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La vespa e l’orchidea
LOOM gallery, in collaborazione con la Fondazione Kenta | Fabbrica Sassetti, è lieta di annunciare “La vespa e l’orchidea”, prima mostra personale di Antoine Langenieux-Villard presso la galleria.
Comunicato stampa
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LOOM gallery, in collaborazione con la Fondazione Kenta | Fabbrica Sassetti, è lieta di annunciare "La vespa e l’orchidea", prima mostra personale di Antoine Langenieux-Villard presso la galleria. L’artista presenta un nuovo corpo di opere su tela dalla recente serie Abrasée, che nasce dalla sua esplorazione della materialità della pittura e dei processi coinvolti nella sua creazione.
La mostra ha luogo nell’affascinante contesto della Fabbrica Sassetti, loft industriale costruito negli anni ‘30 come fabbrica di filati di lana, che ospita oggi la Fondazione Kenta.
La pratica artistica di Antoine Langenieux-Villard approfondisce la materialità della pittura e i processi sfaccettati coinvolti nella sua creazione. Egli non considera la superficie della pittura come una tela passiva bensì come uno spazio dinamico per la costruzione, ricco di strati di significato e profondità concettuale. Questa deviazione dalla pittura convenzionale segnala un approccio più sfumato ed esplorativo. Antoine Langenieux-Villard (nato a Parigi nel 1991) esamina meticolosamente i gesti della pittura, utilizzando metodi come l’assemblaggio e la piegatura per approfondire l’atto fisico della creazione. Attraverso questo processo, lascia dietro di sé tracce tangibili che fungono da segni del suo percorso artistico.
L’artista presenta una variegata scelta di opere dalla serie "Abrasée"; quadri caratterizzati dal riciclo di materiali e dalla manipolazione delle tele; sostituendo il pennello alla carta vetrata, infonde alla sua pratica uno spirito sperimentale, aggiungendo una dimensione tattile al suo lavoro. Attraverso la rimozione deliberata del materiale da entrambi i lati della tela, Langenieux-Villard crea una complessa rete di linee che penetrano la superficie, rivelando la ricca storia dei suoi sforzi artistici. Questo processo di sottrazione e successiva ricostruzione riflette sui temi del decadimento, della riparazione e della loro memoria.
Ispirandosi alle tecniche tradizionali giapponesi come il Boro, l’artista incorpora bende di stoffa realizzate dai residui di dipinti passati, migliorando la complessità visiva e strutturale dell’opera. Questo intricato stratificare non solo rivitalizza la superficie, ma testimonia anche il duraturo lascito delle manipolazioni precedenti. Consentendo alle sue opere di evolversi nel tempo, abbracciando gli effetti imprevedibili del caso e il graduale decadimento dei materiali, Antoine Langenieux-Villard infonde alla sua pratica dinamismo e vitalità. Questo approccio adattativo riflette la natura frammentata della memoria e gli strati nascosti dell’esistenza, invitando gli spettatori a interagire con la transitoria bellezza della provvisorietà.
Antoine Langenieux-Villard è nato nel 1991 a Parigi; vive e lavora tra Parigi e Bruxelles. Nel 2017 si laurea alla Central Saint Martins - BA (Hons) Fine Art, Londra. In precedenza ha frequentato l’Accademia d’Arte di Firenze, Firenze, gli Ateliers de Sèvre, Art School Foundation, Parigi e l’Ecole Penninghen, Design & Architecture, Parigi. Ha esposto il suo lavoro in gallerie, fondazioni e musei, ottenendo il plauso della critica per il suo stile distintivo.
La mostra ha luogo nell’affascinante contesto della Fabbrica Sassetti, loft industriale costruito negli anni ‘30 come fabbrica di filati di lana, che ospita oggi la Fondazione Kenta.
La pratica artistica di Antoine Langenieux-Villard approfondisce la materialità della pittura e i processi sfaccettati coinvolti nella sua creazione. Egli non considera la superficie della pittura come una tela passiva bensì come uno spazio dinamico per la costruzione, ricco di strati di significato e profondità concettuale. Questa deviazione dalla pittura convenzionale segnala un approccio più sfumato ed esplorativo. Antoine Langenieux-Villard (nato a Parigi nel 1991) esamina meticolosamente i gesti della pittura, utilizzando metodi come l’assemblaggio e la piegatura per approfondire l’atto fisico della creazione. Attraverso questo processo, lascia dietro di sé tracce tangibili che fungono da segni del suo percorso artistico.
L’artista presenta una variegata scelta di opere dalla serie "Abrasée"; quadri caratterizzati dal riciclo di materiali e dalla manipolazione delle tele; sostituendo il pennello alla carta vetrata, infonde alla sua pratica uno spirito sperimentale, aggiungendo una dimensione tattile al suo lavoro. Attraverso la rimozione deliberata del materiale da entrambi i lati della tela, Langenieux-Villard crea una complessa rete di linee che penetrano la superficie, rivelando la ricca storia dei suoi sforzi artistici. Questo processo di sottrazione e successiva ricostruzione riflette sui temi del decadimento, della riparazione e della loro memoria.
Ispirandosi alle tecniche tradizionali giapponesi come il Boro, l’artista incorpora bende di stoffa realizzate dai residui di dipinti passati, migliorando la complessità visiva e strutturale dell’opera. Questo intricato stratificare non solo rivitalizza la superficie, ma testimonia anche il duraturo lascito delle manipolazioni precedenti. Consentendo alle sue opere di evolversi nel tempo, abbracciando gli effetti imprevedibili del caso e il graduale decadimento dei materiali, Antoine Langenieux-Villard infonde alla sua pratica dinamismo e vitalità. Questo approccio adattativo riflette la natura frammentata della memoria e gli strati nascosti dell’esistenza, invitando gli spettatori a interagire con la transitoria bellezza della provvisorietà.
Antoine Langenieux-Villard è nato nel 1991 a Parigi; vive e lavora tra Parigi e Bruxelles. Nel 2017 si laurea alla Central Saint Martins - BA (Hons) Fine Art, Londra. In precedenza ha frequentato l’Accademia d’Arte di Firenze, Firenze, gli Ateliers de Sèvre, Art School Foundation, Parigi e l’Ecole Penninghen, Design & Architecture, Parigi. Ha esposto il suo lavoro in gallerie, fondazioni e musei, ottenendo il plauso della critica per il suo stile distintivo.
10
maggio 2024
La vespa e l’orchidea
Dal 10 maggio al 09 giugno 2024
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE KENTA
Milano, via Filippo Sassetti, 31
Milano, via Filippo Sassetti, 31
Orario di apertura
Mer-Ven 15-19
Sab 11-16
Vernissage
9 Maggio 2024, 18-22
Sito web
Ufficio stampa
LOOM Gallery
Autore