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Il murales apparso nella giornata di ieri, 17 marzo, nella zona nord di Londra, e immediatamente attribuito a Banksy è stato autenticato dallo street artist sulla sua pagina Instagram poche ore fa. Come è tipico del suo stile, l’intervento è pensato non solo per dialogare con il contesto nel quale si inserisce – in questo caso, un angolo di un giardinetto su Hornsey Road, a Finsbury Park – ma anche per trovare un completamento con elementi reali: in questo caso, si tratta di una colata di vernice verde spruzzata su un muro bianco che, se vista frontalmente, diventa il folto fogliame di un albero di ciliegio lasciato completamente spoglio dopo una pesante tipologia di potatura, conosciuta come capitozzatura. Nel murales è raffigurata anche una figura a grandezza naturale con un polverizzatore spray a pressione tra le mani, simile a quelli usati per il giardinaggio. Nel post con il quale Banksy ha “riconosciuto” ufficialmente l’opera, è stata inserita anche una fotografia del muro prima dell’intervento, così da testimoniare l’effettiva autorialità dell’intervento.
L’opera è stata accolta con grande entusiasmo dagli abitanti del luogo che, in queste ultime ore, si stanno raccogliendo nella zona per vedere dal vivo e scattare fotografie. «Siamo così orgogliosi e felici che Banksy abbia scelto la nostra strada e abbia scelto Finsbury Park per il suo lavoro», «Sono assolutamente felice di vedere questa opera sulla nostra strada, penso che sia grandiosa e mandi un messaggio forte, mi piacerebbe vederne di più, a dire il vero, più siamo e più siamo allegri. Penso che sia uno dei suoi pezzi più grandi degli ultimi tempi», hanno dichiarato alcuni residenti a vari media britannici.
Secondo gli abitanti, il ciliegio dovrebbe avere tra i 40 e i 50 anni anni di vita ma la sua salute è ormai compromessa a causa dell’inquinamento della zona. Secondo James Peak, autore della serie The Banksy Story, «Il messaggio è chiaro: la natura è in difficoltà e spetta a noi aiutarla a ricrescere», ha commentato alla BBC. Inoltre, la tonalità di verde usata – che per qualcuno potrebbe anche essere un riferimento alla festa di San Patrizio, patrono dell’Irlanda, che si celebra il 17 marzo – è praticamente la stessa usata per la segnaletica di edilizia sociale dalla municipalità di Islington, il quartiere residenziale dove si trova l’opera e che ospita, tra l’altro, anche un club progettato dall’artista Carsten Höller.
Alex Georgiou, la cui azienda possiede l’edificio con il murales, ha detto al Guardian di averlo scoperto domenica sera tardi e di essere venuto a vederlo per la prima volta lunedì mattina. Attualmente l’edificio è disabitato ed è sul mercato degli affitti che adesso, molto probabilmente, subiranno una impennata. L’amministrazione locale è a conoscenza dell’opera d’arte e non la rimuoverà come farebbe normalmente con i graffiti non autorizzati, ha riferito la BBC. Lo scorso anno, un’opera di Banksy sulla costa del Kent fu demolita poco dopo la sua realizzazione, insieme alla fattoria fatiscente dove era apparsa.
L’ultimo pezzo confermato di Banksy risale a dicembre 2023: si trattava di uno stencil di droni militari su un segnale di stop a Peckham, nella zona sud di Londra. L’opera fu rimossa meno di un’ora dopo la consueta autentica tramite Instagram. Vari testimoni riferirono che era stata trafugata da un uomo con delle tronchesi. Due uomini sono stati successivamente arrestati con l’accusa di furto e danneggiamento.