09 novembre 2000

Roma: al via i lavori per l’Ara Pacis

 
Sono iniziati i lavori per la risistemazione dell’Ara Pacis e della zona circostante che si concluderanno nel 2002...

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Sono iniziati da poco i lavori per l’allestimento del cantiere per la realizzazione della Nuova Ara Pacis di piazza Augusto Imperatore. Il progetto, compreso tra le opere giubilari, sarebbe dovuto essere stato compiuto per il 2000, mentre è iniziato solo ora, ed è previsto che termini tra 18 mesi.
Firmato da Richard Meier, il progetto realizza il primo intervento urbanistico nel centro storico di Roma dal periodo fascista in qua. E proprio alle numerose iniziative urbanistiche mussoliniane si deve la presenza dell’Ara Pacis nel sito attuale. In origine infatti il monumento, voluto dal senato romano nel 13 c. C. per celebrare la “pax augustea”, era stato eretto in Campo Marzio, dove fu ritrovato nel corso di scavi dal XVI sino a quelli sistematici del 1937-38. In seguito a questi scavi Mussolini decise di sistemarlo vicino al Mausoleo di Augusto. In quell’occasione inoltre la piazza antistante il Mausoleo venne ridisegnata dall’architetto Vittorio Ballio-Morpugo, per la cui realizzazione venne sacrificato l’antico quartiere, con la sola eccezione delle chiese.
Ara pacis, Progetto Meier, Fronte occidentale
Il monumento è costituito da un recinto rettangolare in marmo che racchiude l’ara vera e propria. Le pareti del recinto, sia interne che esterne, sono tutte decorate da raffinati bassorilievi.
Il progetto prevede di musealizzare il monumento e l’area circostante, realizzando anche un’auditorium di 200 posti circa, un’area espositiva, un laboratorio di restauro, ambienti per i servizi di accoglienza e un antiquarium. Verrà inoltre smontata l’attuale teca di cristallo che protegge il monumento, progettata a suo tempo da Vittorio Ballio-Morpugo, per creare un nuovo ambiente perfettamente climatizzato e trasparente. Questo intervento si rende necessario perché l’ambiente creato nella teca si è rivelato dannoso per la conservazione dell’ara.

Silvia Giabbani



[exibart]

7 Commenti

  1. sinceramente non vedo la necessità di un intervento così radicale.va bene rifare la copertura, ma non ho capito bene come intendano construire l’auditorium!

  2. A quanto pare in Europa è un must per le capitali di avere un “Meier”; ma se a Roma stanno già costruendo la chiesa del 2000 a questo punto non potevamo risparmiarci questo intervento rischioso in pieno centro?

  3. Finalmente in Italia si è capita la grandiosità di Richard Meier…!!! Non vedo l’ora che le due opere vengano completate!

  4. Cara Margaret, hai usato proprio la parola giusta: “grandiosità” … Meier non merita nessun aggettivo più equivocabile di questo. L’ Italia ha già troppe cose grandiose … è ora di fare anche quelle fatte bene … e soprattutto espressivamente contemporanee!

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