12 novembre 2004

fino al 23.XII.2004 Laura Viale Torino, galleria Carbone.to

 
Un tema di partenza che è immancabilmente quello naturale. Ma tradotto in maniera ermetica. Descritto con la precisione della grafica vettoriale. Per rendere calcolabile ogni singolo elemento. Il risultato? Un’inaspettata iconografia digitale della realtà…

di

Laura Viale ha iniziato con la macchina fotografica, per immortalare en plein air le canne d’erba illuminate da fasci di luce colorata e psichedelica, e ha proseguito la sua ricerca sempre partendo dal quotidiano accostato a elementi artificiali per arricchirne ulteriormente la percezione. (si ricordi l’installazione L.M.F, 1999, sempre alla galleria Carbone.to, dove la vivace successione di luci colorate ridava vita ad orchidee profumate disposte sul pavimento)
Alla sua quinta personale a Torino, presenta due nuove tipologie di opere costituite da una serie di stampe lambda e da tre arazzi lignei realizzati in MDF, una particolare tipologia di pannello rigido.
Disegnando digitalmente tramite l’utilizzo di un programma vettoriale, l’artista ha cercato di riprodurre le felci immortalate nella fotografia Canneto del 1999. Illaura viale procedimento creativo visibile sullo schermo del computer è caratterizzato da un insieme di segmenti intervallati da punti, o nodi, che danno unità al percorso nello spazio virtuale e indicano i momenti di stasi durante l’incedere del mouse. Il succedersi di queste primitive geometrie dà vita a qualcosa di ben lontano dal prodotto finale al quale normalmente la computer grafica ha abituato. Laura Viale ha voluto salvare e fotografare e questo atto creativo è proprio quello che fa di questo lavoro una sua opera.
Racchiuse sotto plexiglass, queste stampe dall’emblematico titolo PL (punto-linea) sono diventate i lavori predominanti della mostra e i loro paesaggi astratti e minimali, traslati su oggetti in MDF, hanno assunto, al contrario, caratteristiche estetiche di natura decorativa.
L’immagine digitale bidimensionale acquisisce in questo territorio spessore, ombra, forma e plasticità inattese che la restituiscono al soggetto iniziale della riflessione dell’artista: la natura, più leggera che mai, nell’accezione calviniana di non pesante. Opposta all’opacità del mondo.

monica trigona
mostra visitata il 6 novembre 2004


Laura Viale
Torino, galleria Carbone.to, via Dei Mille n.38 (Borgo Nuovo)
orario di visita: 16.00 – 19.30; lunedì chiuso
ingresso: gratuito
per informazioni: Tel. 011 8395911
catalogo con testo di Giorgina Bertolino


[exibart]

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