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Iter in divenire
Ospitando una ventina di dipinti di Alberto Rizzi questa mostra riconduce l’artista a Bergamo, dove già espose nel 1980, 1981 e nel 1991. Sono esposte opere delle serie Sequenza e Memoria Memoriae, entrambe realizzate a più riprese tra 1993 e il 2003, ultimo decennio di attività.
Comunicato stampa
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Iter in divenire: questo il titolo della nuova mostra con opere di Alberto Rizzi presso il Fantoni Hub, lo spazio gestito dalla Scuola d’Arte Andrea Fantoni, grazie alla disponibilità della Provincia di Bergamo. La mostra sarà aperta dal 24 maggio al 12 giugno e presenterà i dipinti di un artista ex docente della Scuola d’Arte Fantoni.
L’inaugurazione del 24 maggio è in programma dalle 16 alle 20 con ingresso libero.
LA MOSTRA
Ospitando una ventina di dipinti, questa mostra nello Spazio Fantoni Hub riconduce l’artista a Bergamo, dove già espose nel 1980, 1981 e nel 1991. Sono esposte opere delle serie Sequenza e Memoria Memoriae, entrambe realizzate a più riprese tra 1993 e il 2003, ultimo decennio di attività artistica di Rizzi.
I dipinti Sequenza sono stati realizzati prevalentemente ad olio su tela e ripresi in un secondo tempo a tempera grassa. Rizzi scelse queste tecniche per ottenere specifici effetti pittorici e di decantazione utili alla realizzazione delle sue opere. I suoi soggetti appaiono al limite della superficie della tela; il protagonista diventa lo spazio, sempre più vuoto; uno spazio profondo, vibrante, a volte attraversato da una fonte di luce proveniente dal di fuori, esterna. In più occasioni l’opera è composta da due o tre tele permettendo all’artista di estendere la sua tematica dallo spazio al tempo, e di accentuare il suo racconto visivo-mentale.
Nella serie Memoria Memoriae, Rizzi si avvale, oltre che dell’olio e della tempera grassa, dell’uso di acrilici e di tecniche miste. Man mano i colori schiariscono fino a diventare quasi monocromatici. L’artista prosegue il suo indagare alla ricerca dell’indefinibile, velatura su velatura fino a che tutto diventa intangibile: «Affiorano così lentamente, lontane luminose ombre …». (Rizzi autobiografia).
L’ARTISTA
Alberto Rizzi (1954 -2003)
Alberto Rizzi consegue la maturità all’Istituto d’Arte “P. Toschi” di Parma nel 1974 e, nello stesso anno, si trasferisce a Bergamo dove insegna affresco e tecniche artistiche all’Istituto Andrea Fantoni.
Nel 1978 decide di interrompere gli studi di architettura al Politecnico di Milano per dedicarsi definitivamente alla pittura.
Si iscrive all’Accademia di Brera e contemporaneamente segue lezioni di restauro presso l’Accademia di Bologna. In quegli anni frequenta anche l’ambiente artistico fiorentino dove incontra Pietro Annigoni, dal quale apprende l’utilizzo dell’antica tecnica pittorica della tempera grassa.
I primi anni del suo lavoro sono prevalentemente dedicati alla figura. Intensa è l’attività di affreschista anche con opere a carattere sacro realizzate in Brasile.
Dal 1984, dopo diversi trasferimenti, si stabilisce a Milano.
Numerose si susseguono le esposizioni personali.
Per un approfondimento: www.albertorizzi.it
Clelia Epis - ufficio comunicazione Scuola d'Arte Andrea Fantoni
3389899570 clelia.epis@cfpscuolafantoni.org
L’inaugurazione del 24 maggio è in programma dalle 16 alle 20 con ingresso libero.
LA MOSTRA
Ospitando una ventina di dipinti, questa mostra nello Spazio Fantoni Hub riconduce l’artista a Bergamo, dove già espose nel 1980, 1981 e nel 1991. Sono esposte opere delle serie Sequenza e Memoria Memoriae, entrambe realizzate a più riprese tra 1993 e il 2003, ultimo decennio di attività artistica di Rizzi.
I dipinti Sequenza sono stati realizzati prevalentemente ad olio su tela e ripresi in un secondo tempo a tempera grassa. Rizzi scelse queste tecniche per ottenere specifici effetti pittorici e di decantazione utili alla realizzazione delle sue opere. I suoi soggetti appaiono al limite della superficie della tela; il protagonista diventa lo spazio, sempre più vuoto; uno spazio profondo, vibrante, a volte attraversato da una fonte di luce proveniente dal di fuori, esterna. In più occasioni l’opera è composta da due o tre tele permettendo all’artista di estendere la sua tematica dallo spazio al tempo, e di accentuare il suo racconto visivo-mentale.
Nella serie Memoria Memoriae, Rizzi si avvale, oltre che dell’olio e della tempera grassa, dell’uso di acrilici e di tecniche miste. Man mano i colori schiariscono fino a diventare quasi monocromatici. L’artista prosegue il suo indagare alla ricerca dell’indefinibile, velatura su velatura fino a che tutto diventa intangibile: «Affiorano così lentamente, lontane luminose ombre …». (Rizzi autobiografia).
L’ARTISTA
Alberto Rizzi (1954 -2003)
Alberto Rizzi consegue la maturità all’Istituto d’Arte “P. Toschi” di Parma nel 1974 e, nello stesso anno, si trasferisce a Bergamo dove insegna affresco e tecniche artistiche all’Istituto Andrea Fantoni.
Nel 1978 decide di interrompere gli studi di architettura al Politecnico di Milano per dedicarsi definitivamente alla pittura.
Si iscrive all’Accademia di Brera e contemporaneamente segue lezioni di restauro presso l’Accademia di Bologna. In quegli anni frequenta anche l’ambiente artistico fiorentino dove incontra Pietro Annigoni, dal quale apprende l’utilizzo dell’antica tecnica pittorica della tempera grassa.
I primi anni del suo lavoro sono prevalentemente dedicati alla figura. Intensa è l’attività di affreschista anche con opere a carattere sacro realizzate in Brasile.
Dal 1984, dopo diversi trasferimenti, si stabilisce a Milano.
Numerose si susseguono le esposizioni personali.
Per un approfondimento: www.albertorizzi.it
Clelia Epis - ufficio comunicazione Scuola d'Arte Andrea Fantoni
3389899570 clelia.epis@cfpscuolafantoni.org
24
maggio 2024
Iter in divenire
Dal 24 maggio al 12 giugno 2024
arte contemporanea
Location
FANTONI HUB
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Bergamo, Via Gabriele Camozzi, (Bergamo)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-12.30 e 15.30-19
Vernissage
24 Maggio 2024, 16
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