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Bologna Art Week: ultimo giorno, ultima mappa, alla ricerca di contatto
Arte contemporanea
di redazione
n occasione dell’edizione 2024 di Art City Bologna e della 47ma edizione di Arte Fiera, Untitled Association propone una serie di itinerari con cui intende suggerire a professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, alcune iniziative da non perdere, tra le mostre del Main Program, gli opening e le iniziative di musei e spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. Qui trovate tutti gli altri percorsi consigliati.
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Il percorso di oggi ci parlerà di contatto: umano, fisico, carnale e concettuale. Il contatto unisce, avvicina e ci permette di comprenderci nelle nostre diversità, avvicinando l’incomprensibile. L’arte è il mezzo attraverso il quale si sovverte l’equilibrio della conoscenza, così il contatto, che sia esso tangibile o concettuale, viene declinato secondo la propria sensibilità consentendoci di connetterci alle “cose del mondo”. Oggi si parte da Palazzo Hercolani Bonora, per poi spostarsi presso Alchemilla, l’Ariete, quindi Museo Ebraico di Bologna e Spazio Labò. Per concludere con il Pio Istituto delle Sordomute Povere.
Bologna Art Week: gli opening di domenica, 4 febbraio
Palazzo Hercolani Bonora – Flesh to Flesh
Pur essendosi chiusa ieri, ci fa piacere segnalare la mostra collettiva Flesh to Flesh. Curata da Domenico De Chirico ed ospitata a Palazzo Hercolani Bonora di Via Santo Stefano in occasione di questa edizione di Art City. Toccare è toccarsi, ed è una condizione necessario per l’uomo dover ricorrere al contatto per auto-percepirsi. La dimensione corporea ci permette di soffermarci nella sfera sensibile, una dimensione pura ed originaria nella quale siamo fatti di carne ed ossa. La mostra vuole porsi come tripudio stupefacente di immagini frutto della risposta corporea a tutti gli stimoli imponderabili che sovente la vita ci regala.
Alchemilla – The painting race
Prima vera tappa del nostro itinerario odierno, sempre su via Santo Stefano al civico 43, è Alchemilla, luogo nel quale è in mostra Canemorto con The Painting Race. La mostra prevede la messa in scena di sei “quadri radiocomandati” provvisti di ruote, disposti all’interno di un circuito chiuso che attraversa tutte le sale dello spazio espositivo. The Painting Race ribalta la percezione del dipinto come oggetto sacrale, ammirato senza contatto fisico. All’interno della mostra, invece, i dipinti diventano opere mobili, per essere pilotati dal pubblico lungo il tracciato che si snoda attraverso le sale di Alchemilla. Tramite questa dimensione ludica e partecipativa, il contatto uomo-opera che The Painting Race mette in scena, annulla le distanze tra opere e visitatori, ironizzando sulle dinamiche fortemente competitive che caratterizzano il contesto delle fiere d’arte.
L’ARIETE artecontemporanea
La seconda tappa dell’itinerario di Untitled è L’ARIETE artecontemporanea in via Marsili. In mostra la personale Learning from the Past, una nuova serie di dipinti dell’artista giapponese Yumi Karasumaru.
La serie ‘Learning from the Past’ è ispirata all’arte giapponese del periodo Edo combinazione all’arte rinascimentale europea. Un esperimento di contatto fra culture e stili differenti concettualizzato durante la lunga permanenza di Yumi Karasumaru in Italia, che ha superato nella sua ricerca i confini culturali tra Oriente e Occidente e nella sua riflessione estetica unito elementi raccolti nella storia dell’arte trasformandoli in forme nuove.
Museo Ebraico di Bologna – Uova e Tramezzi
Terza tappa al Museo Ebraico di Bologna in Via Valdonica, ccon Giuseppe De Mattia che presenta Uova e Tramezzi: il nome della mostra e di una categoria di ricette emerso da un monitor appartenente al patrimonio digitale del museo. La trasmissione di un segreto culinario è l’innesco del progetto che Giuseppe De Mattia sviluppa negli spazi della collezione permanente. In un luogo dedicato alla memoria storica, l’artista cala un racconto apparentemente minore che, mirabolante e concreto, mette in luce il ruolo di immagini e parole nella costruzione dei ricordi. A partire dal disegno, la mostra – curata da Gabriele Tosi – propone opere e supporti inediti la cui natura ibrida connette diversi mondi stimolando riflessioni non convenzionali sulla memoria e sulla comunicazione.
Spazio Labò – Hun
La penultima tappa Spazio Labò in Strada Maggiore, che ospita la mostra personale Hun di Julia Mejnertsen. L’artista nella sua ricerca indaga le relazioni familiari in contatto con le nostre convinzioni a partire dal problema etico della caccia. HUN significa “lei” in danese, e ci racconta della madre dell’artista, caccatrice in Africa. Con HUN Julia Mejnertsen ci invita a rivisitare le nostre convinzioni e i nostri pregiudizi, raccontando una storia complessa e stratificata su come le società bianche occidentali hanno strutturato e plasmato la comprensione culturale del mondo naturale e animale progressivamente distaccandosi.
Pio Istituto delle Sordomute Povere – Bloodline Shrine (ultimo giorno per poter visitare la mostra)
L’ultima tappa di oggi è il Pio Istituto delle Sordomute Povere in via della Braina, che nasce per dare assistenza alle bambine e adolescenti provenienti da situazioni disagiate e affette da sordità. Bloodline Shrine prende vita grazie a Meredith Monk che trova nella voce possibilità che vanno oltre il campo linguistico. La comunicazione è lo strumento principale di contatto ed è indicativa dell’essere umano da cui proviene. L’artista vuole annullare queste differenze cercando una “unica” voce, nella quale possano rientrare tutte le altre, e che permetterebbe di trovare un codice per esprimere ‘il sentire di cui non riusciamo a trovare le parole’. In Bloodline Shrine, la voce si mostra così come un “tempio”, un “sepolcro”, un canale espressivo che ricollega ogni persona a un mondo ancestrale senza tempo. La mostra è a cura di Caterina Molteni e promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Pio Istituto delle Sordomute Povere.
ArteFiera Bologna 2024
Siamo giunti alla fine del nostro itinerario e alla fine di Arte Fiera che, ancora una volta, ha segnato lo scorrere del flusso dell’arte contemporanea in Italia. La fiera chiuderà oggi, promettendoci, da un anno a questa parte, ii rivivere nuovamente un momento di vita culturale e artistica nel quale prende parte attiva tutta la città – una grande festa all’insegna dell’arte.
Bologna Art To Date: Mappa #10
Trovate la mappa completa di Bologna Art To Date powered by Untitled Association sul nostro nuovo numero cartaceo, il 123 (potete scaricarlo in pdf qui oppure prenderne una copia on paper al nostro stand di Arte Fiera, altrimenti lo trovate in giro, tra gallerie, musei, spazi indipendenti…).
63 # in mappa
Palazzo Hercolani Bonora
Via Santo Stefano, 30
Flesh to flesh
Group show
Curated by Domenico de Chirico
31.01 > 03.02.2024
#50 in mappa
Alchemilla
Via Santo Stefano, 43
+39 333 2915615
info@alchemilla43.it
alchemilla43.it
The painting race
Canemorto
Curated by Antonio Grulli
25.01 > 16.03.2024
#13 in mappa
L’ARIETE artecontemporanea
Via Marsili, 7
+39 348 9870574
info@galleriaariete.it
galleriaariete.it
Learning from the Past – 温故知新
Yumi Karasumaru
> 16.02.2024
#40 in mappa
Museo Ebraico di Bologna
Via Valdonica, 1/5
+39 351 2911280
info@museoebraicobo.it
museoebraicobo.it
Uova e Tramezzi
Giuseppe De Mattia
Curated by Gariele Tosi
01.02 > 17.03.2024
#67 in mappa
Spazio Labò
Strada Maggiore, 29
+39 351 5074890
info@spaziolabo.it
spaziolabo.it
Hun
Julia Mejnertsen
Curated by Laura De Marco
25.01 > 11.04.2024
#71 in mappa
Pio Istituto delle Sordomute Povere
Via della Braina, 11
Meredith Monk
Bloodline Shrine
Curated by Caterina Molteni
01.02 > 04.02.2024
72# in mappa
Arte Fiera 2024
Bologna Fiere
Piazza Costituzione, 5
artefiera@bolognafiere.it
02.02 > 04.02.2024