14 febbraio 2024

Aperta la call di ALA Art Prize 2024: il tema è la cura, in palio 12mila euro

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Aperte le iscrizioni per partecipare alla quarta edizione di ALA Art Prize, il premio che invita gli artisti a realizzare un’opera site specific per la sede napoletana del gruppo ALA

C’è tempo fino alle ore 12 del 23 aprile 2024 per rispondere alla open call della quarta edizione di ALA Art Prize. Promosso dal gruppo ALA, su iniziativa degli imprenditori Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna, il premio è rivolto ad artisti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, invitati a presentare un progetto inedito e site specific per gli spazi comuni dell’headquarter di ALA a Napoli, nel Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare. Al progetto vincitore sarà assegnato un premio in denaro 10mila euro, necessario a coprire i costi di produzione dell’opera. Inoltre, anche in questa edizione, all’artista verrà corrisposta una fee per il suo lavoro, pari a 2mila euro. Al progetto vincitore sarà inoltre dedicata una pubblicazione.

L’opera vincitrice entrerà a far parte della ALA Corporate Art Collection, unendosi ai lavori di Bea Bonafini, Acque, Amare (2023), Alberto Tadiello, Luciferasi (2022), e di Mariangela Levita, UP (2021), rispettivamente vincitori della terza, della seconda e della prima edizione di ALA Art Prize, e alle opere di Giulia Piscitelli, Andrea Bolognino, Antonio Della Guardia e Giorgia Garzilli, acquisite grazie all’ALA For Art Acquisition Program nel 2023 e nel 2022 proprio con lo scopo di arricchire la collezione ALA.

Bea Bonafini Acque, Amare 2023 Installation view ALA SpA Headquarter © Amedeo Benestante Courtesy ALA SpA
Bea Bonafini Acque, Amare 2023 Installation view ALA SpA Headquarter © Amedeo Benestante Courtesy ALA SpA

Notes on Taking Care: il tema di ALA Art Prize 2024

Tema di ALA Art Prize 2024, intitolato Notes on Taking Care, è il concetto della cura e la sua rappresentazione attraverso i linguaggi visivi. «Cosa vuol dire oggi prendersi cura? Di sé, dell’altro da sé, delle cose, dell’arte? To Care, To Cure ascoltare i bisogni, concedere tempo. È un lavoro affettivo, un’azione ri-generativa di corpi fisici e corpi simbolici», spiegano dall’organizzazione, ampliando la sfumatura del termine anche verso l’eccesso, «Laddove l’attenzione si trasforma in controllo e l’amore si perde in esclusività, quando la tutela di una presunta integrità del corpo — privato e collettivo — innalza confini e il benessere individuale prevale su un sano principio di comunità, prendersi cura rischia di rappresentare una fuorviante metafora dell’esclusione».

L’edizione 2024 invita dunque gli artisti a immaginare l’atto e le conseguenze del prendersi cura come «Un’esperienza sociale, culturale e politica stimolando a riflettere sulle dinamiche di potere, sui legami di reciproca dipendenza e sulla costruzione di una comunità che si basa sulla condivisione e sulla cura collettiva: pratiche come narrazioni per ripensare i margini tra dimensione pubblica e sfera intima offrendo nuove prospettive per guardare alla cura come forma di indagine e documentazione sulle relazioni umane, sulla vulnerabilità e sull’attenzione alla vita degli altri».

Alberto Tadiello Luciferasi 2022 Installation view ALA Headquarter © Amedeo Benestante Courtesy ALA SpA

La giuria e il coinvolgimento dell’azienda

Confermata la giuria delle precedenti edizioni, composta da critici e curatori internazionali quali Giovanni Carmine, Direttore della Kunst Halle di San Gallo e curatore di Art Basel Unlimited, Eugenio Viola, Chief Curator al MAMBO – Museo de Arte Moderno de Bogotá e Alessia Volpe, Exhibition Manager alla Bourse de Commerce — Pinault Collection di Parigi.

Mentre gli ambienti della sede ALA si arricchiscono di opere d’arte, cresce l’interesse della comunità che frequenta questi spazi verso le diverse forme di creatività contemporanea. Per coltivare questo interesse e per favorire la costruzione di uno spazio di confronto tra impresa e arte, anche quest’anno ALA ha scelto di coinvolgere le persone che abitano ogni giorno l’headquarter e la sua sede di Pozzuoli nel processo di selezione dell’opera vincitrice.

«ALA Art Prize 2024 è un viaggio esplorativo attraverso il significato e l’impatto della cura nella nostra società contemporanea e una riflessione su come l’arte, le artiste e gli artisti possono prendersi cura del mondo», ha dichiarato Vittorio Genna, Vice Presidente e cofondatore di ALA. «Ci aiuta anche a ricordare quanto sia cruciale l’importanza che attribuiamo al concetto di ‘cura’ nel nostro modello d’impresa, che si traduce in azioni concrete e quotidiane per promuovere una cultura di attenzione, responsabilità e impegno nel generare valore e condividerlo dentro e fuori i confini aziendali.

Per il quarto anno consecutivo la sinergia con l’arte contemporanea è per noi di ALA una dichiarazione d’intenti volta a promuovere un ecosistema in cui il dialogo tra creatività e impresa attiva nuove prospettive di crescita che, a partire dai nostri uffici, diventano catalizzatrici di vitalità culturale all’interno della comunità».

Mariangela Levita UP 2021 Installation view ALA SpA Headquarter © Amedeo Benestante Courtesy ALA SpA
Mariangela Levita UP 2021 Installation view ALA SpA Headquarter © Amedeo Benestante Courtesy ALA SpA

Per tutte le informazioni sulla call di ALA Art Prize 2024, si può cliccare qui.

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