Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lucia Tedesco – Luce e Colore – La forza libera dell’emozione
Espressione quella di Lucia Tedesco, che quasi sempre si fa psicologica e introspettiva trasformandosi in percorso interiore, viaggio nell’anima, intima visione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Quello di Lucia Tedesco è un gradito ritorno a Piacenza dopo la sua fugace ma significativa apparizione nella Rassegna Nazionale “Dieci Protagonisti del Contemporaneo” dove le sue opere avevano particolarmente colpito e interessato collezionisti e visitatori. Nata a San Remo, ma residente ad Imperia Lucia Tedesco è un’artista di lunga esperienza e dall’ampio curriculum critico-espositivo. Dopo un primo periodo di carattere figurativo con soggetti e tematiche di ispirazione Vangoghiana ha iniziato a sentire il fascino delle Avanguardie Storiche, dell'Espressionismo lirico e dell'Informale, soprattutto, iniziando quindi una profonda metamorfosi tecnico-espressiva, una fase di straordinario mutamento estetico-formale fatto di colore, gesto e materia. Ne è una chiara dimostrazione questa mostra dove l’artista presenta una serie di opere tutta rivolta all’interiorità, all’ascolto delle voci misteriose e segrete dell’animo umano. Qui la stesura è corposa e materica ma il risultato finale risulta delicato e leggero, sensuale e poetico: c’è, in quest’artista, un senso innato del colore e un timbro cromatico che, pur attingendo dalle grandi e storiche tradizioni dell’Astratto e dell’Informale riesce tuttavia a farsi moderno e contemporaneo per le felici intuizioni tecniche, per la personalissima interpretazione e l'uso libero e spontaneo della materia pittorica.
Lucia Tedesco, insomma, è un’artista letteralmente affascinata dalla materia e dal colore: un colore che usa in quantità, che sovrappone più volte fino a fargli assumere il giusto spessore per essere plasmato e modellato, che segue e controlla per verificarne evoluzioni e mutamenti; un colore che diventa terra, sabbia, roccia e duro sedimento da lavorare, incidere e scavare. Lucia ama il colore in quanto mai statico ed inerte, ma dinamico e attivo, in continuo divenire e trasformazione, come lo scorrere lento e inesorabile del tempo, gli avvenimenti della vita, i fatti imprevisti e imprevedibili che cambiano l’esistenza. Perché i suoi dipinti, percorsi da crettature, solchi e ferite, altro non vogliono essere che la proiezione dell’animo umano, delle ansie e delle paure che affliggono l’uomo contemporaneo, delle insicurezze individuali e collettive che sono alla base dei grandi disagi esistenziali dei nostri giorni: le guerre, la violenza sulle donne, le ferite sulla natura, la libertà violata, la superficialità dilagante ecc.ecc. Così, in ogni sua opera, la materia diventa un tutt’uno con il colore che spesso si manifesta con scenografiche e libere esplosioni, con vere e proprie deflagrazioni cromatiche o con creazioni bicromiche dove la parte buia si alterna sempre a quella chiara e luminosa lasciando percepire emozioni intense e diversificate, stati d’animo opposti e contrastanti, mondi paralleli. Espressione che quasi sempre si fa psicologica e introspettiva trasformandosi in percorso interiore, viaggio nell’anima, intima visione. Da sottolineare, poi, la tecnica adottata dall’artista e il suo modo di procedere e di lavorare perché Lucia Tedesco non si serve dei tradizionali pennelli, ma solo ed esclusivamente della spatola. E la spatola, per lei, è ormai diventata una cosa sola con la sua mano e il suo polso, un docile strumento che, in modo quasi automatico, ubbidisce alla sua volontà, segue i suoi pensieri, traccia e interrompe percorsi e traiettorie. Nascono così i suoi quadri, percorsi dalla materia, dal gesto libero e deciso, dalle magiche interpretazioni. Espressione dunque, quella della nostra artista, tutta concentrata sulla forza esplosiva del colore e sulla sua funzione evocativa dove sogno e memoria, verità e finzione si fondono in una sola ed unica atmosfera dando vita a momenti di intensa e sentita poesia.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 22 Febbraio.
Lucia Tedesco, insomma, è un’artista letteralmente affascinata dalla materia e dal colore: un colore che usa in quantità, che sovrappone più volte fino a fargli assumere il giusto spessore per essere plasmato e modellato, che segue e controlla per verificarne evoluzioni e mutamenti; un colore che diventa terra, sabbia, roccia e duro sedimento da lavorare, incidere e scavare. Lucia ama il colore in quanto mai statico ed inerte, ma dinamico e attivo, in continuo divenire e trasformazione, come lo scorrere lento e inesorabile del tempo, gli avvenimenti della vita, i fatti imprevisti e imprevedibili che cambiano l’esistenza. Perché i suoi dipinti, percorsi da crettature, solchi e ferite, altro non vogliono essere che la proiezione dell’animo umano, delle ansie e delle paure che affliggono l’uomo contemporaneo, delle insicurezze individuali e collettive che sono alla base dei grandi disagi esistenziali dei nostri giorni: le guerre, la violenza sulle donne, le ferite sulla natura, la libertà violata, la superficialità dilagante ecc.ecc. Così, in ogni sua opera, la materia diventa un tutt’uno con il colore che spesso si manifesta con scenografiche e libere esplosioni, con vere e proprie deflagrazioni cromatiche o con creazioni bicromiche dove la parte buia si alterna sempre a quella chiara e luminosa lasciando percepire emozioni intense e diversificate, stati d’animo opposti e contrastanti, mondi paralleli. Espressione che quasi sempre si fa psicologica e introspettiva trasformandosi in percorso interiore, viaggio nell’anima, intima visione. Da sottolineare, poi, la tecnica adottata dall’artista e il suo modo di procedere e di lavorare perché Lucia Tedesco non si serve dei tradizionali pennelli, ma solo ed esclusivamente della spatola. E la spatola, per lei, è ormai diventata una cosa sola con la sua mano e il suo polso, un docile strumento che, in modo quasi automatico, ubbidisce alla sua volontà, segue i suoi pensieri, traccia e interrompe percorsi e traiettorie. Nascono così i suoi quadri, percorsi dalla materia, dal gesto libero e deciso, dalle magiche interpretazioni. Espressione dunque, quella della nostra artista, tutta concentrata sulla forza esplosiva del colore e sulla sua funzione evocativa dove sogno e memoria, verità e finzione si fondono in una sola ed unica atmosfera dando vita a momenti di intensa e sentita poesia.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 22 Febbraio.
10
febbraio 2024
Lucia Tedesco – Luce e Colore – La forza libera dell’emozione
Dal 10 al 22 febbraio 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
ore 18:00
Vernissage
10 Febbraio 2024, Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30 . Lunedi' chiuso
Autore
Curatore