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Fotografia Europea a Reggio Emilia: i premi e le menzioni del Circuito OFF
Fotografia
di redazione
Sono stati assegnati nella serata di sabato, 4 maggio, i premi e le menzioni del Circuito OFF! di Fotografia Europea, il festival culturale internazionale che porta la fotografia contemporanea a Reggio Emilia. Istituito nel 2006 e promosso da Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia, Fotografia Europea si svolge in diversi luoghi pubblici e privati e ogni anno è incentrato su un tema diverso: per l’edizione 2024, aperta il 26 aprile, il motivo di ispirazione proviene da un frammento di Eraclito: «La natura ama nascondersi».
Con il Circuito OFF!, il Festival porta avanti un’idea di partecipazione attiva da parte dei cittadini che, parallelamente al programma principale, allestiscono mostre e organizzano incontri ed eventi, in ogni angolo della città e della Provincia. In questo ambito è stato dunque assegnato il Premio Max Spreafico al progetto Cosmografia di SuoloCollettivo, a cui sarà data la possibilità di esporre una nuova mostra fotografica nel 2025 utilizzando il contributo di mille euro.
Per il programma completo di Fotografia Europea 2024 potete cliccare qui.
Cosmografia, una riflessione sugli ecosistemi
Esposta presso lo studio di tatuaggi di Marco Sergiampietri (in via dei due Gobbi, 1) Cosmografia nasce come riflessione di artisti di diversa formazione sugli ecosistemi e sulla loro inalienabilità. La Terra è ripensata collettivamente attraverso molteplici visioni che con «Fotografie, assemblaggi organici, resti e concrezioni minerali si attraggono reciprocamente per produrre qualcosa che eccede la loro somma e al tempo stesso riporta all’unità, come una molecola gigante, o come la Terra».
Cosmografia è infatti il frutto di SuoloCollettivo, un’alleanza di artisti nata nel 2023 su progetto di Taryn Ferrentino che insieme indagano la possibilità di costruire immaginari terrestri condivisi a partire da esperienze del paesaggio singolari e immersive, «Una COSMOGRAFIA per comporre e ricomporre racconti possibili, per costruire immaginari condivisi che cominciano e finiscono sulla Terra». È stata proprio la profonda connessione tra oggetti e idee, realtà e immaginazione dell’esposizione a convincere la giuria presieduta da Walter Guadagnini, direttore artistico del festival insieme a Tim Clark e Luce Lebart, che ha assegnato al collettivo questo importante premio, dedicato allo storico collaboratore del festival, Max Spreafico.
Le menzioni speciali
I progetti che hanno partecipato al Circuito rispondendo alla call dell’Off 2024 sono stati oltre 260 «E le esposizioni in città sono sempre più curate e originali, tanto che e l’organizzazione, coordinata da Annachiara Rea e Ilaria Gentilini, ha premiato con la menzione d’onore altri due progetti molto interessanti», spiegano gli organizzatori.
Una è andata alla mostra Non per nasconderci, allestita in via Roma al civico 49, che indaga le possibilità rivelatrici offerte dal fare arte. Così l’artista collagista Audiocassetta interviene sugli scatti della fotografa Irene Ferri, realizzando dei collage su un supporto riflettente. Il risultato sono opere sognanti e di grande originalità, specchio dell’unicità delle due artiste.
L’altra menzione è stata assegnata a Federica Nannini per la mostra Il fallimento degli oggetti, allestita presso Casimiro Essenza (Via Emilia San Pietro, 1/m). La fotografa parte dal recupero delle fotografie di famiglie vittime dell’alluvione del maggio 2023 per costruire un percorso narrativo basato sull’intreccio di ricordi e immagini. L’acqua e il fango hanno consumato le immagini e ne hanno generate di nuove, insieme a nuovi vissuti e nuovi ricordi.
Durante la serata sono stati premiati anche in vincitori dell’International Photo Contest promosso dalla Fondazione Culturale Panathlon International – Domenico Chiesa e la Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia, con la collaborazione della Fondazione Palazzo Magnani, rivolto ai giovani dai 18 ai 35 anni, di ogni Paese del Mondo. Dal contest è nata una mostra visitabile presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Comunicazione ed Economia (via Allegri 9).