Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mutative Transitions into Organic Utopia
Tempesta Gallery presenta l’installazione bioistica e ulteriori opere biofuturistiche dell’artista ucraino Aljoscha. L’esposizione offre un’immersione nel multiverso di forme delicatamente colorate e traslucide dell’artista, invitando il pubblico a riflettere sull’eudemonismo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le opere di Aljoscha sono un testamento alle mutazioni e alla bellezza che possono dispiegarsi, trasmettendo un messaggio di speranza verso un mondo in cui l'abolizione della sofferenza non è solo un miraggio ma un passo verso una beatitudine continua. Utilizzando un medium di materia organica e sintetica, spesso realizzati in fibre di vetro e bioplastiche, l'artista crea pezzi che vanno oltre la comprensione tradizionale dell'arte ispirandosi alla vita stessa come processo esperienziale e alle potenzialità della nostra biologia.
All'interno dello spazio espositivo, Aljoscha combina le sue opere d'arte in un superorganismo, ricomponendo e ricombinando i sogni più antichi e le speranze della nostra specie. L'installazione, multicolore eppure trasparente, si estende dal soffitto in un'eterea rete di intrecci che invita alla meraviglia e alla contemplazione.
Il lavoro di Aljoscha getta le basi per un dialogo tra eudaimonia e composizione, approfondendo le complessità delle mutazioni, della sofferenza e della beatitudine: si tratta di uno sforzo visivo e immaginativo, un tentativo di costruire un mondo in cui le diversità non sono condannate ma celebrate.
Attraverso queste forme sospese, l'artista narra una storia di transizioni, un'evoluzione guidata non dal caso cieco, ma dalla saggezza etica e dal biofuturismo. Il suo lavoro si ispira alle idee di David Pearce, esponente del transumanesimo, movimento filosofico e intellettuale che sostiene il miglioramento della condizione umana sviluppando e rendendo ampiamente disponibili tecnologie sofisticate che possono migliorare notevolmente la longevità, la cognizione e il benessere, e studia un metodo per eliminare la sofferenza attraverso la ridisegnazione umana che si trasforma in una nuova realtà di ragione verso un futuro eccezionale, contrassegnato da pensieri sul post umano e la tutela dai rischi esistenziali.
Nello spazio eclettico della galleria Tempesta, le distinzioni tra naturale e innaturale si confondono, invitando il pubblico a immaginare un futuro in cui ogni cellula degli esseri futuri potrebbe essere composta su basi di speranza, gentilezza e una ricerca duratura di comprensione e accoglienza.
L'opera di Aljoscha non solo stimola la riflessione, ma anche il dibattito, le implicazioni di tali progetti di ecosistemi sollevano domande significative sull’utilizzo della biologia come strumento così fondamentale. Tuttavia, forse questo è proprio l'obiettivo dell'artista: provocare domande, sfidare e spingere verso una conversazione su ciò che potrebbe essere la nostra distopia biologica o il sogno.
Galleria Tempesta invita il pubblico ad immergersi in questa straordinaria esposizione, esplorando le visioni di Aljoscha su un futuro biologicamente e moralmente arricchito.
La mostra sarà aperta al pubblico dall’11 aprile al 28 giugno 2024 presso Tempesta Gallery - Foro Buonaparte 68, Milano.
All'interno dello spazio espositivo, Aljoscha combina le sue opere d'arte in un superorganismo, ricomponendo e ricombinando i sogni più antichi e le speranze della nostra specie. L'installazione, multicolore eppure trasparente, si estende dal soffitto in un'eterea rete di intrecci che invita alla meraviglia e alla contemplazione.
Il lavoro di Aljoscha getta le basi per un dialogo tra eudaimonia e composizione, approfondendo le complessità delle mutazioni, della sofferenza e della beatitudine: si tratta di uno sforzo visivo e immaginativo, un tentativo di costruire un mondo in cui le diversità non sono condannate ma celebrate.
Attraverso queste forme sospese, l'artista narra una storia di transizioni, un'evoluzione guidata non dal caso cieco, ma dalla saggezza etica e dal biofuturismo. Il suo lavoro si ispira alle idee di David Pearce, esponente del transumanesimo, movimento filosofico e intellettuale che sostiene il miglioramento della condizione umana sviluppando e rendendo ampiamente disponibili tecnologie sofisticate che possono migliorare notevolmente la longevità, la cognizione e il benessere, e studia un metodo per eliminare la sofferenza attraverso la ridisegnazione umana che si trasforma in una nuova realtà di ragione verso un futuro eccezionale, contrassegnato da pensieri sul post umano e la tutela dai rischi esistenziali.
Nello spazio eclettico della galleria Tempesta, le distinzioni tra naturale e innaturale si confondono, invitando il pubblico a immaginare un futuro in cui ogni cellula degli esseri futuri potrebbe essere composta su basi di speranza, gentilezza e una ricerca duratura di comprensione e accoglienza.
L'opera di Aljoscha non solo stimola la riflessione, ma anche il dibattito, le implicazioni di tali progetti di ecosistemi sollevano domande significative sull’utilizzo della biologia come strumento così fondamentale. Tuttavia, forse questo è proprio l'obiettivo dell'artista: provocare domande, sfidare e spingere verso una conversazione su ciò che potrebbe essere la nostra distopia biologica o il sogno.
Galleria Tempesta invita il pubblico ad immergersi in questa straordinaria esposizione, esplorando le visioni di Aljoscha su un futuro biologicamente e moralmente arricchito.
La mostra sarà aperta al pubblico dall’11 aprile al 28 giugno 2024 presso Tempesta Gallery - Foro Buonaparte 68, Milano.
11
aprile 2024
Mutative Transitions into Organic Utopia
Dall'undici aprile al 28 giugno 2024
arte contemporanea
Location
Tempesta Gallery
Milano, Foro Buonaparte, 68, (MI)
Milano, Foro Buonaparte, 68, (MI)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì 15.00 - 19.00
sabato 11.00 - 19.00
Vernissage
10 Aprile 2024, dalle ore 18
Ufficio stampa
Elena Di Marco
Autore