“Cercando connessioni” presenta i lavori creati durante la residenza d’artista di Dana Mufti. L’artista siriana cercava connessioni fra Roma e la sua città nativa Damasco. Paolo Porelli è il curatore di questa mostra personale che si terrà nella galleria di CRETA Rome in via dei Delfini, 17 il 26 aprile, ora 18:30.
L'artista descrive la sua esperienza con queste parole:
"Passeggiando per le incantevoli strade di Roma, mi sono tornati in mente i labirintici vicoli di Damasco. C'era un legame più profondo tra queste due città? Ovunque guardassi, mi richiamavano le immagini familiari della mia patria: pietre sampietrino, recinzioni ornate, mosaici e soffitti dipinti, dettagli che sembravano un'eredità condivisa.
Poi ho scoperto che il leggendario architetto Apollodoro di Damasco ha progettato l'iconico Pantheon di Roma e che sette papi siriani hanno guidato il Vaticano. Approfondendo la ricca cultura di Roma, visitando musei e gallerie, ho continuato a cercare un significato. Ho trovato momenti di connessione e di conforto. Tuttavia, sotto la bellezza superficiale, persisteva un profondo senso di isolamento, un promemoria del fatto che, anche in mezzo alla grandezza del mondo, alcune verità rimangono invisibili e inascoltate.
Iniziando come autodidatta, Dana Mufti ha cercato con entusiasmo opportunità per affinare la sua arte, immergendosi in una serie di laboratori in tutta Europa, scoprendo e imparando tecniche da diversi ceramisti e maestri. Versatile nelle diverse tecniche, la costruzione a mano del gres è diventata il suo mezzo di espressione preferito.
Dana Mufti è siriana, nata in Kuwait nel 1972. Ha conseguito una laurea in letteratura francese, un diploma in traduzione e un master in amministrazione aziendale. Vive e lavora a Vienna, in Austria. Nel 2009, mentre gestiva uno studio di ceramica, ha scoperto un profondo interesse per l'arte della lavorazione della ceramica.