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Il Museo del Corso-Fondazione Cassa di Risparmio di Roma presenta una eccezionale esposizione di scultura. La mostra rientra nella filosofia del Museo che consiste nella volontà di proporre grandi temi (basti ricordare la recente esposizione sui Macchiaioli). Il merito della Fondazione è però, in questa occasione, ancora maggiore se si commisura alla rarità di un evento come quello in questione. A Roma, in particolar modo, sono molti anni che non si dedica uno spazio autonomo alla scultura. Numerosi i motivi: l’imponente presenza di sculture di ogni epoca, che arredano la città, non crea l’esigenza di soffermarsi su un tipo di produzione artistica, che non viene quasi più percepita come tale, data la familiarità che i romani intrattengono con essa. Inoltre, assumono un considerevole peso gli elevati costi che l’allestimento e l’organizzazione di un tale avvenimento comportano: l’imballaggio, il trasporto, la realizzazione di appositi supporti per le opere, la conservazione sono operazioni che vanno svolte ad hoc, implicando un impiego di tempo e danaro sicuramente maggiore rispetto ad una mostra di quadri.
Dopo questa breve premessa apprezziamo con maggior piacere il frutto del lavoro dei curatori che ci offrono un considerevole campione della scultura del ‘900.
Il ‘900 scolpito, da Rodin a Picasso, è un titolo che la dice lunga sulla consistenza della rassegna. Il discorso prende le mosse dal giudizio di Baudelaire che stronca senza appello la scultura dell’800 definendola “noiosa e senza immaginazione”. Pone l’accento sulla fine di un discorso che si era perpetuato troppo a lungo e che ormai aveva perso ogni significato e attualità. L’intento è quello di rinnovare la scultura e, iniziando un nuovo capitolo, non si può far altro che parlare di ciò che è alla base di ogni indagine artistica: il corpo, la figura umana, è il nucleo tematico della mostra. Si sceglie il corpo come unità di misura dell’universo per mettere in relazione gli artisti di tutt’un secolo evidenziando le peculiarità di ciascuna espressione.
L’indagine, quindi, si focalizza sul rapporto artista/corpo. L’artista vince la materia e partorisce la figura umana, lo scultore riproduce se stesso: l’arte crea corpi. Dal particolare al generale, numerose e autorevoli sono le voci che concorrono a sviluppare il tema, un coro di ben 47 artisti.
Parlando di scultura l’attenzione scivola inevitabilmente sulle caratteristiche di un’arte che richiede un’abilità artistica e tecnica imprescindibile, che occorre all’artista per plasmare la materia. La mostra documenta anche questo aspetto attraverso un teatro virtuale che, oltre a fornire un completamento alla mostra, proponendo altre 20 opere, offre un supporto tecnico volto a informare circa le tecniche artistiche alla base della scultura. La realizzazione è opera di Infobyte, società che già dalla fine degli anni ’80 si dedica allo sviluppo delle applicazioni multimediali, delle soluzioni internet/intranet e dei progetti di information tecnology.
daniela bruni
Il ‘900 scolpito, da Rodin a Picasso – Roma, Museo del Corso – Via del Corso 320
Dal 28-XI-2000 al 04-II-2001. Tutti i giorni: 10.00 – 20.00. Chiuso il lunedì. Biglietto di ingresso: £ 12.000 intero; £ 9.000/8.000 ridotto. Catalogo: Edizioni De Luca £ 35.000
Informazioni: tel. 06/6786208; www.museodelcorso.it ; www.infobyte.it; http://mosaic.infobyte.it
[exibart]
Finalmente una mostra decente al Museo del Corso? Andro’ a vedere !
Ma… la sintassi e l’ortografia la controllate?
Caro e gentile Nicola, grazie per il tuo cortese intervento! Utilizzo il controllo ortografico di word, e per quanto riguarda la sintassi, amo concedermi licenze poetiche, hai qualcosa in particolare da segnalarmi? Ancora grazie
Cheeee? Le licenze poetiche? Spero tu stia scherzando! La chiarezza non ha prezzo. Cerca di evocare con le immagini, non con le licenze grammaticali; quelle, per favore, lasciale ai veri poeti. Ma potresti sempre aprire una rubrica di poesia e cimentarti con gli scazonti. Sono con il severo Severi. Ma guarda un po’ se devo venire in Exibart e leggere articoli modello Rockerilla anni d’oro.
vorrei sapere come mai tutto lampio discorso circa il pensiero di Baudelair si sia risolto in una bolla di sapone, dato che le tematiche sono state affrontate con una superficialità sconcertante. mi risulterebbe anche cosa gradita sapere che opere c’erano, la fattura, il messaggio ecc… Credo che, mi riferisco ora alla risposta data in calce dall’autrice stessa, si confonda il termine “licenza poetica” con “confusione” che non sempre vanno di pari passo, ANZI
saluti
Licenze poetiche…ihihihihih
Roba da chiodi!!!
Licenze poetiche?Licenziate i poeti senza licenza di poetare….
E che vado su un sito di poesia a trovare ottime recensiosi di eventi artistici? BHA !!
La recensione non è fine a se stessa, ma un invito ad andare a visitare la mostra. Per quanto riguarda “le licenze poetiche” vedo con stupore che non avete colto l’intento ironico, è chiaro che non è questo il mio obiettivo. Comunque i miei pezzi vogliono offrire spunti per discussioni e riflessioni, ma non di questo genere, le critiche vuote e sterili non interessano nessuno e tantomeno sono costruttive. Andate a vedere la mostra, allora si potrà discutere! Grazie
Le mie recensioni vogliono essere inviti a vedere le mostre. Poi se si riesce anche ad offrire spazio per un dibattito valido e costruttivo tanto meglio. Vedo con stupore che non avete compreso l’intento ironico di quel mio “licenze poetiche”, è chiaro che non è quello il fine che perseguo. Avete accolto questa provocazione senza concentrarvi sui contenuti, che a mio avviso ci sono, e comunque, mi ripeto, vogliono essere solo uno spunto, un invito ad andare e vedere con i propri occhi prima di parlare… Ancora grazie per l’attenzione.
se srivi ti lanciano le pietre…
se non scrivi ti lanciano le pietre…
…
Cara Daniela, di sicuro non sarà gradevole per te subire una valanga di critiche così dure, ma giudicarle vuote e sterili non mi sembra il miglior modo per reagire. A mio parere (senza voler offendere nessuno) l’articolo è effettivamente sconclusionato e a tratti scorretto sintatticamente. è vero che leggere una recensione non è come aver visto una mostra, ma chi arriva su exibart si aspetta di trovare articoli di un certo spessore.
Saluti
Veramente, Daniela io ho accennato a qualcosa di diverso….ma se non vuoi rispondere ti capisco
Orco, io in effetti non mi riferivo al tuo intervento, comunque su exibart c’è spazio per tutti!
Pensate al XIX secolo, pensate ad un pittore come David, pensate alla imponente scultura rappresentativa, monumentale ormai ripetitiva e stereotipata. Diventa certamente più comprensibile, a questo punto, la critica di Baudelaire che formula un giudizio negativo circa la scultura ottocentesca. Questo è il primo sintomo di un’ansia di rinnovamento che è già in fermento e che si concretizzerà di lì a poco con la nascita e l’affermarsi delle avanguardie artistiche che rivoluzieranno l’arte in tutte le sue espressioni. Non ne rimane esclusa la scultura che acquista nuovi significati e nuove forme. La mostra del Museo del Corso di Roma documenta proprio questa rinascita attraverso 9 sezioni.
1. Baudelaire e la scultura
2. Il Primitivismo (attraverso l’opera di Gauguin si mette in evidenza il nuovo significato che la scultura acquista: da opera rappresentativa a oggetto dotato di una vita propria e di una forma, frutto della creazione dell’artista)
3. Scultura italiana (rassegna di opere da De Chirico, Martini, Marini, Manzù fino a Fontana e Melotti)
4. Scultura e pittura (si evidenzia il ruolo determinante che i pittori hanno avuto nel rinnovamento della scultura tra ‘800 e ‘900)
5. Zadkine, Laurens, Lipchitz e la scultura cubista
6. Tra Surrealismo e astrazione organica (la scultura nei suoi molteplici mutamenti e nella sua valenza di oggetto evocativo di un qualcosa di altro, dotato di una carica spirituale che richiama alla memoria gli antichi totem)
7. De Chirico e la scultura
8. L’incanto della materia (dopo la fine della II Guerra Mondiale la materia torna ad assumere un ruolo fondamentale ravvisabile nelle opere di Rosso, Giacometti, Leoncillo…)
9.Ironia e magia: il corpo nella scultura contemporanea (la figura umana diviene oggetto di una lettura ironica, forme e colori si fondono ed interagiscono dando vita a sculture vitali, nuove.
Grazie per le informazioni utili che hai aggiunto. ciao
Ottimo il colpo di coda di Daniela!!
La tua glossa ha risposto con i fatti alle critiche, brava! Così ti vogliamo!
Perchè queste informazioni non le hai messe nell’articolo? Meglio tardi che mai….
grazie per la documentazione che hai aggiunto…mi ha fatto piacere
buon lavoro
BRAVA ALLA GIORNALISTA!
SALUTISSIMI
Grazie a voi!
Qualcuno ha visto lo splendido documentario andato in onda su Rai Sat Art in questi giorni?
Notevole.
Non perdetelo.
Ciaps
Noi siamo meglio di Raisatart…ciao