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STATO DÌ
STUDIO DRANG e MAGMA ospitano l’opening della mostra STATO Dì, collettiva degli
artisti dnaaer, Ginevra Mazzoni, Nicolas Salgado e Sade. Il progetto mette insieme una molteplicità di percorsi semantici ed espressivi che si intrecciano tra pittura, scultura, illustrazione, installazioni e video
Comunicato stampa
Segnala l'evento
STATO DÌ
a cura di Simone Cametti
co-curatela Veronica Di Giannantonio, Alessia Mattia e Matilda Volpini
testo di sala di Nicoletta Provenzano
STUDIO DRANG / MAGMA (Via Galeazzo Alessi 212, Roma)
24 maggio - 31 maggio 2024
Opening 24 maggio ore 18:00
Visitabile tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00
Venerdì 24 maggio STUDIO DRANG e MAGMA ospitano l’opening della mostra STATO Dì, collettiva degli artisti dnaaer, Ginevra Mazzoni, Nicolas Salgado e Sade.
Il progetto mette insieme una molteplicità di percorsi semantici ed espressivi che si intrecciano sviluppandosi tra pittura, scultura, illustrazione, installazione e video.
Il titolo STATO Dì può essere interpretato come un termine matrioska che cela diversi significati inglobati l’uno nell’altro; la fusione tra un evocativo SPAZIO fenomenico, un luogo geografico in cui ogni artista è una regione a sé stante all’interno di uno luogo fisico più ampio, e il richiamo ad un TEMPO, inteso come accadere effimero, un qui e ora che delinea la coesistenza temporanea nell’ambito di uno stesso contesto.
Il gioco di parole STATO Dì viene dunque coniato nel tentativo di creare un trait d’union tra ricerche artistiche assai diverse, in cui l’analogia geografica vede i quattro artisti come territori distinti che coesistono per un tempo finito in uno stesso luogo, un arcipelago nel quale i rispettivi confini determinano il senso profondo delle opere e delle singole individualità, aprendo a possibili relazioni fatte di sottili connessioni semantiche.
Esempi di queste relazioni possono essere individuate nel movimento ascendente del lavoro di Ginevra Mazzoni, dove la presenza di un tappeto elastico crea il presupposto per un salto verso l’alto, immergendoci in un illusorio celo terso, e nel volo discendente del lavoro dnaeer, una caduta libera in cui il concetto accademico di en plein air viene radicalmente esasperato, portando l’artista a produrre un dipinto durante un lancio da un areoplano.
In entrambi i casi la mistificazione è parte delle opere, simulando attraverso il video l’illusione di trovarsi all’aperto e di compiere un salto verso il cielo e impiegando dei ventilatori che restituiscano la sensazione del vento che investe il corpo durante l’azione di paracadutaggio.
Il richiamo alla terra, inteso come discesa nel profondo e alla spiritualità che quest’esperienza comporta, è invece parte del lavoro di Sade, che riproduce l’immagine di una culla e di un feretro posizionate in un interstizio dello spazio espositivo, collocando le opere lungo una gradinata che porta verso il basso.
I due giacigli che caratterizzano fasi diverse e opposte della vita, tracciano simbolicamente lo scorrere del tempo, oggettivizzando il drammatico passaggio di un’esistenza.
Ad un richiamo spirituale alla terra e all’idea di scavo sotterraneo si riferisce invece il lavoro di Nicolas Salgado, che costruisce con minuzia una serie di finti reperti archeologici, riprendendo le forme di preziosi cimeli pre-colombiani, utilizzati nelle cerimonie huaca durante le quali questi manufatti venivano offerti a laghi e caverne per restituire il metallo ai luoghi originari e quindi alla natura.
Con la sua opera scultorea, “Mal de los Andes” Salgado veste i panni dell'artigiano, riprendendo il lavoro degli antichi creatori di manufatti andini e colombiani (pratica bruscamente interrotta dalla colonizzazione) eliminando l’ottica esotica che ha interpretato questi cimeli come primitivi, per restituirgli l’originaria carica magica, votiva e spirituale.
BIO
dnaaer
Partendo dai graffiti su cui plasma, nel tempo, anche la sua pittura, dnaaer compie una ricerca introspettiva legata alla memoria personale. In campo installativo elabora opere che giocano con la percezione del pubblico e che in una chiave ironica mettono in discussione i presupposti dell'arte stessa.
Ginevra Mazzoni
Ginevra Mazzoni si forma come danzatrice e performer. Successivamente, prosegue gli studi in scultura e installazione, cimentandosi nell'utilizzo di media quali installazione, suono e video. Ne risultano lavori dall'impronta teatrale che uniscono aspetti scenografici e visivi lasciando spazio all'azione. Nel suo lavoro si intrecciano un linguaggio scientifico-tecnico alla ricerca del numinoso, del sacro e del nascosto.
Nicolas Salgado
Attraverso la manipolazione del materiale, Nicolas Salgado ricrea oggetti, corpi e forme esistenti, riflettendo i desideri irrealizzati e le mancanze della sua vita. Il suo lavoro si concentra sulla struttura del corpo e sulla sua scomposizione, ed è caratterizzato da un'ossessione per la creazione di manufatti in cera, che vengono poi forgiati in bronzo e ottone.
Sade
Partendo da studi e riflessioni di tipo filosofico e psicoanalitico, Sade elabora opere che richiamano i temi della morale e dell'inconscio. Il suo lavoro spazia tra medium e tecniche differenti quali scultura, installazione, pittura, fotografia, disegno.
STUDIO DRANG
Studio Drang è uno spazio di ricerca dedicato all’arte contemporanea, accoglie artisti e curatori per lo sviluppo di progetti che guardano alla complessità del presente, sostenendo un approccio transdisciplinare e la sperimentazione in tutte le sue forme.
Studio Drang nasce dall’esigenza di muoversi al di là delle logiche istituzionali legate al mondo dell’arte, aprendosi alla possibilità di nuove forme espressive concettuali e installative.
STUDIO DRANG sono ILARIA GOGLIA e ALESSANDRA PINNA
https://www.instagram.com/studiodrang/
Contatti:
studiodrang@arcimagma.it
cell. 3462410433
ARCI MAGMA
Magma è uno uno spazio culturale transdisciplinare con sede a Roma, che accoglie e sviluppa progetti musicali e artistici.
https://www.instagram.com/arci_magma/
a cura di Simone Cametti
co-curatela Veronica Di Giannantonio, Alessia Mattia e Matilda Volpini
testo di sala di Nicoletta Provenzano
STUDIO DRANG / MAGMA (Via Galeazzo Alessi 212, Roma)
24 maggio - 31 maggio 2024
Opening 24 maggio ore 18:00
Visitabile tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00
Venerdì 24 maggio STUDIO DRANG e MAGMA ospitano l’opening della mostra STATO Dì, collettiva degli artisti dnaaer, Ginevra Mazzoni, Nicolas Salgado e Sade.
Il progetto mette insieme una molteplicità di percorsi semantici ed espressivi che si intrecciano sviluppandosi tra pittura, scultura, illustrazione, installazione e video.
Il titolo STATO Dì può essere interpretato come un termine matrioska che cela diversi significati inglobati l’uno nell’altro; la fusione tra un evocativo SPAZIO fenomenico, un luogo geografico in cui ogni artista è una regione a sé stante all’interno di uno luogo fisico più ampio, e il richiamo ad un TEMPO, inteso come accadere effimero, un qui e ora che delinea la coesistenza temporanea nell’ambito di uno stesso contesto.
Il gioco di parole STATO Dì viene dunque coniato nel tentativo di creare un trait d’union tra ricerche artistiche assai diverse, in cui l’analogia geografica vede i quattro artisti come territori distinti che coesistono per un tempo finito in uno stesso luogo, un arcipelago nel quale i rispettivi confini determinano il senso profondo delle opere e delle singole individualità, aprendo a possibili relazioni fatte di sottili connessioni semantiche.
Esempi di queste relazioni possono essere individuate nel movimento ascendente del lavoro di Ginevra Mazzoni, dove la presenza di un tappeto elastico crea il presupposto per un salto verso l’alto, immergendoci in un illusorio celo terso, e nel volo discendente del lavoro dnaeer, una caduta libera in cui il concetto accademico di en plein air viene radicalmente esasperato, portando l’artista a produrre un dipinto durante un lancio da un areoplano.
In entrambi i casi la mistificazione è parte delle opere, simulando attraverso il video l’illusione di trovarsi all’aperto e di compiere un salto verso il cielo e impiegando dei ventilatori che restituiscano la sensazione del vento che investe il corpo durante l’azione di paracadutaggio.
Il richiamo alla terra, inteso come discesa nel profondo e alla spiritualità che quest’esperienza comporta, è invece parte del lavoro di Sade, che riproduce l’immagine di una culla e di un feretro posizionate in un interstizio dello spazio espositivo, collocando le opere lungo una gradinata che porta verso il basso.
I due giacigli che caratterizzano fasi diverse e opposte della vita, tracciano simbolicamente lo scorrere del tempo, oggettivizzando il drammatico passaggio di un’esistenza.
Ad un richiamo spirituale alla terra e all’idea di scavo sotterraneo si riferisce invece il lavoro di Nicolas Salgado, che costruisce con minuzia una serie di finti reperti archeologici, riprendendo le forme di preziosi cimeli pre-colombiani, utilizzati nelle cerimonie huaca durante le quali questi manufatti venivano offerti a laghi e caverne per restituire il metallo ai luoghi originari e quindi alla natura.
Con la sua opera scultorea, “Mal de los Andes” Salgado veste i panni dell'artigiano, riprendendo il lavoro degli antichi creatori di manufatti andini e colombiani (pratica bruscamente interrotta dalla colonizzazione) eliminando l’ottica esotica che ha interpretato questi cimeli come primitivi, per restituirgli l’originaria carica magica, votiva e spirituale.
BIO
dnaaer
Partendo dai graffiti su cui plasma, nel tempo, anche la sua pittura, dnaaer compie una ricerca introspettiva legata alla memoria personale. In campo installativo elabora opere che giocano con la percezione del pubblico e che in una chiave ironica mettono in discussione i presupposti dell'arte stessa.
Ginevra Mazzoni
Ginevra Mazzoni si forma come danzatrice e performer. Successivamente, prosegue gli studi in scultura e installazione, cimentandosi nell'utilizzo di media quali installazione, suono e video. Ne risultano lavori dall'impronta teatrale che uniscono aspetti scenografici e visivi lasciando spazio all'azione. Nel suo lavoro si intrecciano un linguaggio scientifico-tecnico alla ricerca del numinoso, del sacro e del nascosto.
Nicolas Salgado
Attraverso la manipolazione del materiale, Nicolas Salgado ricrea oggetti, corpi e forme esistenti, riflettendo i desideri irrealizzati e le mancanze della sua vita. Il suo lavoro si concentra sulla struttura del corpo e sulla sua scomposizione, ed è caratterizzato da un'ossessione per la creazione di manufatti in cera, che vengono poi forgiati in bronzo e ottone.
Sade
Partendo da studi e riflessioni di tipo filosofico e psicoanalitico, Sade elabora opere che richiamano i temi della morale e dell'inconscio. Il suo lavoro spazia tra medium e tecniche differenti quali scultura, installazione, pittura, fotografia, disegno.
STUDIO DRANG
Studio Drang è uno spazio di ricerca dedicato all’arte contemporanea, accoglie artisti e curatori per lo sviluppo di progetti che guardano alla complessità del presente, sostenendo un approccio transdisciplinare e la sperimentazione in tutte le sue forme.
Studio Drang nasce dall’esigenza di muoversi al di là delle logiche istituzionali legate al mondo dell’arte, aprendosi alla possibilità di nuove forme espressive concettuali e installative.
STUDIO DRANG sono ILARIA GOGLIA e ALESSANDRA PINNA
https://www.instagram.com/studiodrang/
Contatti:
studiodrang@arcimagma.it
cell. 3462410433
ARCI MAGMA
Magma è uno uno spazio culturale transdisciplinare con sede a Roma, che accoglie e sviluppa progetti musicali e artistici.
https://www.instagram.com/arci_magma/
24
maggio 2024
STATO DÌ
Dal 24 al 31 maggio 2024
arte contemporanea
Location
VIA GALEAZZO ALESSI
Roma, Via Galeazzo Alessi, (Roma)
Roma, Via Galeazzo Alessi, (Roma)
Orario di apertura
18:00- 20:00
Vernissage
24 Maggio 2024, 17:00-22:00
Autore
Curatore