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Erotismi tra utopia e distopia
Questa mostra vuole offrire un piccolo viaggio attraverso gli intricati regni del desiderio umano, dove i confini tra utopia e distopia si confondono e la sensualità si intreccia con l’incertezza. Opere che esplorano la dicotomia dell’erotismo: una forza allo stesso tempo bella e inquietante.
Comunicato stampa
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Mostra: EROTISMI TRA UTOPIA E DISTOPIA
Artisti: Katarzyna Bak, Gwenaël Chevalier, Werther Germondari,Micheal Knoten, Benna G.Maris, Mohammad Reza Jahan Panah, Maria Laura Spagnoli.
Luogo: Ospizio Giovani Artisti
Indirizzo: via Cernaia 15 - Roma
Inaugurazione: Mercoledì 29 maggio 2024, h17.30 (fino h20).
Periodo: 29 maggio - 11 giugno 2024
Orario: nei giorni successivi l’inaugurazione, solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
Questa mostra vuole offrire un piccolo viaggio attraverso gli intricati regni del desiderio umano, dove i confini tra utopia e distopia si confondono e la sensualità si intreccia con l’incertezza. Opere che esplorano la dicotomia dell'erotismo: una forza allo stesso tempo bella e inquietante. Dai paesaggi idealizzati del piacere utopico alle ombre del controllo distopico, questa mostra vuole approfondire la complessità dei nostri istinti più primordiali. Un delicato equilibrio tra liberazione e costrizione, piacere e pericolo. Temi provocatori, per sfidare le norme sociali e riflettere sul profondo impatto dell'erotismo sulla psiche umana. Che tu sia attratto dalle visioni euforiche dell'utopia o dagli echi inquietanti della distopia, questa mostra invita ad impegnarsi in un dialogo che trascende i confini e approfondisce l'essenza del desiderio umano.
Katarzyna Bak (Włoszczowa, Polonia, 1974) ha studiato presso la Facoltà di Educazione Artistica di Czestochowa in Polonia, specializzandosi in litografia. Dopo la laurea si è trasferita in Italia, dove lavora come artista e art designer. Dal 1996 ha esposto le sue opere in varie mostre personali e collettive in Polonia, Belgio, Inghilterra, Ucraina, Germania e Italia. La questione identitaria, accompagnata da una costante riflessione sul rapporto tra la nostra anima, il nostro corpo e il mondo che ci circonda, appare centrale in diversi cicli di opere realizzate negli ultimi anni.
Gwenaël Chevalier (????, Francia, 1990). Attore, produttore e regista.
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Micheal Knoten (Fratiskovy Lazne, Repubblica Ceca, 1984) lavora come operaio nella produzione del metallo. Si dedica alla creazione artistica dall’infanzia. “Nel corso della mia vita, ispirato dall’ambiente circostante, ho iniziato un percorso artistico sinceramente misantropico, che esplora i lati oscuri dell’anima umana”. Da oltre dieci anni si dedica alla fotografia digitale e alla grafica, seguendo i principi del pittorialismo. Ha realizzato molte mostre personali, e ha al suo attivo molte collaborazioni audiovisive per band di metal estremo.
Silvia Marcantoni Taddei (Genova, 1994). Artista multimediale, ha fondato nel 2019 il duo AnimaeNoctis con Massimo Sannelli. Lo spettacolo deve continuare. E così la pala. Che sia uno strumento per lavorare, danzare, posare, scavare più a fondo. Per esplorare il rapporto con il proprio corpo. “Per le due modelle qui presenti, la pala è uno strumento di sostegno e di azione. È un compagno di posa non convenzionale. È uno specchio del processo in corso per bilanciare l'identità non binaria e i corpi non conformi, la nuova forza e la grazia” (S.M.Taddei).
Benna G. Maris (??????, ??????, ????) Artista interdisciplinare alieno che espone sul pianeta Terra con lo scopo di sensibilizzare i terrestri sulle questioni umane, sociali, metafisiche e ambientali, esprimendosi attraverso tutta una serie di discipline artistiche, materiali o immateriali, privilegiando l'uso di materiali poveri e il minimalismo. Motto: “O eclettismo o noia”. L'opera in mostra è una rappresentazione della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, con un tetto adeguato per coprire il design evidentemente incompiuto.
Mohammad Reza Jahan Panah (??????, Iran, 1975). Direttore della fotografia, regista e produttore, è noto per i film "Radiograph of a Family" (2020), "Scenes from a Divorce" (2015) e "Sayehay-e Roshan" (2013).
Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960). Laureata in Storia della Musica alla Sapienza di Roma, al DAMS di Bologna in Istituzioni di Regia, ed in Tecnologie per il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali, alla Sapienza di Roma. Negli anni ottanta inizia la sua collaborazione di vita e lavoro con Werther Germondari. Il loro primo cortometraggio è selezionato in concorso a Cannes nel 1994. Ad oggi hanno realizzato insieme tre film di lungometraggio, sul tema della sessualità, nell’ambito del progetto del ‘Tractatus logico-phileroticus’, creato da Werther Germondari nel 1998.
Artisti: Katarzyna Bak, Gwenaël Chevalier, Werther Germondari,Micheal Knoten, Benna G.Maris, Mohammad Reza Jahan Panah, Maria Laura Spagnoli.
Luogo: Ospizio Giovani Artisti
Indirizzo: via Cernaia 15 - Roma
Inaugurazione: Mercoledì 29 maggio 2024, h17.30 (fino h20).
Periodo: 29 maggio - 11 giugno 2024
Orario: nei giorni successivi l’inaugurazione, solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
Questa mostra vuole offrire un piccolo viaggio attraverso gli intricati regni del desiderio umano, dove i confini tra utopia e distopia si confondono e la sensualità si intreccia con l’incertezza. Opere che esplorano la dicotomia dell'erotismo: una forza allo stesso tempo bella e inquietante. Dai paesaggi idealizzati del piacere utopico alle ombre del controllo distopico, questa mostra vuole approfondire la complessità dei nostri istinti più primordiali. Un delicato equilibrio tra liberazione e costrizione, piacere e pericolo. Temi provocatori, per sfidare le norme sociali e riflettere sul profondo impatto dell'erotismo sulla psiche umana. Che tu sia attratto dalle visioni euforiche dell'utopia o dagli echi inquietanti della distopia, questa mostra invita ad impegnarsi in un dialogo che trascende i confini e approfondisce l'essenza del desiderio umano.
Katarzyna Bak (Włoszczowa, Polonia, 1974) ha studiato presso la Facoltà di Educazione Artistica di Czestochowa in Polonia, specializzandosi in litografia. Dopo la laurea si è trasferita in Italia, dove lavora come artista e art designer. Dal 1996 ha esposto le sue opere in varie mostre personali e collettive in Polonia, Belgio, Inghilterra, Ucraina, Germania e Italia. La questione identitaria, accompagnata da una costante riflessione sul rapporto tra la nostra anima, il nostro corpo e il mondo che ci circonda, appare centrale in diversi cicli di opere realizzate negli ultimi anni.
Gwenaël Chevalier (????, Francia, 1990). Attore, produttore e regista.
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Micheal Knoten (Fratiskovy Lazne, Repubblica Ceca, 1984) lavora come operaio nella produzione del metallo. Si dedica alla creazione artistica dall’infanzia. “Nel corso della mia vita, ispirato dall’ambiente circostante, ho iniziato un percorso artistico sinceramente misantropico, che esplora i lati oscuri dell’anima umana”. Da oltre dieci anni si dedica alla fotografia digitale e alla grafica, seguendo i principi del pittorialismo. Ha realizzato molte mostre personali, e ha al suo attivo molte collaborazioni audiovisive per band di metal estremo.
Silvia Marcantoni Taddei (Genova, 1994). Artista multimediale, ha fondato nel 2019 il duo AnimaeNoctis con Massimo Sannelli. Lo spettacolo deve continuare. E così la pala. Che sia uno strumento per lavorare, danzare, posare, scavare più a fondo. Per esplorare il rapporto con il proprio corpo. “Per le due modelle qui presenti, la pala è uno strumento di sostegno e di azione. È un compagno di posa non convenzionale. È uno specchio del processo in corso per bilanciare l'identità non binaria e i corpi non conformi, la nuova forza e la grazia” (S.M.Taddei).
Benna G. Maris (??????, ??????, ????) Artista interdisciplinare alieno che espone sul pianeta Terra con lo scopo di sensibilizzare i terrestri sulle questioni umane, sociali, metafisiche e ambientali, esprimendosi attraverso tutta una serie di discipline artistiche, materiali o immateriali, privilegiando l'uso di materiali poveri e il minimalismo. Motto: “O eclettismo o noia”. L'opera in mostra è una rappresentazione della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, con un tetto adeguato per coprire il design evidentemente incompiuto.
Mohammad Reza Jahan Panah (??????, Iran, 1975). Direttore della fotografia, regista e produttore, è noto per i film "Radiograph of a Family" (2020), "Scenes from a Divorce" (2015) e "Sayehay-e Roshan" (2013).
Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960). Laureata in Storia della Musica alla Sapienza di Roma, al DAMS di Bologna in Istituzioni di Regia, ed in Tecnologie per il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali, alla Sapienza di Roma. Negli anni ottanta inizia la sua collaborazione di vita e lavoro con Werther Germondari. Il loro primo cortometraggio è selezionato in concorso a Cannes nel 1994. Ad oggi hanno realizzato insieme tre film di lungometraggio, sul tema della sessualità, nell’ambito del progetto del ‘Tractatus logico-phileroticus’, creato da Werther Germondari nel 1998.
29
maggio 2024
Erotismi tra utopia e distopia
Dal 29 maggio all'undici giugno 2024
arte contemporanea
collettiva
fotografia
altro
collettiva
fotografia
altro
Location
OSPIZIO GIOVANI ARTISTI
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Orario di apertura
Nei giorni successivi l'inaugurazione solo su appuntamento
Vernissage
29 Maggio 2024, 17.30 - 20
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