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Aftermath
In mostra saranno esposte alcune sculture dell’artista inglese Maggi Hambling.
Comunicato stampa
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La Galleria Thomas Brambilla è lieta di presentare la seconda mostra personale di Maggi Hambling che inaugurerà sabato 18 maggio 2024 alle ore 18:30.
Maggi Hambling (1945) è una delle principali artiste contemporanee europee, celebre per i ritratti ed autoritratti ma anche per le serie di lavori sui fenomeni naturali, le guerre e sul rapporto tra uomo e natura.
Inoltre, Hambling è conosciuta per alcune sue monumentali sculture pubbliche, tra la quali; “A sculpture”, a Londra, dedicata a Mary Wollstonecraft, “A conversation with Oscar Wilde”, anch’essa a Londra, e “Scallop” dedicata al compositore Benjamin Britten, installata sulla spiaggia di Aldeburgh, Suffolk.
Hambling è ampiamente riconosciuta dalla critica per il suo lavoro che attraversa i confini dell'espressione artistica convenzionale e che invita a meditare sulle relazioni tra l'ambiente, le persone ed il luogo.
La mostra presenta la serie di sculture bronzee dipinte a mano intitolate “Aftermath”. Nel corso degli anni, l’artista ha raccolto e collezionato pezzi e frammenti di legno trovati sulla spiaggia che evocavano creature immaginarie e stravaganti. Utilizzando questi legni come ispirazione, l’artista ha successivamente creato queste particolari ed evocative opere.
Le Aftermath sono composte da sculture che spaziano da forme sia umane che animalesche, alcune più familiari e altre più ultraterrene, evocando quindi una varietà di emozioni e risonanze storico-artistiche; dall'espressionismo surrealista alla policromia medievale. Queste strane creature che emergono dalle Aftermath richiamano forme del passato antico, come ritratti funerari, gargoyle e reliquie, ma, allo stesso tempo, si inseriscono perfettamente nella pratica scultorea contemporanea.
La serie delle Aftermath, con questa diversificazione di forme e simbologie, esplora e approfondisce temi attinti dalla mitologia, dalla letteratura fino all'alchimia, principalmente concentrandosi sulle metamorfosi.
Viste da angolazioni o condizioni di illuminazione diverse, le sculture rivelano aspetti e interpretazioni varie, echeggiando la descrizione di Baudelaire della scultura come contemporaneamente vaga ed elusiva.
Hambling ha studiato prima presso la East Anglian School of Painting and Drawing con Cedric Morris e Lett Haines, poi ha frequentato le scuole d'arte di Ipswich (1962-64), Camberwell (1964-67) e Slade (1967-69). Nel 1980 è stata invitata a essere la prima artista ad avere una residenza per artisti contemporanei alla National Gallery di Londra.
Le opere di Hambling sono conservate in collezioni museali di tutto il mondo, tra cui la Tate, il British Museum, la National Gallery di Londra, la National Portrait Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York e il CAFA di Pechino.
Le mostre personali nei musei dal 1980 includono due esposizioni alla National Gallery di Londra, rispettivamente nel 1981 e nel 2014, e alla National Portrait Gallery nel 1983 e nel 2009. Altre mostre significative sono state organizzate presso lo Yale Center for British Art, New Haven (1981), lo Yorkshire Sculpture Park (1997), l'Abbot Hall Art Gallery, Kendal (2007), The Lowry, Salford (2009), la Walker Ars Gallery, Liverpool (2009), il Fitzwilliam Museum, Cambridge (2010), la Cattedrale di Winchester (2013), l'Hermitage, St. Pietroburgo (2013), Somerset House (2015), British Museum, Londra (2016), Jerwood Gallery (2018) e CAFA Art Museum, Pechino (2019).
Maggi Hambling (1945) è una delle principali artiste contemporanee europee, celebre per i ritratti ed autoritratti ma anche per le serie di lavori sui fenomeni naturali, le guerre e sul rapporto tra uomo e natura.
Inoltre, Hambling è conosciuta per alcune sue monumentali sculture pubbliche, tra la quali; “A sculpture”, a Londra, dedicata a Mary Wollstonecraft, “A conversation with Oscar Wilde”, anch’essa a Londra, e “Scallop” dedicata al compositore Benjamin Britten, installata sulla spiaggia di Aldeburgh, Suffolk.
Hambling è ampiamente riconosciuta dalla critica per il suo lavoro che attraversa i confini dell'espressione artistica convenzionale e che invita a meditare sulle relazioni tra l'ambiente, le persone ed il luogo.
La mostra presenta la serie di sculture bronzee dipinte a mano intitolate “Aftermath”. Nel corso degli anni, l’artista ha raccolto e collezionato pezzi e frammenti di legno trovati sulla spiaggia che evocavano creature immaginarie e stravaganti. Utilizzando questi legni come ispirazione, l’artista ha successivamente creato queste particolari ed evocative opere.
Le Aftermath sono composte da sculture che spaziano da forme sia umane che animalesche, alcune più familiari e altre più ultraterrene, evocando quindi una varietà di emozioni e risonanze storico-artistiche; dall'espressionismo surrealista alla policromia medievale. Queste strane creature che emergono dalle Aftermath richiamano forme del passato antico, come ritratti funerari, gargoyle e reliquie, ma, allo stesso tempo, si inseriscono perfettamente nella pratica scultorea contemporanea.
La serie delle Aftermath, con questa diversificazione di forme e simbologie, esplora e approfondisce temi attinti dalla mitologia, dalla letteratura fino all'alchimia, principalmente concentrandosi sulle metamorfosi.
Viste da angolazioni o condizioni di illuminazione diverse, le sculture rivelano aspetti e interpretazioni varie, echeggiando la descrizione di Baudelaire della scultura come contemporaneamente vaga ed elusiva.
Hambling ha studiato prima presso la East Anglian School of Painting and Drawing con Cedric Morris e Lett Haines, poi ha frequentato le scuole d'arte di Ipswich (1962-64), Camberwell (1964-67) e Slade (1967-69). Nel 1980 è stata invitata a essere la prima artista ad avere una residenza per artisti contemporanei alla National Gallery di Londra.
Le opere di Hambling sono conservate in collezioni museali di tutto il mondo, tra cui la Tate, il British Museum, la National Gallery di Londra, la National Portrait Gallery di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York e il CAFA di Pechino.
Le mostre personali nei musei dal 1980 includono due esposizioni alla National Gallery di Londra, rispettivamente nel 1981 e nel 2014, e alla National Portrait Gallery nel 1983 e nel 2009. Altre mostre significative sono state organizzate presso lo Yale Center for British Art, New Haven (1981), lo Yorkshire Sculpture Park (1997), l'Abbot Hall Art Gallery, Kendal (2007), The Lowry, Salford (2009), la Walker Ars Gallery, Liverpool (2009), il Fitzwilliam Museum, Cambridge (2010), la Cattedrale di Winchester (2013), l'Hermitage, St. Pietroburgo (2013), Somerset House (2015), British Museum, Londra (2016), Jerwood Gallery (2018) e CAFA Art Museum, Pechino (2019).
18
maggio 2024
Aftermath
Dal 18 maggio al 28 giugno 2024
arte contemporanea
Location
THOMAS BRAMBILLA CONTEMPORARY ART
Bergamo, Via Del Casalino, 25, (Bergamo)
Bergamo, Via Del Casalino, 25, (Bergamo)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 14-19
Vernissage
18 Maggio 2024, ore 18:30-20
Sito web
Autore