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Memento Vivi
La galleria Andrea Ingenito Contemporary Art è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista Trallallà dal titolo “MEMENTO VIVI”, che si terrà dal 24 aprile al 10 giugno 2024 (opening mercoledì 24 aprile dalle 18:30 alle 20:30).
Comunicato stampa
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La galleria Andrea Ingenito Contemporary Art è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista Trallallà dal titolo “MEMENTO VIVI”, che si terrà dal 24 aprile al 10 giugno 2024 (opening mercoledì 24 aprile dalle 18:30 alle 20:30) in collaborazione con la Basilica di San Giovanni Maggiore, l’Associazione Artenhope APS, Arcadia -progetti d’arte e con la partecipazione straordinaria della ditta Serpone Arredi Sacri. L’esposizione - curata da Andrea Ingenito - disegna un percorso unico attraverso temi profondi suggeriti dallo spirito del luogo.
La mostra è arricchita da un testo critico scritto da Olga Scotto di Vettimo - storica dell’arte - che, riprendendo la celebra frase di Matilde Serao, scrive:
“Parthenope non è morta - E a credere a questa affermazione è certamente Trallallà che, rievocando la Sirena per antonomasia sotto le spoglie delle sue sorelle contemporanee, trasforma il mito fondativo in leggenda e la leggenda in una desiderabile icona pop, appartenente allo ‘street culture system’ della Napoli di tutti i tempi.”
La Basilica di San Giovanni Maggiore affonda le sue origini negli albori dello sviluppo cittadino, sfiorando la leggenda della sirena Parthenope e i primi stanziamenti greci, passando per le trasformazioni Costantiniane e bizantine, barocche e ottocentesche. I suoi tre antichi ipogei erano usati fino all’Ottocento per la sepoltura dei morti. Erano il luogo più grande di sepoltura dell’intero centro storico, dove il culto dei morti era molto diffuso e dove si pregava anche per i poveri resti senza nome, affinché le loro anime lasciassero il Purgatorio per raggiungere il Paradiso.
La leggenda vuole la Basilica legata al mito della Sirena Parthenope che, secondo antiche credenze, trovò qui la sua sepoltura. A testimonianza di ciò, in Basilica esistono da secoli due antiche lapidi (in parte non ancora decifrate) che raccontano la storia del mito della fondazione di Napoli.
Il concetto di "MEMENTO VIVI" - un invito a vivere pienamente, a celebrare ogni istante della vita e a perseguire il bene con determinazione - è il tema principale della mostra. In opposizione al "MEMENTO MORI", che allude alla vita dell’oltretomba, "MEMENTO VIVI" pone l’accento sulla vita terrena, da godere pienamente.
La mostra si dipana intorno a diversi soggetti centrali, tra cui la figura della sirena che con le sue radici nelle antiche leggende e mitologie, incarna una moltitudine di significati: da traghettatrice di anime nell'aldilà a seduttrice fatale che attrae i marinai con il suo canto ipnotico. Trallallà esplora questa figura leggendaria millenaria, portando alla luce le sue molteplici interpretazioni attraverso opere che catturano l'immaginazione, ma allo stesso tempo stimolano alla riflessione.
Altra tematica affrontata dall'artista è quella del Purgatorio, rappresentato con la tradizionale iconografia di fuoco e fiamme che avvolgono le anime in purificazione. Questo elemento, ricorrente nell'opera di Trallallà, trova una sede naturale nell'ipogeo di San Giovanni Maggiore, fino a pochi decenni fa teatro del culto delle anime del Purgatorio.
Il cuore dell’allestimento sarà costituito da sei preziosi stendardi realizzati dall’artista insieme alla ditta Serpone, produttrice di arredi sacri di antica tradizione. Questi stendardi, adornati con immagini di sirene, saranno posizionati nelle nicchie laterali dell’ipogeo, in un percorso in bilico tra sacro e profano.
Una serie di figure in legno a forma di sirena verranno poste sui pilastri dell’ipogeo, assumendo la funzione di immagini votive. Nel terreno sacro si inabisseranno alcune code di sirena suggerendo la discesa nell’Ade.
"MEMENTO VIVI" è molto più di una semplice esposizione artistica: è un invito a riflettere sulla vita, sulla morte e sul significato ultimo dell'esistenza umana.
La mostra è arricchita da un testo critico scritto da Olga Scotto di Vettimo - storica dell’arte - che, riprendendo la celebra frase di Matilde Serao, scrive:
“Parthenope non è morta - E a credere a questa affermazione è certamente Trallallà che, rievocando la Sirena per antonomasia sotto le spoglie delle sue sorelle contemporanee, trasforma il mito fondativo in leggenda e la leggenda in una desiderabile icona pop, appartenente allo ‘street culture system’ della Napoli di tutti i tempi.”
La Basilica di San Giovanni Maggiore affonda le sue origini negli albori dello sviluppo cittadino, sfiorando la leggenda della sirena Parthenope e i primi stanziamenti greci, passando per le trasformazioni Costantiniane e bizantine, barocche e ottocentesche. I suoi tre antichi ipogei erano usati fino all’Ottocento per la sepoltura dei morti. Erano il luogo più grande di sepoltura dell’intero centro storico, dove il culto dei morti era molto diffuso e dove si pregava anche per i poveri resti senza nome, affinché le loro anime lasciassero il Purgatorio per raggiungere il Paradiso.
La leggenda vuole la Basilica legata al mito della Sirena Parthenope che, secondo antiche credenze, trovò qui la sua sepoltura. A testimonianza di ciò, in Basilica esistono da secoli due antiche lapidi (in parte non ancora decifrate) che raccontano la storia del mito della fondazione di Napoli.
Il concetto di "MEMENTO VIVI" - un invito a vivere pienamente, a celebrare ogni istante della vita e a perseguire il bene con determinazione - è il tema principale della mostra. In opposizione al "MEMENTO MORI", che allude alla vita dell’oltretomba, "MEMENTO VIVI" pone l’accento sulla vita terrena, da godere pienamente.
La mostra si dipana intorno a diversi soggetti centrali, tra cui la figura della sirena che con le sue radici nelle antiche leggende e mitologie, incarna una moltitudine di significati: da traghettatrice di anime nell'aldilà a seduttrice fatale che attrae i marinai con il suo canto ipnotico. Trallallà esplora questa figura leggendaria millenaria, portando alla luce le sue molteplici interpretazioni attraverso opere che catturano l'immaginazione, ma allo stesso tempo stimolano alla riflessione.
Altra tematica affrontata dall'artista è quella del Purgatorio, rappresentato con la tradizionale iconografia di fuoco e fiamme che avvolgono le anime in purificazione. Questo elemento, ricorrente nell'opera di Trallallà, trova una sede naturale nell'ipogeo di San Giovanni Maggiore, fino a pochi decenni fa teatro del culto delle anime del Purgatorio.
Il cuore dell’allestimento sarà costituito da sei preziosi stendardi realizzati dall’artista insieme alla ditta Serpone, produttrice di arredi sacri di antica tradizione. Questi stendardi, adornati con immagini di sirene, saranno posizionati nelle nicchie laterali dell’ipogeo, in un percorso in bilico tra sacro e profano.
Una serie di figure in legno a forma di sirena verranno poste sui pilastri dell’ipogeo, assumendo la funzione di immagini votive. Nel terreno sacro si inabisseranno alcune code di sirena suggerendo la discesa nell’Ade.
"MEMENTO VIVI" è molto più di una semplice esposizione artistica: è un invito a riflettere sulla vita, sulla morte e sul significato ultimo dell'esistenza umana.
24
aprile 2024
Memento Vivi
Dal 24 aprile al 10 giugno 2024
street art
Location
BASILICA DI SAN GIOVANNI MAGGIORE
Napoli, Via Rampe S.Giovanni , 14, (Napoli)
Napoli, Via Rampe S.Giovanni , 14, (Napoli)
Biglietti
INGRESSO LIBERO
Orario di apertura
Dalle 12:00 alle 18:00
Vernissage
24 Aprile 2024, Dalle 18:30 alle 20:30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico