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Marta Tessaroli – Luoghi nascosti tra cielo e terra
Con la sua pittura, Marta Tessaroli ci accompagna nei silenzi dell’alta montagna, nei luoghi intatti e inviolati ai quali offre una devozione pura e una ricerca inesausta e laboriosa: un’ascesa pittorica radicata in una contemplazione muta, dove è stretto un patto di solidarietà con la Natura.
Comunicato stampa
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LUOGHI NASCOSTI TRA CIELO E TERRA - Marta Tessaroli
In mostra dall’1 al 30 marzo 2024 - da martedì a sabato h. 16 - 19
VERNISSAGE giovedì 29 febbraio h. 18:30
Ingresso libero
La poesia è un luogo.
Nell’intreccio di pratiche che caratterizza l’opera di Marta Tessaroli, la prima operazione è l’ascesa, a tratti aspra e difficile, per sentieri e vie che approssimano all’Adamello e al Pizzo Camino, al Diavolo di Tenda, al Monte Prado e ancora sino ai ghiacci del Bishorn, alla cima del Monviso. Sono i luoghi ripidi e accidentati in cui l’autrice avanza affacciandosi su vuoti, udendo crepitii e fragori simili a cascate d'acqua, il sibilo sottile dei venti e il rumore dei passi sulla roccia. È un attraversamento condotto in solitudine, che prepara un intimo dialogo con luoghi intatti e inviolati ai quali l’autrice offre una devozione pura e una ricerca inesausta e laboriosa.
I segni di un primo ritratto sono impressi in un taccuino: può essere la vastità di un orizzonte preso in un silenzio improvviso, il dettaglio di una mole rocciosa e cupa che assale, la distesa intatta di ghiacci violacei o una forma luminescente e appuntita innalzata al cielo come una guglia. Il tratto è rapido, non si attarda né esita, mosso da un tono emotivo profondo, radicato in una contemplazione muta: è stretto un patto di solidarietà con la Natura, con il Vivente. Ecco: il segno è il tramite capace di preservare e custodire la primordialità di un patto ancora inviolato.
È presa nel segno una geometria trasfigurata che esibisce figure umbratili, accennate velature e profili che sembrano dispiegarsi ininterrotti e che Marta trasforma senza sosta, sperimentando materiali e supporti: dapprima la carta, con increspature che restituiscono al cielo una forma imprendibile, ma pure pannelli di legno o un muro, del quale il tratto segue docile le irregolarità, imperfezioni e fessure.
Marta Tessaroli abita e alimenta quel patto, con metodo sicuro: indaga i disegni raccolti nel taccuino di viaggio, ricerca e affina linee e volumi e approfondisce la composizione. E poi interroga il segno e il proprio gesto, ne sperimenta possibili esiti, senza mai intorpidire od offuscare il contatto con il Vivente e le sue espressioni.
Marta Tessaroli nasce a Cremona nel 1999. Frequenta il liceo artistico Stradivari seguendo l’indirizzo figurativo. Terminati gli studi liceali, si iscrive al corso di Pittura presso l’Accademia di belle arti LABA a Brescia, dove si diploma nell’ottobre del 2023. Attualmente frequenta il corso biennale di Pittura all’Accademia Carrara di Bergamo.
In mostra dall’1 al 30 marzo 2024 - da martedì a sabato h. 16 - 19
VERNISSAGE giovedì 29 febbraio h. 18:30
Ingresso libero
La poesia è un luogo.
Nell’intreccio di pratiche che caratterizza l’opera di Marta Tessaroli, la prima operazione è l’ascesa, a tratti aspra e difficile, per sentieri e vie che approssimano all’Adamello e al Pizzo Camino, al Diavolo di Tenda, al Monte Prado e ancora sino ai ghiacci del Bishorn, alla cima del Monviso. Sono i luoghi ripidi e accidentati in cui l’autrice avanza affacciandosi su vuoti, udendo crepitii e fragori simili a cascate d'acqua, il sibilo sottile dei venti e il rumore dei passi sulla roccia. È un attraversamento condotto in solitudine, che prepara un intimo dialogo con luoghi intatti e inviolati ai quali l’autrice offre una devozione pura e una ricerca inesausta e laboriosa.
I segni di un primo ritratto sono impressi in un taccuino: può essere la vastità di un orizzonte preso in un silenzio improvviso, il dettaglio di una mole rocciosa e cupa che assale, la distesa intatta di ghiacci violacei o una forma luminescente e appuntita innalzata al cielo come una guglia. Il tratto è rapido, non si attarda né esita, mosso da un tono emotivo profondo, radicato in una contemplazione muta: è stretto un patto di solidarietà con la Natura, con il Vivente. Ecco: il segno è il tramite capace di preservare e custodire la primordialità di un patto ancora inviolato.
È presa nel segno una geometria trasfigurata che esibisce figure umbratili, accennate velature e profili che sembrano dispiegarsi ininterrotti e che Marta trasforma senza sosta, sperimentando materiali e supporti: dapprima la carta, con increspature che restituiscono al cielo una forma imprendibile, ma pure pannelli di legno o un muro, del quale il tratto segue docile le irregolarità, imperfezioni e fessure.
Marta Tessaroli abita e alimenta quel patto, con metodo sicuro: indaga i disegni raccolti nel taccuino di viaggio, ricerca e affina linee e volumi e approfondisce la composizione. E poi interroga il segno e il proprio gesto, ne sperimenta possibili esiti, senza mai intorpidire od offuscare il contatto con il Vivente e le sue espressioni.
Marta Tessaroli nasce a Cremona nel 1999. Frequenta il liceo artistico Stradivari seguendo l’indirizzo figurativo. Terminati gli studi liceali, si iscrive al corso di Pittura presso l’Accademia di belle arti LABA a Brescia, dove si diploma nell’ottobre del 2023. Attualmente frequenta il corso biennale di Pittura all’Accademia Carrara di Bergamo.
29
febbraio 2024
Marta Tessaroli – Luoghi nascosti tra cielo e terra
Dal 29 febbraio al 30 marzo 2024
arte contemporanea
Location
MANIFIESTO BLANCO
Milano, Via Benedetto Marcello, 46, (Milano)
Milano, Via Benedetto Marcello, 46, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato - dalle h. 16:00 alle h. 19:00
Vernissage
29 Febbraio 2024, dalle h. 18:30
Sito web
Ufficio stampa
Manifiesto Blanco
Autore
Autore testo critico