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Adalberto Borioli – Cercando Debussy
Pittore tenace, incisore raffinato e musicista poliedrico, Borioli espone alcune delle sue carte dipinte e carte piegate.
Comunicato stampa
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Adalberto Borioli
Cercando Debussy
Comunicato stampa
Nonostante le ripetute ricerche, nessuno tra noi ha ancora scoperto dove sia finita quella cartella – sull’etichetta il nome di Debussy –, scelta da Adalberto Borioli tra le molte meticolosamente archiviate tra gli scaffali del suo studio. L’artista ne ha descritto il contenuto non meglio che come una serie di dipinti da lui realizzati sugli spartiti del celeberrimo compositore francese. In questa mostra, curata da Roberto Casiraghi, Iacopo Pesenti e Marina Spinelli per Atelier Cartesio, queste opere figureranno dunque come l’eco di una fascinazione, un richiamo in quel vuoto da cui provengono le immagini.
Pittore tenace e incisore raffinato – nonché cultore di microeditoria, come testimoniano le preziose edizioni de Il Robot Adorabile –, felicemente influenzato dalle grandi esperienze del Novecento nel merito dell’Espressionismo Astratto di matrice americana, e certamente dalla cultura spazialista e dalla pittura aniconica italiane, Borioli è dedito a un’immagine astratta, in principio sostenuta da impalcature geometriche, poi maggiormente chiarificata con l’uso della piega, segno e sogno di ulteriori, irraggiungibili orizzonti. Lasciati via via questi ormeggi, la visione di Borioli ha accolto infine l’aperto delle campiture che caratterizzano le sue opere più recenti, nelle cui trame segno e colore profondono in un organico ed essenziale tutt’uno.
Come un vero rabdomante, Borioli non spiega le ragioni per cui ha passato tutto questo tempo a rigirare gli angoli delle sue carte, rimuginando nel campo del dipinto – tra la molteplicità del blu, intaccata da ruggini rossastre e da gialli citrini, perturbata dai verdi, eleganti o salmastri, o da sfuggevoli violetti.
Perché la sua pittura di non è fatta di concetti, né tantomeno di parole. Suona piuttosto come il gorgogliare dell’oceano fuori dall’oblò di fronte al quale noi tutti, a essere per un istante capaci di tornare bambini, ci aspetteremmo davvero qualunque cosa.
La mostra inaugurerà martedì 27 febbraio dalle ore 16:00 alle 19:30 presso Atelier Cartesio, in Corso Garibaldi 71, a Milano.
Aperture:
dal 28 febbraio al 1. marzo 2024 dalle h17,00 alle h19,30 e
dal 4 marzo al 15 marzo 2024 dal lunedì al venerdì SOLO SU APPUNTAMENTO
Contatti: cell.: +39 3403038225 cell.: +39 3394644689
Indirizzo e-mail: ateliercartesio@gmail.com
Sito: https://www.ateliercartesio.it/milano/
Cercando Debussy
Comunicato stampa
Nonostante le ripetute ricerche, nessuno tra noi ha ancora scoperto dove sia finita quella cartella – sull’etichetta il nome di Debussy –, scelta da Adalberto Borioli tra le molte meticolosamente archiviate tra gli scaffali del suo studio. L’artista ne ha descritto il contenuto non meglio che come una serie di dipinti da lui realizzati sugli spartiti del celeberrimo compositore francese. In questa mostra, curata da Roberto Casiraghi, Iacopo Pesenti e Marina Spinelli per Atelier Cartesio, queste opere figureranno dunque come l’eco di una fascinazione, un richiamo in quel vuoto da cui provengono le immagini.
Pittore tenace e incisore raffinato – nonché cultore di microeditoria, come testimoniano le preziose edizioni de Il Robot Adorabile –, felicemente influenzato dalle grandi esperienze del Novecento nel merito dell’Espressionismo Astratto di matrice americana, e certamente dalla cultura spazialista e dalla pittura aniconica italiane, Borioli è dedito a un’immagine astratta, in principio sostenuta da impalcature geometriche, poi maggiormente chiarificata con l’uso della piega, segno e sogno di ulteriori, irraggiungibili orizzonti. Lasciati via via questi ormeggi, la visione di Borioli ha accolto infine l’aperto delle campiture che caratterizzano le sue opere più recenti, nelle cui trame segno e colore profondono in un organico ed essenziale tutt’uno.
Come un vero rabdomante, Borioli non spiega le ragioni per cui ha passato tutto questo tempo a rigirare gli angoli delle sue carte, rimuginando nel campo del dipinto – tra la molteplicità del blu, intaccata da ruggini rossastre e da gialli citrini, perturbata dai verdi, eleganti o salmastri, o da sfuggevoli violetti.
Perché la sua pittura di non è fatta di concetti, né tantomeno di parole. Suona piuttosto come il gorgogliare dell’oceano fuori dall’oblò di fronte al quale noi tutti, a essere per un istante capaci di tornare bambini, ci aspetteremmo davvero qualunque cosa.
La mostra inaugurerà martedì 27 febbraio dalle ore 16:00 alle 19:30 presso Atelier Cartesio, in Corso Garibaldi 71, a Milano.
Aperture:
dal 28 febbraio al 1. marzo 2024 dalle h17,00 alle h19,30 e
dal 4 marzo al 15 marzo 2024 dal lunedì al venerdì SOLO SU APPUNTAMENTO
Contatti: cell.: +39 3403038225 cell.: +39 3394644689
Indirizzo e-mail: ateliercartesio@gmail.com
Sito: https://www.ateliercartesio.it/milano/
27
febbraio 2024
Adalberto Borioli – Cercando Debussy
Dal 27 febbraio al 15 marzo 2024
arte contemporanea
Location
ATELIER CARTESIO
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 71, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 71, (Milano)
Orario di apertura
dal 28/2 al 1/3 ore 17,00-19,30
dal 4/3 dal lunedì al venerdì, su appuntamento
Vernissage
27 Febbraio 2024, 16,30-19,30
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico