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Irene Raspollini – Robert
Mostra d’arte dedicata alla figura di Robert Houdin, giovane partigiano francese morto durante l’Eccidio di Scalvaia dell’11 marzo 1944.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"Robert", alle Stanze della Memoria una mostra a 80 anni dall'Eccidio di Scalvaia
Un progetto artistico che indaga, attraverso opere pittoriche e assemblages, nella vita e nella memoria del giovane partigiano francese Robert Houdin, una delle vittime dell’Eccidio di Scalvaia, avvenuto per mano della milizia fascista l’11 marzo del 1944: sarà questo l'oggetto della mostra "Robert", personale dell'artista Irene Raspollini, allestita presso il Museo Stanze della Memoria, in via Malavolti 9 a Siena, in occasione dell'ottantesimo anniversario della strage. La mostra verrà inaugurata sabato 9 marzo alle ore 17.30 e resterà allestita fino al 20 aprile 2024.
Le notizie che ci sono giunte su questo giovane partigiano straniero sono frammentate e incerte, tanto che neanche sul nome, riportato dalle fonti con grafie diverse, esistono testimonianze concordanti. Orfano, nato a Parigi nel 1926, Robert lavora come meccanico nella Francia occupata, per poi essere internato in un campo di concentramento nazista. Il ragazzo riesce a fuggire e, in circostanze ignote, si ritrova nel senese, dove entra in contatto con i partigiani della Spartaco Lavagnini. Il suo nome è tra quelli dei giovani che cadono nell’agguato fascista avvenuto nei boschi del Monte Quoio l’11 marzo del 1944, dove viene crivellato dai colpi di mitra mentre tenta di coprire la ritirata dei compagni. Muore il giorno successivo all’ospedale Santa Maria della Scala di Siena per le ferite riportate e viene seppellito al cimitero del Laterino, senza che nessuno ne reclamasse le spoglie. Aveva diciotto anni.
“Con questa mostra – spiega l’artista Irene Raspollini - ho tentato di restituire a Robert un’immagine e quindi un’ipotesi di corpo, visto che oltre alla scarsità di notizie sul suo conto non ci sono neanche giunte testimonianze fotografiche. La negazione del corpo e della sua umanità è un passaggio cruciale nelle strategie che portano alla costruzione di un nemico da combattere, discriminare e, soprattutto, dimenticare. Per questo motivo l’immagine diventa concreto veicolo di ricordo e azione artistica di restituzione di significato, per onorare la memoria di Robert e dei tanti giovani ignoti che hanno avuto un destino simile. Il mio ringraziamento va all’Istituto Storico della Resistenza Senese e alla direzione del Museo Stanze della Memoria, che mi hanno aiutato nella ricerca documentale e che hanno accolto questo progetto con grande disponibilità ed entusiasmo fin dalle fasi iniziali”
Per maggiori informazioni è possibile contattare le Stanze della Memoria all’indirizzo stanzedellamemoria@gmail.com, oppure l’artista Irene Raspollini all’indirizzo info@ireneraspollini.com.
Un progetto artistico che indaga, attraverso opere pittoriche e assemblages, nella vita e nella memoria del giovane partigiano francese Robert Houdin, una delle vittime dell’Eccidio di Scalvaia, avvenuto per mano della milizia fascista l’11 marzo del 1944: sarà questo l'oggetto della mostra "Robert", personale dell'artista Irene Raspollini, allestita presso il Museo Stanze della Memoria, in via Malavolti 9 a Siena, in occasione dell'ottantesimo anniversario della strage. La mostra verrà inaugurata sabato 9 marzo alle ore 17.30 e resterà allestita fino al 20 aprile 2024.
Le notizie che ci sono giunte su questo giovane partigiano straniero sono frammentate e incerte, tanto che neanche sul nome, riportato dalle fonti con grafie diverse, esistono testimonianze concordanti. Orfano, nato a Parigi nel 1926, Robert lavora come meccanico nella Francia occupata, per poi essere internato in un campo di concentramento nazista. Il ragazzo riesce a fuggire e, in circostanze ignote, si ritrova nel senese, dove entra in contatto con i partigiani della Spartaco Lavagnini. Il suo nome è tra quelli dei giovani che cadono nell’agguato fascista avvenuto nei boschi del Monte Quoio l’11 marzo del 1944, dove viene crivellato dai colpi di mitra mentre tenta di coprire la ritirata dei compagni. Muore il giorno successivo all’ospedale Santa Maria della Scala di Siena per le ferite riportate e viene seppellito al cimitero del Laterino, senza che nessuno ne reclamasse le spoglie. Aveva diciotto anni.
“Con questa mostra – spiega l’artista Irene Raspollini - ho tentato di restituire a Robert un’immagine e quindi un’ipotesi di corpo, visto che oltre alla scarsità di notizie sul suo conto non ci sono neanche giunte testimonianze fotografiche. La negazione del corpo e della sua umanità è un passaggio cruciale nelle strategie che portano alla costruzione di un nemico da combattere, discriminare e, soprattutto, dimenticare. Per questo motivo l’immagine diventa concreto veicolo di ricordo e azione artistica di restituzione di significato, per onorare la memoria di Robert e dei tanti giovani ignoti che hanno avuto un destino simile. Il mio ringraziamento va all’Istituto Storico della Resistenza Senese e alla direzione del Museo Stanze della Memoria, che mi hanno aiutato nella ricerca documentale e che hanno accolto questo progetto con grande disponibilità ed entusiasmo fin dalle fasi iniziali”
Per maggiori informazioni è possibile contattare le Stanze della Memoria all’indirizzo stanzedellamemoria@gmail.com, oppure l’artista Irene Raspollini all’indirizzo info@ireneraspollini.com.
09
marzo 2024
Irene Raspollini – Robert
Dal 09 marzo al 20 aprile 2024
arte contemporanea
Location
LE STANZE DELLA MEMORIA
Siena, Via Malavolti, 9, (Siena)
Siena, Via Malavolti, 9, (Siena)
Orario di apertura
martedì e giovedì ore 9,00 - 13,00
mercoledì e venerdì ore 15,30 -18,30.
Vernissage
9 Marzo 2024, 17.30
Autore
Patrocini