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Collisions
Collisions nasce con l’obiettivo di trovare punti di incontro tra la produzione artistica contemporanea e la conoscenza scientifica, creando il terreno comune per un dialogo in grado di generare nuove visioni e punti di vista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura venerdì 10 maggio alle ore 17.30 presso il Museo di Fisica del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università degli studi di Napoli Federico II "Collisions", progetto a cura di Alessandra Troncone, che presenta le opere delle artiste lituane Marta Frėjutė, Ona Juciūtė e Simona Žemaitytė. Si tratta della prima esposizione di arte contemporanea presso il Museo, che ha ispirato e ospita opere prodotte appositamente per questa occasione.
"Collisions" nasce con l’obiettivo di trovare punti di incontro tra la produzione artistica contemporanea e la conoscenza scientifica, creando il terreno comune per un dialogo in grado di generare nuove visioni e punti di vista. Con un focus sulla Lituania, frutto di una conversazione nata tra la curatrice, Simona Žemaitytė e alcune istituzioni culturali lituane, il progetto ha visto l’invito a tre artiste per una prima fase di ricerca che ha avuto luogo nel mese di giugno 2023 e che ha attraversato alcuni musei scientifici della città di Napoli: tutti quelli afferenti al Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli Federico II (Museo di Antropologia, Museo di Fisica, Real Museo Mineralogico, Museo di Paleontologia, Museo di Zoologia), il Museo Anatomico del MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Successivamente, le artiste hanno creato nuove opere che sono presentate in questa occasione negli spazi del Museo di Fisica in dialogo con la sua collezione.
Tra i numerosi temi emersi durante la fase di ricerca, le artiste si sono focalizzate sulla relazione tra l’invisibilità dei fenomeni fisici e la realizzazione di oggetti funzionali alla loro rappresentazione, che si avvalgono di una forma estetica ricercata e di un preciso lavoro artigianale. È il caso di molti oggetti conservati nella collezione reale del Museo di Fisica per la cui fattura sono state coinvolte maestranze specializzate, espressione di talenti dell’artigianato napoletano in grado di combinare estetica e funzionalità grazie a una profonda conoscenza dei materiali.
L’osservazione di questi prestigiosi reperti ha condotto alla creazione di nuovi oggetti che evocano la funzionalità degli strumenti scientifici, mantenendo tuttavia una veste ambigua. Le sculture di Marta Frėjutė (Klaipeda, 1988) si ispirano alla rappresentazione dei fenomeni ottici e, in particolare, al funzionamento della Lente di Torricelli esposta al museo; tuttavia, la loro forma suggerisce una presenza ironica e per certi versi straniante all’interno delle sale museali. L’installazione di Ona Juciūtė (Vilnius, 1988), che occupa una delle vetrine del museo, gioca sull’inafferrabilità dei materiali di partenza (legno pietrificato e calchi di chewing gum masticati), nonché sull’energia racchiusa in oggetti datati migliaia di anni, in grado di coniugare interesse scientifico e spiritualismo. Infine Simona Žemaitytė (Kaunas, 1984) ha realizzato per la mostra una serie di video girati nel territorio dei Campi Flegrei nei quali l’artista ha fatto ricorso a fotocamere e lenti speciali, alternando visione micro e macroscopica, per raccontare il rapporto intimo che gli abitanti di quest’area hanno con il vulcano.
Il progetto è prodotto da Artišokai ed è realizzato in collaborazione con il Museo di Fisica del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università degli studi di Napoli Federico II. È finanziato dal Lithuanian Council for Culture, con il supporto del Lithuanian Culture Institute e dell’Ambasciata della Repubblica di Lituania a Roma. Ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
"Collisions" nasce con l’obiettivo di trovare punti di incontro tra la produzione artistica contemporanea e la conoscenza scientifica, creando il terreno comune per un dialogo in grado di generare nuove visioni e punti di vista. Con un focus sulla Lituania, frutto di una conversazione nata tra la curatrice, Simona Žemaitytė e alcune istituzioni culturali lituane, il progetto ha visto l’invito a tre artiste per una prima fase di ricerca che ha avuto luogo nel mese di giugno 2023 e che ha attraversato alcuni musei scientifici della città di Napoli: tutti quelli afferenti al Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli Federico II (Museo di Antropologia, Museo di Fisica, Real Museo Mineralogico, Museo di Paleontologia, Museo di Zoologia), il Museo Anatomico del MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Successivamente, le artiste hanno creato nuove opere che sono presentate in questa occasione negli spazi del Museo di Fisica in dialogo con la sua collezione.
Tra i numerosi temi emersi durante la fase di ricerca, le artiste si sono focalizzate sulla relazione tra l’invisibilità dei fenomeni fisici e la realizzazione di oggetti funzionali alla loro rappresentazione, che si avvalgono di una forma estetica ricercata e di un preciso lavoro artigianale. È il caso di molti oggetti conservati nella collezione reale del Museo di Fisica per la cui fattura sono state coinvolte maestranze specializzate, espressione di talenti dell’artigianato napoletano in grado di combinare estetica e funzionalità grazie a una profonda conoscenza dei materiali.
L’osservazione di questi prestigiosi reperti ha condotto alla creazione di nuovi oggetti che evocano la funzionalità degli strumenti scientifici, mantenendo tuttavia una veste ambigua. Le sculture di Marta Frėjutė (Klaipeda, 1988) si ispirano alla rappresentazione dei fenomeni ottici e, in particolare, al funzionamento della Lente di Torricelli esposta al museo; tuttavia, la loro forma suggerisce una presenza ironica e per certi versi straniante all’interno delle sale museali. L’installazione di Ona Juciūtė (Vilnius, 1988), che occupa una delle vetrine del museo, gioca sull’inafferrabilità dei materiali di partenza (legno pietrificato e calchi di chewing gum masticati), nonché sull’energia racchiusa in oggetti datati migliaia di anni, in grado di coniugare interesse scientifico e spiritualismo. Infine Simona Žemaitytė (Kaunas, 1984) ha realizzato per la mostra una serie di video girati nel territorio dei Campi Flegrei nei quali l’artista ha fatto ricorso a fotocamere e lenti speciali, alternando visione micro e macroscopica, per raccontare il rapporto intimo che gli abitanti di quest’area hanno con il vulcano.
Il progetto è prodotto da Artišokai ed è realizzato in collaborazione con il Museo di Fisica del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università degli studi di Napoli Federico II. È finanziato dal Lithuanian Council for Culture, con il supporto del Lithuanian Culture Institute e dell’Ambasciata della Repubblica di Lituania a Roma. Ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
10
maggio 2024
Collisions
Dal 10 maggio al 30 giugno 2024
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
MUSEO DI FISICA
Napoli, Via Mezzocannone, 8, (Napoli)
Napoli, Via Mezzocannone, 8, (Napoli)
Biglietti
intero € 2,50
Orario di apertura
lunedì e giovedì 09–13:30; 14:15–16:30
martedì, mercoledì e venerdì 09–13:30
Vernissage
10 Maggio 2024, 17.30-19.30
Autore
Curatore