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Spumes of Flowers: Eleonora Rinaldi nel nuovo Edge Art Space, a Torino
Mostre
Edge Art Space, composta da due grandi e inedite white room, proporrà contemporaneamente a cadenza bimestrale due progetti. Una sala ospiterà alcune opere selezionate dalla collezione dei galleristi e fondatori, Margherita Artoni e Riccardo Fattore, mentre l’altra sala sarà dedicata alla promozione di artisti emergenti su scala internazionale.
Come tutti i migliori inizi, Edge Art Space inaugura poeticamente con la mostra personale Spumes of Flowers di Eleonora Rinaldi (Udine, 1994). La pittrice friulana costruisce un immaginario onirico ispirato alla poesia Le Bateau Ivre (Il battello ebbro, 1871) di Arthur Rimbaud (1854-1891). Sei grandi quadri ad olio si distinguono per l’attenta ricerca cromatica in cui tonalità molto accese sono sapientemente armonizzate in un gioco di chiaro scuro. I soggetti dei quadri riguardano l’universo naturale, umano e animale in una visione in cui la percezione sembra alterata. Le immagini delle tele si svincolano dalla traccia letteraria e sembra che Eleonora Rinaldi si sia servita della poesia come mezzo di evasione dalla realtà per creare un personale e libero universo raffinato come l’estetica di Rimbaud. Ogni quadro eseguito dalla pittrice nasce da un disegno preparatorio accuratamente studiato che racchiude la potenza dell’idea, esaltata poi dalla composizione pittorica finale.
«Da bambina, mio nonno portava noi nipoti a fare avventure nei campi e nei boschi, in cui raccoglievamo fiori e catturavamo grilli e lucertole. Questi momenti sono sempre rimasti impressi nella mia memoria come qualcosa di magico e separato dalla quotidianità» racconta Rinaldi. In maniera catartica l’artista fa riaffiorare la critica relazione tra umano e natura, attraverso una narrazione che fa riemergere personali memorie di momenti felici. Le opere di Eleonora Rinaldi accompagnano il “Poema del Mare” di Rimbaud nel dolce naufragar di un battello ebbro di desiderio di libertà e rivalsa contro una realtà artificiale indigesta. Gli unici esseri viventi che riescono a far parte di questo mondo ideale sono selvatici e se sono umani sembra non abbiano bisogno nient’altro che di poesia.
Nell’opera Flowers of gloom un giovane nudo, che ricorda un Bacco contemporaneo con la testa adorna di psichedelici fiori, esprime una sensazione di alienazione intento a contemplare con un’espressione malinconica il proprio riflesso luminoso. Al contrario, nell’opera Those golden fish, un maestoso giaguaro emerge dall’ombra tra i giochi di luce brillanti delle rocce luminescenti accanto ad un pesce dorato che nuota nelle acque scure.
Nella notte di Dark perfumes le squame blu diamante di un grosso serpente risplendono nell’oscurità, illuminando acuminati e perlacei fiori che lasciano trapelare il proprio profumo in un vortice sinestetico. In Silver suns i corpi spogli e distesi al sole di due giovani donne narrano il quieto incontro tra poesia e natura, l’una leggendo le pagine di un libro e l’altra ammirando delle violacee spine selvatiche. Nel quadro Tragic footlights un uomo, che potrebbe ricordare il giovane Rimbaud, è seduto ai piedi di un albero in cui lucenti piccoli fiori sono oltre modo illuminati dalla luce del tramonto. In un’atmosfera decisamente surreale, dai colori ardenti e magmatici, un gruppo fascicolato di funghi sembra rappresentare simbolicamente un allucinazione. Infine The drowned vede affogare una figura umana, circondata da stelle marine e alghe in un fondale elettrico pervaso da onde e vibrazioni tonali. L’immagine può rappresentare la fine del viaggio così come, allo stesso tempo, il suo vero inizio.
Edge Art Space si inserisce nella dinamica scena contemporanea del capoluogo piemontese presentandosi come galleria di nuova generazione, offrendo un primo progetto di qualità, suggestivo e originale. La mostra è accompagnata da un raffinato catalogo a cura della galleria.
Molto suggestiva la recensione alla Mostra “Spumes of flowers” dove si respira aria di rivolta e di libertà. e’ proprio dell’arte contemporanea presentare questi contrasti tra chiaro e scuro, artificiale e poetico. viviamo tutti nel binomio bene-male e cerchiamo di riappropiarci della Natura perduta spesso tramutatasi in atmosfera onirica. stelle marine e onde vibranti si sfidano in una lotta infinita….la cultura non va tralasciata, né derisa da spine selvatiche.