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Collezione (quasi) privata
Il Chiostro arte contemporanea riapre con un nuovo progetto, frutto del lavoro e delle scelte fatte nei trentacinque anni di attività. La veste del nuovo spazio sempre a Saronno, è più privata e con una connotazione di studio d’arte.
Comunicato stampa
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Il Chiostro arte contemporanea riapre con un nuovo progetto, frutto del lavoro e delle scelte fatte nei trentacinque anni di attività, quando la galleria inaugurò il primo spazio in centro a Saronno nel cortile di casa Lazzaroni, con una mostra di Filippo de Pisis. E’ seguita l’avventura di viale Santuario, che ha coinvolto la città, diventando un centro culturale per le sue mostre e un punto di ritrovo grazie all’Artcaffè. La veste del nuovo spazio sempre a Saronno, ora in via Dalmazia 9 è più privata e con una connotazione di studio d’arte, che rende disponibile alla consultazione la sua ricca biblioteca di arte moderna, a delineare i confini di una attività che si concentrerà sulle collaborazioni per gli archivi d’artista di cui è responsabile e sulla consulenza a collezioni private e fondazioni. Insieme al servizio di advisoring e a quello di stime e perizie, la galleria prosegue comunque una mirata attività espositiva, principalmente di supporto ai programmi degli artisti con i quali da anni ha instaurato rapporti di amicizia, oltre che di stima.
“Collezione (quasi) privata” inaugura il nuovo corso che presenta molti degli artisti a cui il Chiostro ha dedicato momenti di approfondimento e ai quali vuole fare omaggio e un riconoscimento di personale apprezzamento, sottolineando lo spirito collezionistico della sua direzione, un approccio quasi in controtendenza rispetto al fenomeno di un mercato sempre più speculativo. La galleria assume quindi un ruolo inaspettato, che prende spunto dalla passione e dall’esperienza dei suoi animatori, Marina Affanni alla guida da più di quindici anni e Duilio, padre fondatore.
La trasversalità di sguardo sull’arte contemporanea e sull’arte del XX secolo, di cui si ricordano le rassegne di Marino Marini, Mario Sironi, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Andy Warhol, Carlo Carrà, Enrico Baj, è un metodo che ha caratterizzato negli anni l’orientamento della galleria, evidenziando un atteggiamento inusuale, ma utile a comprendere quel “filo conduttore” che lega tutta l’arte, dal passato al presente, quanto mai oggi necessario a confrontarsi con dinamiche che si fanno internazionali e che richiedono sfide impegnative.
Sergio Alberti, Arcangelo, Giannetto Bravi, Alfredo Casali, Marco Di Giovanni, Andrea Facco, Iaia Filiberti, Piero Gilardi, Ferdinando Greco, Vicente Grondona, Ale Guzzetti, Debora Hirsch, Ugo La Pietra, Paola Mattioli, Lelli&Masotti, Uliano Lucas, Franco Marrocco, Jorunn Monrad, Giancarlo Sangregorio, Alessandro Savelli, Elisabeth Scherffig, Alberto Storari, Federico Piccari, Ketty Tagliatti sono rappresentati ognuno da almeno un’opera, per raccontare un viaggio fatto in trentacinque anni di lavoro, nei quali gli avvenimenti espositivi hanno significato legami umani e visioni condivise.
A seguito della mostra di apertura, il programma prevede un focus sul duo di designer mCLp, vincitori del premio CoffeeBreak 2023, istituito dal Museo delle ceramiche Giuseppe Gianetti, che sarà anche una delle sedi della mostra “L’oggetto significante”, titolo che Ugo La Pietra ha pensato per presentare una serie inedita di dipinti, tecniche miste e terrecotte che saranno esposte in autunno, insieme a due video di Lucio La Pietra. Successivamente, a cavallo del 2025 è prevista una personale di Folon, un omaggio all’artista belga di cui la galleria ha presentato tre mostre nel passato e che con emozione ritrova, a distanza di novanta anni dalla nascita e di venti dalla sua scomparsa. Contestualmente al programma di galleria, la direzione partecipa alle iniziative seguite dall’archivio e dal centro studi Jorge Eielson, in occasione del centenario, nel 2024, della nascita dell’artista peruviano www.jorgeeielson.org, così come contribuisce alla conoscenza di Francesco De Rocchi e del movimento chiarista, grazie a eventi istituzionali già in programma per gli anni a seguire e di cui a breve si darà notizia www.villagianettisaronno.it.
“Collezione (quasi) privata” inaugura il nuovo corso che presenta molti degli artisti a cui il Chiostro ha dedicato momenti di approfondimento e ai quali vuole fare omaggio e un riconoscimento di personale apprezzamento, sottolineando lo spirito collezionistico della sua direzione, un approccio quasi in controtendenza rispetto al fenomeno di un mercato sempre più speculativo. La galleria assume quindi un ruolo inaspettato, che prende spunto dalla passione e dall’esperienza dei suoi animatori, Marina Affanni alla guida da più di quindici anni e Duilio, padre fondatore.
La trasversalità di sguardo sull’arte contemporanea e sull’arte del XX secolo, di cui si ricordano le rassegne di Marino Marini, Mario Sironi, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Andy Warhol, Carlo Carrà, Enrico Baj, è un metodo che ha caratterizzato negli anni l’orientamento della galleria, evidenziando un atteggiamento inusuale, ma utile a comprendere quel “filo conduttore” che lega tutta l’arte, dal passato al presente, quanto mai oggi necessario a confrontarsi con dinamiche che si fanno internazionali e che richiedono sfide impegnative.
Sergio Alberti, Arcangelo, Giannetto Bravi, Alfredo Casali, Marco Di Giovanni, Andrea Facco, Iaia Filiberti, Piero Gilardi, Ferdinando Greco, Vicente Grondona, Ale Guzzetti, Debora Hirsch, Ugo La Pietra, Paola Mattioli, Lelli&Masotti, Uliano Lucas, Franco Marrocco, Jorunn Monrad, Giancarlo Sangregorio, Alessandro Savelli, Elisabeth Scherffig, Alberto Storari, Federico Piccari, Ketty Tagliatti sono rappresentati ognuno da almeno un’opera, per raccontare un viaggio fatto in trentacinque anni di lavoro, nei quali gli avvenimenti espositivi hanno significato legami umani e visioni condivise.
A seguito della mostra di apertura, il programma prevede un focus sul duo di designer mCLp, vincitori del premio CoffeeBreak 2023, istituito dal Museo delle ceramiche Giuseppe Gianetti, che sarà anche una delle sedi della mostra “L’oggetto significante”, titolo che Ugo La Pietra ha pensato per presentare una serie inedita di dipinti, tecniche miste e terrecotte che saranno esposte in autunno, insieme a due video di Lucio La Pietra. Successivamente, a cavallo del 2025 è prevista una personale di Folon, un omaggio all’artista belga di cui la galleria ha presentato tre mostre nel passato e che con emozione ritrova, a distanza di novanta anni dalla nascita e di venti dalla sua scomparsa. Contestualmente al programma di galleria, la direzione partecipa alle iniziative seguite dall’archivio e dal centro studi Jorge Eielson, in occasione del centenario, nel 2024, della nascita dell’artista peruviano www.jorgeeielson.org, così come contribuisce alla conoscenza di Francesco De Rocchi e del movimento chiarista, grazie a eventi istituzionali già in programma per gli anni a seguire e di cui a breve si darà notizia www.villagianettisaronno.it.
06
aprile 2024
Collezione (quasi) privata
Dal 06 aprile al 10 maggio 2024
arte contemporanea
Location
Il Chiostro Arte Contemporanea
Saronno, Viale Santuario, 11, (VA)
Saronno, Viale Santuario, 11, (VA)
Orario di apertura
martedì e giovedì 16.00/18.30, mercoledì, venerdì e sabato 10.00/12.30 e su appuntamento
Vernissage
6 Aprile 2024, 10/12.30 e 15.30/18, su invito
Sito web
Ufficio stampa
Il Chiostro arte
Ufficio stampa
Valentina Palumbo
Autore
Curatore