Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Mistero dell’acqua
Partendo da suggestioni nate dalla vicenda di Giona e della sua “trasposizione” ottocentesca,
Moby Dick, il percorso – articolato in tre sezioni – giunge sul finire ad una “traduzione pittorica”
di brani poetici di Eliot e Ungaretti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL MISTERO DELL’ACQUA
FRANCESCO TONIUTTI
a cura di Paolo Biscottini
ACQUARIO CIVICO DI MILANO
dal 3 al 26 maggio 2024
Inaugurazione 2 maggio ore 18.00
Da Giona a Eliot e Ungaretti, passando per Melville e Moby Dick, tra dipinti e ceramiche in cui l’immaginario figurativo,
attraverso il gesto espressivo, si fa visione.
Giovedì 2 maggio l’Acquario Civico presenta la mostra “Il mistero dell’acqua”
dell’artista Francesco Toniutti, promossa dal Comune di Milano Cultura
e dall’Acquario Civico di Milano e curata da Paolo Biscottini.
In programma dal 3 al 26 maggio la mostra è occasione per l’esposizione
di una serie di opere ispirate da testi biblici e letterari intorno al tema dell’acqua,
della vita e del destino.
Partendo da suggestioni nate dalla vicenda di Giona e della sua “trasposizione” ottocentesca, Moby Dick, il percorso - articolato in tre sezioni - giunge sul finire ad una “traduzione pittorica” di brani poetici di Eliot e Ungaretti.
Toniutti prosegue il suo percorso artistico con oltre 30 opere quasi tutte inedite
in cui l’immaginario figurativo, attraverso il gesto espressivo, si spinge fino alla visione.
Per la prima volta sono poi esposte una decina di ceramiche
a completamento del ciclo pittorico.
GIONA E MOBY DICK
In questa prima sezione, Giona, in disaccordo col volere divino, vorrebbe fuggire in incognito su una nave ma viene gettato in mare e inghiottito dalla balena trovandosi spaesato in una nuova condizione, come in un ordine creaturale sconosciuto. Passando attraverso una morte apparente, giace per tre giorni all’interno del cetaceo dove trova colori e prospettive che non conosce. Arriva a implorare Dio ma, alla fine, accetta il destino che Egli gli ha disegnato.
Moby Dick è il poema della modernità, dove il mare misterioso degli antichi diventa percorribile. Tutto riecheggia la Bibbia ma il protagonista Achab ostinatamente persegue il suo unico scopo: distruggere la balena. Così, nella solitaria ossessione, distrugge se stesso.
I PERSONAGGI D’ACQUA
Nella sezione dei “personaggi d’acqua”, nati dalla suggestione di opere scritte in periodi diversi (dalla Bibbia a Melville, attraverso Shakespeare), Toniutti ritrae figure che affrontano il loro destino secondo il compito ad essi assegnato. Metaforicamente, l’acqua ne scava i profili, li immerge o li respinge delineando il loro carattere.
Giona, Achab e i “personaggi d’acqua” siamo noi, in ogni condizione umana, di fronte al dramma della scelta e della decisione (o della non decisione).
IL FIUME È DENTRO DI NOI, IL MARE TUTTO INTORNO
In quest’ultima parte infine l’acqua, elemento primordiale, che ci fa vivere nei primi tempi dopo il concepimento e ci accompagna e sostiene per tutta la vita, diventa fattore di redenzione.
Il fiume in T. S. Eliot è anche metafora del fluire del tempo. L’onda del mare diventa simbolo di un tempo “che non è nostro”.
Anche nei due lavori sulla poesia di Ungaretti è riproposta un’idea “resurrezionale” dell’acqua: nel rigenerativo riposo e nel gesto di alzarsi e andare.
Accompagnano la mostra un catalogo a cura di Paolo Biscottini e un video tematico con immagini delle opere e lettura brani di Andrea Soffiantini e musica di Roberto Andreoni.
Note sull’artista
Francesco Toniutti nasce a Bollate (Milano) nel 1964. Studia Scenografia all’Accademia di Brera con Rodolfo Aricò. La sua formazione artistica avviene, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, nell’ambito della nuova figurazione.
In seguito viene selezionato diverse volte per il Premio Morlotti-Imbersago. Espone, in anni successivi, in varie mostre personali, in gallerie e spazi pubblici, tra cui il Museo Diocesano di Milano, la Biblioteca Umanistica dell’Incoronata e nel 2022 in una importante doppia personale presso il Museo Francesco Messina a Milano con dipinti affiancati alle sculture di Carlo Ramous, in una riflessione attorno al tema del monumento. L’ultima mostra del 2023, Acque, si tiene alla Galleria Palmieri di Busto Arsizio.
Si sono occupati del suo lavoro, tra gli altri, Flavio Arensi, Andrea Beolchi, Paolo Biscottini, Maurizio Cecchetti, Luca Fiore, Giuseppe Frangi, Carlo Franza, Maria Fratelli, Marina Mojana, Domenico Montalto, Alessandra Redaelli.
Acquario Civico di Milano
L'Acquario Civico di Milano fu edificato nel 1906 nell'ambito dell'Esposizione Internazionale di Milano su progetto di Sebastiano Locati (1861-1939) ed è l'unico padiglione, costruito nel parco Sempione, a non essere stato smantellato una volta conclusosi l'evento. È il terzo acquario più antico d'Europa. Attualmente l’Acquario Civico di Milano, che è parte dell’Area Mostre e Musei scientifici del Comune di Milano, promuove attività di ricerca e di divulgazione nel campo delle scienze acquatiche. E’ un luogo dinamico, che propone eventi culturali incentrati sulla contaminazione tra arte e scienza, contribuendo ad arricchire l’offerta museale milanese. Oltre ai percorsi strettamente inerenti agli scopi di divulgazione scientifica, numerose sono le mostre d’arte contemporanea realizzate al suo interno. Dopo la ristrutturazione, su progetto degli architetti Piero De Amicis e Luigi Maria Guffanti, grande attenzione è stata rivolta all’attività espositiva dedicata all’arte contemporanea, arricchendo la mission dell’Istituto.
INFORMAZIONI
Sede
Acquario Civico di Milano Viale Gadio, 2 (MM Lanza)
Date al pubblico
3 - 26 maggio 2024
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.00 - 17.30, ultimo ingresso ore 17.00 con biglietto Chiusura biglietteria 16.30 - lunedì chiuso
Biglietto
euro 5,00 intero, euro 3,00 ridotto (la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario) TEL. 0288465750
Informazioni
www.acquariodimilano.it
Ufficio stampa del Comune di Milano
Elena Conenna: elenamaria.conenna@comune.milano.it
FRANCESCO TONIUTTI
a cura di Paolo Biscottini
ACQUARIO CIVICO DI MILANO
dal 3 al 26 maggio 2024
Inaugurazione 2 maggio ore 18.00
Da Giona a Eliot e Ungaretti, passando per Melville e Moby Dick, tra dipinti e ceramiche in cui l’immaginario figurativo,
attraverso il gesto espressivo, si fa visione.
Giovedì 2 maggio l’Acquario Civico presenta la mostra “Il mistero dell’acqua”
dell’artista Francesco Toniutti, promossa dal Comune di Milano Cultura
e dall’Acquario Civico di Milano e curata da Paolo Biscottini.
In programma dal 3 al 26 maggio la mostra è occasione per l’esposizione
di una serie di opere ispirate da testi biblici e letterari intorno al tema dell’acqua,
della vita e del destino.
Partendo da suggestioni nate dalla vicenda di Giona e della sua “trasposizione” ottocentesca, Moby Dick, il percorso - articolato in tre sezioni - giunge sul finire ad una “traduzione pittorica” di brani poetici di Eliot e Ungaretti.
Toniutti prosegue il suo percorso artistico con oltre 30 opere quasi tutte inedite
in cui l’immaginario figurativo, attraverso il gesto espressivo, si spinge fino alla visione.
Per la prima volta sono poi esposte una decina di ceramiche
a completamento del ciclo pittorico.
GIONA E MOBY DICK
In questa prima sezione, Giona, in disaccordo col volere divino, vorrebbe fuggire in incognito su una nave ma viene gettato in mare e inghiottito dalla balena trovandosi spaesato in una nuova condizione, come in un ordine creaturale sconosciuto. Passando attraverso una morte apparente, giace per tre giorni all’interno del cetaceo dove trova colori e prospettive che non conosce. Arriva a implorare Dio ma, alla fine, accetta il destino che Egli gli ha disegnato.
Moby Dick è il poema della modernità, dove il mare misterioso degli antichi diventa percorribile. Tutto riecheggia la Bibbia ma il protagonista Achab ostinatamente persegue il suo unico scopo: distruggere la balena. Così, nella solitaria ossessione, distrugge se stesso.
I PERSONAGGI D’ACQUA
Nella sezione dei “personaggi d’acqua”, nati dalla suggestione di opere scritte in periodi diversi (dalla Bibbia a Melville, attraverso Shakespeare), Toniutti ritrae figure che affrontano il loro destino secondo il compito ad essi assegnato. Metaforicamente, l’acqua ne scava i profili, li immerge o li respinge delineando il loro carattere.
Giona, Achab e i “personaggi d’acqua” siamo noi, in ogni condizione umana, di fronte al dramma della scelta e della decisione (o della non decisione).
IL FIUME È DENTRO DI NOI, IL MARE TUTTO INTORNO
In quest’ultima parte infine l’acqua, elemento primordiale, che ci fa vivere nei primi tempi dopo il concepimento e ci accompagna e sostiene per tutta la vita, diventa fattore di redenzione.
Il fiume in T. S. Eliot è anche metafora del fluire del tempo. L’onda del mare diventa simbolo di un tempo “che non è nostro”.
Anche nei due lavori sulla poesia di Ungaretti è riproposta un’idea “resurrezionale” dell’acqua: nel rigenerativo riposo e nel gesto di alzarsi e andare.
Accompagnano la mostra un catalogo a cura di Paolo Biscottini e un video tematico con immagini delle opere e lettura brani di Andrea Soffiantini e musica di Roberto Andreoni.
Note sull’artista
Francesco Toniutti nasce a Bollate (Milano) nel 1964. Studia Scenografia all’Accademia di Brera con Rodolfo Aricò. La sua formazione artistica avviene, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, nell’ambito della nuova figurazione.
In seguito viene selezionato diverse volte per il Premio Morlotti-Imbersago. Espone, in anni successivi, in varie mostre personali, in gallerie e spazi pubblici, tra cui il Museo Diocesano di Milano, la Biblioteca Umanistica dell’Incoronata e nel 2022 in una importante doppia personale presso il Museo Francesco Messina a Milano con dipinti affiancati alle sculture di Carlo Ramous, in una riflessione attorno al tema del monumento. L’ultima mostra del 2023, Acque, si tiene alla Galleria Palmieri di Busto Arsizio.
Si sono occupati del suo lavoro, tra gli altri, Flavio Arensi, Andrea Beolchi, Paolo Biscottini, Maurizio Cecchetti, Luca Fiore, Giuseppe Frangi, Carlo Franza, Maria Fratelli, Marina Mojana, Domenico Montalto, Alessandra Redaelli.
Acquario Civico di Milano
L'Acquario Civico di Milano fu edificato nel 1906 nell'ambito dell'Esposizione Internazionale di Milano su progetto di Sebastiano Locati (1861-1939) ed è l'unico padiglione, costruito nel parco Sempione, a non essere stato smantellato una volta conclusosi l'evento. È il terzo acquario più antico d'Europa. Attualmente l’Acquario Civico di Milano, che è parte dell’Area Mostre e Musei scientifici del Comune di Milano, promuove attività di ricerca e di divulgazione nel campo delle scienze acquatiche. E’ un luogo dinamico, che propone eventi culturali incentrati sulla contaminazione tra arte e scienza, contribuendo ad arricchire l’offerta museale milanese. Oltre ai percorsi strettamente inerenti agli scopi di divulgazione scientifica, numerose sono le mostre d’arte contemporanea realizzate al suo interno. Dopo la ristrutturazione, su progetto degli architetti Piero De Amicis e Luigi Maria Guffanti, grande attenzione è stata rivolta all’attività espositiva dedicata all’arte contemporanea, arricchendo la mission dell’Istituto.
INFORMAZIONI
Sede
Acquario Civico di Milano Viale Gadio, 2 (MM Lanza)
Date al pubblico
3 - 26 maggio 2024
Orario di apertura
da martedì a domenica 10.00 - 17.30, ultimo ingresso ore 17.00 con biglietto Chiusura biglietteria 16.30 - lunedì chiuso
Biglietto
euro 5,00 intero, euro 3,00 ridotto (la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario) TEL. 0288465750
Informazioni
www.acquariodimilano.it
Ufficio stampa del Comune di Milano
Elena Conenna: elenamaria.conenna@comune.milano.it
02
maggio 2024
Il Mistero dell’acqua
Dal 02 al 26 maggio 2024
arte contemporanea
Location
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Milano, Viale Gerolamo Gadio, 2, (Milano)
Biglietti
intero 5 €; ridotto 3 €
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-17,30
Vernissage
2 Maggio 2024, 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini