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Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #5: da Valdocco al Centro
Fotografia
di redazione
In occasione del nuovo festival internazionale EXPOSED Torino Foto Festival, Untitled Association è lieta di accompagnarvi alla scoperta delle iniziative dedicate alla fotografia che animeranno il mese di durata della manifestazione. Ogni settimana, un appuntamento con un itinerario diverso (qui li trovate tutti), pensato per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte, tra mostre, eventi e spazi imperdibili.
Oggi iniziamo dalla Fondazione Mamre per muoverci poi in zona Valdocco con la Galleria FIAF Torino e il Polo del ‘900, tra il Museo Diffuso della Resistenza e la sede di Palazzo San Daniele. Concludiamo il nostro percorso nel Centro storico con le gallerie Giorgio Persano e Weber & Weber.
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Si parte con la Fondazione Mamre e la mostra collettiva Iran. Paesaggi umani e urbani, un progetto in collaborazione con il fotografo e fotoreporter Claudio Silinghini. L’esposizione propone una puntuale narrazione sul Paese attraverso uno sguardo attento e orientato a ripercorrere tematiche sociali e intricati conflitti politici.
Superata zona Aurora, con la metropolitana M1 scendiamo alla fermata XVIII Dicembre, in zona Valdocco. La Galleria FIAF Torino ospita la collettiva Oltre l’Orizzonte: Esplorazioni nel Paesaggio Contemporaneo, con gli interventi fotografici di Stefano Pannucci, Nazareno Berton, Sergio Carlesso, Matteo Montesano e Ugo Col. In continuità con il tema della prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, New Landscapes – Nuovi Paesaggi, la mostra offre una visione variegata dei modi di intendere il paesaggio; il paesaggio non urbanizzato catturato dall’alto con un drone negli scatti di Stefano Pannucci; il paesaggio modificato da un’azione artistica con Nazareno Berton e Sergio Carlesso; il paesaggio la cui resa e percezione viene elaborata in post produzione con una serie di pattern visivi per Matteo Montesano; il paesaggio inedito e composito ottenuto dal collage di vedute e scorci differenti nelle opere di Ugo Col.
Continuiamo in Corso Valdocco 4/A con il Museo Diffuso della Resistenza, nella sede di Palazzo San Celso del Polo del ‘900, e il suo l’allestimento permanente Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione, progettato da N!03 e curato dall’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza. Nei suggestivi locali sotterranei del Palazzo dei Quartieri Militari, l’allestimento, con immagini, suoni e voci dei testimoni, rievoca la vita quotidiana durante la guerra, l’occupazione tedesca, la resistenza e il ritorno alla democrazia. Il percorso scandito in cinque tappe – Vivere il quotidiano, Vivere sotto le bombe, Vivere sotto il regime, Vivere sotto l’occupazione e Vivere liberi – guida lo spettatore in un’esplorazione del territorio e della memoria dei luoghi. Ogni tappa è costituita da due interviste che ne sono testimonianza, affiancate da un montaggio di immagini di film e documentari dell’epoca. Parte integrante della visita è anche il rifugio antiaereo, a 12 metri di profondità, riparo per i cittadini e per i dipendenti del quotidiano La Gazzetta del Popolo con aveva sede nel palazzo.
Poco distante la sede del Polo del ‘900, nel Palazzo San Daniele, in Via del Carmine 14, ospita la personale As if the world had no West di Mónica de Miranda nell’ambito di Exposed Torino Foto festival. La mostra, decostruendo le concezioni occidentali della memoria, della storia e della terra, propone la creazione di nuovi paesaggi. Mónica de Miranda sperimenta una nuova comprensione della terra, intesa come luogo per la cura reciproca e la liberazione. Polo del ‘900 presenta inoltre Perfetto, ma per puro caso, progetto dell’associazione editoriale indipendente Zic Zic edizioni. In un dialogo tra il mondo dell’esposizione e quello della microeditoria, Perfetto, ma per puro caso indaga il folklore e il paesaggio rurale del Sud Italia, sfidando le narrazioni turistiche e stereotipate con un approccio ispirato ai laboratori di trash printing. A partire da sabato 11 maggio, la mostra è stata integrata con i risultati del laboratorio di Trash Printing, in cui verranno realizzate collettivamente una serie di cianotipie per restituire un nuovo racconto della città.
Ci spostiamo ora nel centro storico per visitare le gallerie Giorgio Persano e Weber & Weber. Giorgio Persano ospita Volucelle, la personale che Marco Bagnoli ha pensato per lo spazio torinese. Volucelle, tratto da un quadro di Picabia, contiene la parola luce, filo conduttore dell’esposizione, e nomina la scacchiera in alabastro, con la forma degli scacchi che richiama sia la figura del danzatore di Harappa, nel museo archeologico di Delhi, che l’ultima partita di scacchi di Marcel Duchamp, dove ogni tipo di movimento era impedito dalla presenza delle pedine. La mostra indaga la dimensione di marcata immobilità che soltanto la luce può attraversare.
Ricordiamo inoltre, in galleria, la personale In/Visible di Per Barclay. La serie di lavori fotografici, allestita nel giardino interno del Palazzo Scaglia di Verrua, indaga il rapporto tra la percezione soggettiva e le sue deformazioni, con un’analisi del potere straniante del mezzo fotografico. L’artista norvegese invita a considerare la visione e le sue ambiguità, in un mondo conteso tra sensibile ed intelligibile, visibile ed invisibile. Nella costruzione delle fotografie e delle installazioni, l’artista sembra accedere all’unheimlich freudiano, al perturbante; con il gioco della sovversione della visione comune, Per Barclay ri-codifica i suoi soggetti – ballerine, giovani donne e uomini o individui maturi – a simboli dell’inconscio.
Segnaliamo inoltre, poco distante, i Musei Reali di Torino, immersi nel suggestivo verde dei Giardini Reali, con una collezione permanente da non farsi sfuggire.
Arriviamo da Weber & Weber, nostra ultima tappa, con la personale Chiaro di Luna di Roberto Kusterle. Con uno stile spiccatamente personale, Kusterle lavora sulla fotografia di messa in scena, dando vita a un favoloso mondo dove il confine tra reale e immaginario svanisce. Con le sue immagini ibride, al cui centro spesso si trovano creature fantastiche colte nel passaggio metamorfico da una forma di vita ad un’altra, riflette sul rapporto uomo-natura, sull’alienazione e sulla coesistenza simbiotica di entrambi. Per l’esposizione, la base di partenza sono delle fotografie lacerate, sgualcite, piegate, ingiallite e scolorite, di vecchie carte dell’archivio goriziano, alle quali Kusterle somma figure femminili e maschili ritratte con il corpo ricoperto di argilla. Per questo ciclo, il fotografo indaga l’equilibrio cromatico e tonale tra soggetti e materiali d’archivio, ottenuto per sottrazione del colore e forti contrasti. Le figure risultano quasi trasparenti, immerse e confuse con lo sfondo. Attraverso la fusione tra reale e immaginario, umano e animale/vegetale, animato e inanimato, Kusterle apre costantemente a nuovi significati.
Cosa vedere a Torino #5
Fondazione Mamre
Piazzale Croce Rossa Italiana, 185/A
+39 011 852433
Iran. Paesaggi umani e urbani
Group show
10.05 > 02.06.2024
Galleria FIAF Torino
Via Pietro Santarosa, 7
+39 0115629479
Oltre l’Orizzonte: Esplorazioni nel Paesaggio Contemporaneo
Group show
> 17.05.2023
Altrove
Group show
24.05 > 14.06.2023
Museo Diffuso della Resistenza
Corso Valdocco, 4/A
+393453937109
receptionsancelso@polodel900.it
Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione
Permanent Collection
progettato da N!03 e curato dall’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza.
Polo del ‘900
Via del Carmine, 14
+39 0110883200
As if the world had no West
Mónica de Miranda
02.05 > 02.06.2024
Perfetto, ma per puro caso
Zic Zic edizioni
10.05 >11.05.2024
Giorgio Persano
Via Stampatori, 4
+39 011 4378178
Volucelle
Marco Bagnoli
> 28.06.2024
In/Visibile
Per Barclay
> 28.06.2024
Musei Reali di Torino
Piazzetta Reale, 1
Permanent Collection
Weber & Weber
Via San Tommaso, 7
+ 39 011 195 00694
+39 348 036 4070
Chiaro di Luna
Roberto Kusterle
> 29.06.2024