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Roberto Tommasi
L’Adige che bagna la campagna veronese e il Sile che scorre nella pianura trevigiana, le sponde dell’alto lago di Garda, i fiori e gli alberi del Parco giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, la brulicante piazza Erbe, alcune nature morte molto raffinate. Tanta natura, pochissime figure umane.
Comunicato stampa
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Ritratti di paesaggi Lo sguardo puro di Roberto Tommasi
Roberto Tommasi è nato a Verona nel 1959, dopo aver partecipato a numerose collettive inizia un percorso espositivo che lo porta a organizzare esclusivamente mostre personali a livello nazionale, facendo della pittura la sua professione. Membro della Società Belle Arti di Verona e maestro nell’uso del segno e del colore, la sua arte si distingue per una forte partecipazione emotiva ben resa sia da cromatismi che dall’utilizzo della luce: tecnica che ricorda la pittura en plen air degli impressionisti. Dagli esordi frequenta numerosi artisti, e si distacca dalla pittura in studio ritenendo che l’arte più vera e sincera si esprima all’aperto, immortalando ciò che si vede nell’”istante”. Espone in molte gallerie italiane, negli Stati Uniti e in Canada. Ritrae la campagna veneta, i corsi d’acqua, i paesaggi marini, i piccoli borghi, i campi di grano. Attraverso il rifiuto del verismo e di un’arte “fotografica” ha la capacità di fissare sulla tela i paesaggi e le stagioni con una delicatezza stilistica che fa dimenticare la frenesia della vita moderna: dalle sue tavole emerge una natura incontaminata, pacata e assorta, una dimensione d’altri tempi dove a trionfare sono la quiete e l’armonia.
Quadri sulle stagioni, senza titolo: «L’arte figurativa parla da sola»
L’Adige che bagna la campagna veronese e il Sile che scorre nella pianura trevigiana, le sponde dell’alto lago di Garda, i fiori e gli alberi del Parco giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, la brulicante piazza Erbe, alcune nature morte molto raffinate. Tanta natura, pochissime figure umane. Sono i paesaggi e i soggetti naturalistici, infatti, i temi prediletti da Roberto Tommasi. …….Il filo conduttore è il medesimo: scorci di natura incontaminata, paesaggi rurali, vedute di Verona d’altri tempi. La sua pennellata è classica, morbida. Senza esagerazioni né tensioni. I colori sono per lo più tenui e leggeri. Il tempo, nei suoi quadri, sembra essersi fermato.«La pittura di Tommasi libera con delicatezza un messaggio di ritorno a una vita fatta di valori antichi, lontani da ogni frenesia dell’attuale»
«Legata principalmente alla raffigurazione del paesaggio, riflette l’anima del cantore della bellezza pura e immediata della natura in ogni sua forma». Si racconta l’evoluzione delle stagioni, del verde rigoglioso di un bosco estivo o del grigio e del marrone di un monocromo autunno nel pieno della sua essenza»
Roberto Tommasi. Ritratti di paesaggio. La romantica rappresentazione del reale
La sua arte - che affonda le radici nella tradizione figurativa - è un piacevole equilibrio tra Romanticismo e un Realismo, spesso non così celato: orizzonti artistici che tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo hanno segnato in maniera indelebile pittura, scultura e letteratura. Nell'interpretazione romantica di Tommasi il soggetto si appropria di significati mediati da una pennellata ricca di emozione, in grado di filtrare attraverso il sentimento dell'artista, la sua essenza più autentica. Un paesaggio che si carica di un sapiente utilizzo della luce - si potrebbe riconoscere l'influenza di un altro movimento artistico, il Simbolismo - dove l'occhio si appaga e accompagna l'osservatore a immergersi in colori armonici, mai contrastanti, ma che nel loro accostamento e nel loro restituire la luce che filtra dalle nuvole o che si irradia verso l'esterno.
Roberto Tommasi è nato a Verona nel 1959, dopo aver partecipato a numerose collettive inizia un percorso espositivo che lo porta a organizzare esclusivamente mostre personali a livello nazionale, facendo della pittura la sua professione. Membro della Società Belle Arti di Verona e maestro nell’uso del segno e del colore, la sua arte si distingue per una forte partecipazione emotiva ben resa sia da cromatismi che dall’utilizzo della luce: tecnica che ricorda la pittura en plen air degli impressionisti. Dagli esordi frequenta numerosi artisti, e si distacca dalla pittura in studio ritenendo che l’arte più vera e sincera si esprima all’aperto, immortalando ciò che si vede nell’”istante”. Espone in molte gallerie italiane, negli Stati Uniti e in Canada. Ritrae la campagna veneta, i corsi d’acqua, i paesaggi marini, i piccoli borghi, i campi di grano. Attraverso il rifiuto del verismo e di un’arte “fotografica” ha la capacità di fissare sulla tela i paesaggi e le stagioni con una delicatezza stilistica che fa dimenticare la frenesia della vita moderna: dalle sue tavole emerge una natura incontaminata, pacata e assorta, una dimensione d’altri tempi dove a trionfare sono la quiete e l’armonia.
Quadri sulle stagioni, senza titolo: «L’arte figurativa parla da sola»
L’Adige che bagna la campagna veronese e il Sile che scorre nella pianura trevigiana, le sponde dell’alto lago di Garda, i fiori e gli alberi del Parco giardino Sigurtà di Valeggio sul Mincio, la brulicante piazza Erbe, alcune nature morte molto raffinate. Tanta natura, pochissime figure umane. Sono i paesaggi e i soggetti naturalistici, infatti, i temi prediletti da Roberto Tommasi. …….Il filo conduttore è il medesimo: scorci di natura incontaminata, paesaggi rurali, vedute di Verona d’altri tempi. La sua pennellata è classica, morbida. Senza esagerazioni né tensioni. I colori sono per lo più tenui e leggeri. Il tempo, nei suoi quadri, sembra essersi fermato.«La pittura di Tommasi libera con delicatezza un messaggio di ritorno a una vita fatta di valori antichi, lontani da ogni frenesia dell’attuale»
«Legata principalmente alla raffigurazione del paesaggio, riflette l’anima del cantore della bellezza pura e immediata della natura in ogni sua forma». Si racconta l’evoluzione delle stagioni, del verde rigoglioso di un bosco estivo o del grigio e del marrone di un monocromo autunno nel pieno della sua essenza»
Roberto Tommasi. Ritratti di paesaggio. La romantica rappresentazione del reale
La sua arte - che affonda le radici nella tradizione figurativa - è un piacevole equilibrio tra Romanticismo e un Realismo, spesso non così celato: orizzonti artistici che tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo hanno segnato in maniera indelebile pittura, scultura e letteratura. Nell'interpretazione romantica di Tommasi il soggetto si appropria di significati mediati da una pennellata ricca di emozione, in grado di filtrare attraverso il sentimento dell'artista, la sua essenza più autentica. Un paesaggio che si carica di un sapiente utilizzo della luce - si potrebbe riconoscere l'influenza di un altro movimento artistico, il Simbolismo - dove l'occhio si appaga e accompagna l'osservatore a immergersi in colori armonici, mai contrastanti, ma che nel loro accostamento e nel loro restituire la luce che filtra dalle nuvole o che si irradia verso l'esterno.
03
febbraio 2024
Roberto Tommasi
Dal 03 al 28 febbraio 2024
arte contemporanea
Location
SPAZIO 6
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16,30-19,30
Vernissage
3 Febbraio 2024, ore17,00
Sito web
Autore
Curatore