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La Piazza
Magazzino è lieta di annunciare l’apertura di La Piazza, seconda personale di Francesca Leone in galleria dopo Si può illuminare un cielo melmoso e nero? del 2020.
La mostra inaugurerà Mercoledì 29 Maggio e sarà aperta al pubblico fino al 27 Luglio 2024.
Comunicato stampa
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Magazzino è lieta di annunciare l’apertura di La Piazza, seconda personale di Francesca Leone in galleria dopo Si può illuminare un cielo melmoso e nero? del 2020.
La mostra inaugurerà Mercoledì 29 Maggio e sarà aperta al pubblico fino al 27 Luglio 2024.
Il titolo fa riferimento a un luogo centrale nell’urbanistica di borghi e città. Sin dai tempi delle agorà greche, la piazza è uno spazio attorno al quale si sviluppa e organizza la vita sociale e politica delle comunità. Un luogo creato dall’uomo e per l’uomo, la cui forza centripeta si riflette negli arredi che spesso lo occupano. Monumenti equestri, fontane e obelischi celebrano gesta e imprese di un’umanità che si è garantita benessere e libertà attraverso il controllo e l’oppressione.
In questa mostra Francesca Leone offre una reinterpretazione di un luogo archetipo, attraverso un progetto concepito per gli spazi della galleria, in cui emerge una riflessione sull’uomo e sul suo rapporto conflittuale con la natura.
Un ambiente circolare ospita al suo interno una struttura dall’anima ambivalente che, a metà fra un obelisco e un imponente elemento vegetale, sembra espandersi e voler prendere possesso dello spazio circostante. I materiali scelti contribuiscono ad alimentare l’equivoco: consueti nella pratica di Leone, i materiali di recupero instaurano un rapporto di ossimori con lo strano universo vegetale che rappresentano; un universo nel quale nuovi fiori possono sbocciare da rottami, tubi e rubinetti arrugginiti. Un paesaggio di ferro e tinte cupe in cui la Natura tenta di riprendersi una sua centralità.
Francesca Leone è nata a Roma nel 1964, dove vive e lavora. Nel suo lavoro recente, la pratica pittorica si espande in un universo in costante tensione tra opposti: le sue opere vivono nell’oscillazione tra una condizione ereditata (l’uso del materiale di recupero) e una riscrittura, pittorica ma anche plastica, che tende a stravolgere le connotazioni più evidenti. Francesca Leone ha esposto, tra gli altri, ai Musei Capitolini (2007), al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo (2008), Palazzo Venezia, Roma (2008) e Castel dell’Ovo, Napoli (2009), al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Mosca (2009), al Bihar Museum, Patna (India) in occasione del G20 (2023). Ha inoltre avuto mostre personali al MAC di Santiago del Cile, al MACBA di Buenos Aires, al Museo dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli (2014), Triennale di Milano (2015), MACRO di Roma (2017), Real Albergo dei Poveri a Palermo, Palacio de Gaviria a Madrid (2018), Gallerie d’Italia a Milano (2021), Salone Verde - Evento collaterale della 59° Biennale di Venezia (2022).
La mostra inaugurerà Mercoledì 29 Maggio e sarà aperta al pubblico fino al 27 Luglio 2024.
Il titolo fa riferimento a un luogo centrale nell’urbanistica di borghi e città. Sin dai tempi delle agorà greche, la piazza è uno spazio attorno al quale si sviluppa e organizza la vita sociale e politica delle comunità. Un luogo creato dall’uomo e per l’uomo, la cui forza centripeta si riflette negli arredi che spesso lo occupano. Monumenti equestri, fontane e obelischi celebrano gesta e imprese di un’umanità che si è garantita benessere e libertà attraverso il controllo e l’oppressione.
In questa mostra Francesca Leone offre una reinterpretazione di un luogo archetipo, attraverso un progetto concepito per gli spazi della galleria, in cui emerge una riflessione sull’uomo e sul suo rapporto conflittuale con la natura.
Un ambiente circolare ospita al suo interno una struttura dall’anima ambivalente che, a metà fra un obelisco e un imponente elemento vegetale, sembra espandersi e voler prendere possesso dello spazio circostante. I materiali scelti contribuiscono ad alimentare l’equivoco: consueti nella pratica di Leone, i materiali di recupero instaurano un rapporto di ossimori con lo strano universo vegetale che rappresentano; un universo nel quale nuovi fiori possono sbocciare da rottami, tubi e rubinetti arrugginiti. Un paesaggio di ferro e tinte cupe in cui la Natura tenta di riprendersi una sua centralità.
Francesca Leone è nata a Roma nel 1964, dove vive e lavora. Nel suo lavoro recente, la pratica pittorica si espande in un universo in costante tensione tra opposti: le sue opere vivono nell’oscillazione tra una condizione ereditata (l’uso del materiale di recupero) e una riscrittura, pittorica ma anche plastica, che tende a stravolgere le connotazioni più evidenti. Francesca Leone ha esposto, tra gli altri, ai Musei Capitolini (2007), al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo (2008), Palazzo Venezia, Roma (2008) e Castel dell’Ovo, Napoli (2009), al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Mosca (2009), al Bihar Museum, Patna (India) in occasione del G20 (2023). Ha inoltre avuto mostre personali al MAC di Santiago del Cile, al MACBA di Buenos Aires, al Museo dell’Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli (2014), Triennale di Milano (2015), MACRO di Roma (2017), Real Albergo dei Poveri a Palermo, Palacio de Gaviria a Madrid (2018), Gallerie d’Italia a Milano (2021), Salone Verde - Evento collaterale della 59° Biennale di Venezia (2022).
29
maggio 2024
La Piazza
Dal 29 maggio al 27 luglio 2024
arte contemporanea
Location
MAGAZZINO
Roma, Via Dei Prefetti, 17, (Roma)
Roma, Via Dei Prefetti, 17, (Roma)
Orario di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 11.00 alle 20.00
Vernissage
29 Maggio 2024, 18.00 - 21.00
Autore