostre personali e collettive, cui partecipava anche con gli amici e compagni di strada Guglielmo Aschieri Emilio e Umberto Cavenago, senza nel frattempo trascurare la sua carriera professionale come architetto, di cui citiamo soltanto la costruzione di edifici per il parco divertimenti EuroDisney a Parigi, la realizzazione di Ago e filo di Claes Orldenburg e Coosje van Bruggen in Piazza Luigi Cadorna, Milano, e un termovalorizzatore a Bergamo su progetto di Jean Nouvel.
“Il peso del vuoto” è il primo momento espositivo in cui si presenta la produzione artistica di Rinaldi e nasce dalla proposta curatoriale di Guglielmo Aschieri Emilio, Francesca Cattoi con Aurelijus Marca e la generosa condivisione del progetto da parte di Pierpaolo Mangano, direttore della omonima galleria a Cremona. E’, dunque, l’occasione per iniziare a familiarizzare con il corpus di opere di Rinaldi e per tutti noi di omaggiare un amico e cittadino illustre di Cremona mancato troppo presto.
Diplomatosi negli anni Ottanta dello scorso secolo alla Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano e lauratosi in Architettura al Politecnico di Milano, Rinaldi ha avuto modo di unire entrambe le professioni nelle produzioni realizzate lavorando a stretto contatto con Germano Celant (Genova, 1940 – Milano, 2020), storico e critico di arte contemporanea tra i più prestigiosi e determinanti nel panorama internazionale dal 1967 fino ai primi anni Venti del XXI secolo. Rinaldi ha conosciuto personalmente, stringendo amicizie durature, e lavorato con alcune delle personalità artistiche che hanno segnato l’arte contemporanea occidentale come Claes Oldenburg, Mario e Marisa Merz, Pier Paolo Calzolari, Dennis Oppenheim e Tom Sachs, solo per citarne alcuni. Contemporaneamente, ha realizzato sin dai tempi della frequentazione della Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano, mostre personali e collettive, cui partecipava anche con gli amici e compagni di strada Guglielmo Aschieri Emilio e Umberto Cavenago, senza nel frattempo trascurare la sua carriera professionale come architetto, di cui citiamo soltanto la costruzione di edifici per il parco divertimenti EuroDisney a Parigi, la realizzazione di Ago e filo di Claes Orldenburg e Coosje van Bruggen in Piazza Luigi Cadorna, Milano, e un termovalorizzatore a Bergamo su progetto di Jean Nouvel.
“Il peso del vuoto” è il primo momento espositivo in cui si presenta la produzione artistica di Rinaldi e nasce dalla proposta curatoriale di Guglielmo Aschieri Emilio, Francesca Cattoi con Aurelijus Marca e la generosa condivisione del progetto da parte di Pierpaolo Mangano, direttore della omonima galleria a Cremona. E’, dunque, l’occasione per iniziare a familiarizzare con il corpus di opere di Rinaldi e per tutti noi di omaggiare un amico e cittadino illustre di Cremona mancato troppo presto.
10
febbraio 2024
Pier Vincenzo Rinaldi – Il Peso del Vuoto
Dal 10 febbraio al 31 marzo 2024
arte contemporanea
Location
MANGANO Galleria d’Arte
Cremona, Via Grado, 6, (CR)
Cremona, Via Grado, 6, (CR)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10:30-12 e 16-19 sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
10 Febbraio 2024, a partire dalle ore 18
Sito web
Ufficio stampa
imaginae communication
Autore
Curatore
Progetto grafico
Media partner
Produzione organizzazione
Patrocini