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Pino Jelo / Gino Scagnetti – Astratti Racconti
La mostra andrà a fare luce sulle differenti modalità con cui Pino Jelo e Gino Scagnetti hanno interagito con il mondo
della poesia e della letteratura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Associazione Art Art di Rivanazzano Terme (PV) e l’Associazione Lumis Arte,
in collaborazione l’Archivio Gino Scagnetti,
sono liete di presentare la mostra
Astratti Racconti. Opere di Pino Jelo e Gino Scagnetti
L’esposizione andrà ad indagare il rapporto tra arte astratta e letteratura presente nelle opere dei pittori
Pino Jelo (1948) e Gino Scagnetti (1940-2020). La mostra sarà inaugurata sabato 1° giugno 2024,
alle ore 17:30, presso il Laboratorio dell’Associazione Art Art (Via Buonarroti 10, Rivanazzano
Terme, Pavia). In quell’occasione il curatore della mostra Lorenzo Paolo Messina (Lumis Arte) andrà
a presentare il rapporto tra la pittura di Jelo e Scagnetti e la poesia e a fare luce sulle differenze e sulle
vicinanze tra l’arte astratta e la letteratura. L’esposizione sarà visitabile liberamente nelle giornate
del 2, 8 e 9 giugno, dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, per poi essere aperta solo su prenotazione
(tel.: 339-4803857), nei weekend, fino al 30 giugno.
La mostra andrà a fare luce sulle differenti modalità con cui i due artisti hanno interagito con il mondo
della poesia e della letteratura. Infatti nell’arte di Scagnetti l’analisi di un testo precede o
accompagna la creazione dell’opera d’arte: l’artista friulano va a esprimere così sulla tela le reazioni
emotive suscitate dalla lettura di alcuni poeti o letterati da lui amati (Proust, Magris, Garcia
Lorca…). Anche Jelo collega le sue opere ad alcune poesie ben selezionate, ma solo alla fine del
momento creativo, al fine di mostrare un’affinità lirica tra un componimento e una sua creazione.
Nonostante i due artisti non si siano mai conosciuti, essi condividono quindi una simile sensibilità
poetica ed artistica, per il loro (parallelo) tentativo di far dialogare la poesia con la pittura astratta.
La scoperta di questa affinità è nata da una singolare coincidenza, da cui deriva il titolo della mostra:
entrambi gli artisti, in maniera indipendente, decisero negli stessi anni di creare delle opere astratte
che proponevano uno stesso titolo, “Racconto”. Questa scelta dei due artisti permetterà di riflettere
sulle differenze e sulle vicinanze tra il linguaggio scritto (che si serve di parole, con significati ben
precisi) e il linguaggio pittorico astratto (che si serve di forme e colori per suscitare libere reazioni
emotive negli osservatori). Le opere di Jelo e Scagnetti faranno scoprire come l’astrazione e la
letteratura non siano altro che delle diverse modalità di suscitare pensieri e sentimenti all’interno
dello spettatore. In questa prospettiva, durante l’inaugurazione, sarà chiesto ai visitatori di segnalare
le suggestioni emotive che le opere di Jelo e Scagnetti hanno suscitato nel loro animo. Questi piccoli
pensieri verranno poi presentati nell’evento di chiusura della mostra, che si terrà a fine giugno.
Questa esposizione nasce dalla collaborazione di due realtà culturali di due differenti zone della
Regione Lombardia: l’Associazione Art Art di Rivanazzano Terme (PV) e l’Associazione Lumis
Arte (Provincia di Lecco). Questa iniziativa apre una serie di scambi e collaborazioni che queste
due realtà intendono aprire con altre culturali della provincia lombarda, per mettere in relazione
mondi separati da un punto di vista della progettazione culturale, ma sorprendentemente affini da un
punto di vista artistico e culturale. La mostra viene impreziosita dalla collaborazione dell’Archivio
Gino Scagnetti, che si occupa dal 2020 di divulgare l’arte del defunto artista friulano.
Per informazioni organizzative, contattare l’Associazione Art Art al seguente numero: 339-4803857.
Per informazioni sulla parte curatoriale della mostra, consultare il sito di Lumis Arte (https://lumisarte.jimdosite.com/) o scrivere alla mail lumisarte@yahoo.com. Per ulteriori informazioni sugli
artisti, consultare i loro siti: http://www.pinojelo.it/ e https://www.ginoscagnetti.com/
BIOGRAFIE
Pino Jelo, dopo aver concluso gli studi liceali presso l’Artistico Mattia Preti di Reggio Calabria,
grazie a una borsa di studio frequenta l’Accademia di via Ripetta a Roma, nel corso di Scultura di
Pericle Fazzini. Dopo il primo anno, decide di trasferirsi a Milano; segue all’Accademia di Brera, il
corso di Scultura di Marino Marini con assistente Alik Cavaliere. Sono anni importanti nella formazione dell’artista poiché accanto alla passione per gli studi artistici prendono corpo gli interessi per
l’impegno politico e sociale, che diventa prioritario, assieme con l’insegnamento nei licei artistici,
fino a metà degli anni Ottanta.
Nel 1985 riemerge l’attenzione alle cose dell’arte, riprende a dipingere con grande intensità. Nel
1987, prima mostra alla Galleria di Alberto Schubert con presentazione di Elena Pontiggia e Mario
Nigro. Nel 1989 personale alla Galleria Artra diretta da Marcella Stefanoni. Nel 1990 inizia la collaborazione con lo studio di Pino Gastaldelli, storico gallerista milanese. Inizia un periodo di intenso lavoro dedicato esclusivamente alla pittura: nel 1991 personale con presentazione di Piero
Dorazio, nel 1993 la personale Il Colore e la Parola con presentazione di Guido Ballo, mostra portata anche a Padova alla Galleria di Dante Vecchiato. Nello stesso periodo è presente in importanti
mostre collettive con i più rappresentativi artisti di quegli anni.
Nel 1996 promuove l’attività di Fortunagoinarte che lo porterà, nel corso degli anni, a essere il curatore di circa trenta mostre personali e collettive. Nel frattempo, riprende la passione per l’insegnamento, , integrando i corsi tradizionali di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Caravaggio di Milano con lezioni all’Istituto Europeo di Design e all’Accademia di Brera nei corsi Cobaslid di formazione dei futuri insegnanti. Terminato il ciclo dell’insegnamento, ritorna con rinnovato vigore al lavoro pittorico, la sua grande passione, cui si dedica con approccio costante.
Gino Scagnetti studia Chimica Industriale, sviluppando un profondo interesse per la letteratura e le
arti figurative. Dal 1963 inizia a esporre in Friuli: nel 1966 organizza il Premio Nazionale di Pittura
di Pordenone. Poi viaggia a Parigi e a Londra, dove per alcuni anni studia ed espone. Dal 1974 risiede a Milano, dove vivrà fino al marzo 2020.
La sua ricerca vaga libera alla ricerca di sollecitazioni, tra il Giappone e la Mitteleuropa, creando
un’arte mai statica e doma. La sua ricerca interagisce continuamente con la letteratura e la poesia,
dedicando intere serie a maestri come Joyce, Proust e Montale. Nelle sue opere anche colori e
suoni vanno spesso ad incontrarsi, soprattutto grazie all’ispirazione della musica barocca. Questo
metodo di lavoro è definito nei dettagli dallo Scagnetti: “La mia pittura è una pittura gestuale, diretta. È il naturale manifestarsi di una necessità immediata. Viene preparata “sensitivamente” con: letture, studi, accumulo di sensazioni ed esperienze. La fase di lavoro più difficile e faticosa è quella di studiare tutto quanto mi è possibile sull’autore o sullo scritto.
Le opere sono più facili: io mi trovo dentro il quadro e direttamente esprimo i miei sentimenti e le mie sensazioni”.
I suoi lavori uniscono spesso una pittura avvicinabile alla scuola astratta friulana e veneta (Afro, Santomaso, Vedova) a inserti poetici e/o concettuali, che vanno a creare un sorprendente connubio tra arte e letteratura. Tipiche sono anche le sue frecce arancioni, che vanno a suggerire silenziosi collegamenti all’interno della superficie astratta del quadro: “Lavoro senza rendermi conto di quel che faccio.
Solo dopo “vedo” e quindi razionalizzo, cambio, approvo o distruggo”.
L’Archivio Gino Scagnetti si è costituito a gennaio 2021 per portare avanti progetti di valorizzazione e di rilancio delle creazioni dell’artista di Codroipo, per evitare che l’arte di Gino Scagnetti
venga tristemente dimenticata dai posteri.
[L’Associazione Art Art ringrazia per la collaborazione e per il sostegno i suoi sponsor e i suoi partner comunicativi e istituzionali]
in collaborazione l’Archivio Gino Scagnetti,
sono liete di presentare la mostra
Astratti Racconti. Opere di Pino Jelo e Gino Scagnetti
L’esposizione andrà ad indagare il rapporto tra arte astratta e letteratura presente nelle opere dei pittori
Pino Jelo (1948) e Gino Scagnetti (1940-2020). La mostra sarà inaugurata sabato 1° giugno 2024,
alle ore 17:30, presso il Laboratorio dell’Associazione Art Art (Via Buonarroti 10, Rivanazzano
Terme, Pavia). In quell’occasione il curatore della mostra Lorenzo Paolo Messina (Lumis Arte) andrà
a presentare il rapporto tra la pittura di Jelo e Scagnetti e la poesia e a fare luce sulle differenze e sulle
vicinanze tra l’arte astratta e la letteratura. L’esposizione sarà visitabile liberamente nelle giornate
del 2, 8 e 9 giugno, dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, per poi essere aperta solo su prenotazione
(tel.: 339-4803857), nei weekend, fino al 30 giugno.
La mostra andrà a fare luce sulle differenti modalità con cui i due artisti hanno interagito con il mondo
della poesia e della letteratura. Infatti nell’arte di Scagnetti l’analisi di un testo precede o
accompagna la creazione dell’opera d’arte: l’artista friulano va a esprimere così sulla tela le reazioni
emotive suscitate dalla lettura di alcuni poeti o letterati da lui amati (Proust, Magris, Garcia
Lorca…). Anche Jelo collega le sue opere ad alcune poesie ben selezionate, ma solo alla fine del
momento creativo, al fine di mostrare un’affinità lirica tra un componimento e una sua creazione.
Nonostante i due artisti non si siano mai conosciuti, essi condividono quindi una simile sensibilità
poetica ed artistica, per il loro (parallelo) tentativo di far dialogare la poesia con la pittura astratta.
La scoperta di questa affinità è nata da una singolare coincidenza, da cui deriva il titolo della mostra:
entrambi gli artisti, in maniera indipendente, decisero negli stessi anni di creare delle opere astratte
che proponevano uno stesso titolo, “Racconto”. Questa scelta dei due artisti permetterà di riflettere
sulle differenze e sulle vicinanze tra il linguaggio scritto (che si serve di parole, con significati ben
precisi) e il linguaggio pittorico astratto (che si serve di forme e colori per suscitare libere reazioni
emotive negli osservatori). Le opere di Jelo e Scagnetti faranno scoprire come l’astrazione e la
letteratura non siano altro che delle diverse modalità di suscitare pensieri e sentimenti all’interno
dello spettatore. In questa prospettiva, durante l’inaugurazione, sarà chiesto ai visitatori di segnalare
le suggestioni emotive che le opere di Jelo e Scagnetti hanno suscitato nel loro animo. Questi piccoli
pensieri verranno poi presentati nell’evento di chiusura della mostra, che si terrà a fine giugno.
Questa esposizione nasce dalla collaborazione di due realtà culturali di due differenti zone della
Regione Lombardia: l’Associazione Art Art di Rivanazzano Terme (PV) e l’Associazione Lumis
Arte (Provincia di Lecco). Questa iniziativa apre una serie di scambi e collaborazioni che queste
due realtà intendono aprire con altre culturali della provincia lombarda, per mettere in relazione
mondi separati da un punto di vista della progettazione culturale, ma sorprendentemente affini da un
punto di vista artistico e culturale. La mostra viene impreziosita dalla collaborazione dell’Archivio
Gino Scagnetti, che si occupa dal 2020 di divulgare l’arte del defunto artista friulano.
Per informazioni organizzative, contattare l’Associazione Art Art al seguente numero: 339-4803857.
Per informazioni sulla parte curatoriale della mostra, consultare il sito di Lumis Arte (https://lumisarte.jimdosite.com/) o scrivere alla mail lumisarte@yahoo.com. Per ulteriori informazioni sugli
artisti, consultare i loro siti: http://www.pinojelo.it/ e https://www.ginoscagnetti.com/
BIOGRAFIE
Pino Jelo, dopo aver concluso gli studi liceali presso l’Artistico Mattia Preti di Reggio Calabria,
grazie a una borsa di studio frequenta l’Accademia di via Ripetta a Roma, nel corso di Scultura di
Pericle Fazzini. Dopo il primo anno, decide di trasferirsi a Milano; segue all’Accademia di Brera, il
corso di Scultura di Marino Marini con assistente Alik Cavaliere. Sono anni importanti nella formazione dell’artista poiché accanto alla passione per gli studi artistici prendono corpo gli interessi per
l’impegno politico e sociale, che diventa prioritario, assieme con l’insegnamento nei licei artistici,
fino a metà degli anni Ottanta.
Nel 1985 riemerge l’attenzione alle cose dell’arte, riprende a dipingere con grande intensità. Nel
1987, prima mostra alla Galleria di Alberto Schubert con presentazione di Elena Pontiggia e Mario
Nigro. Nel 1989 personale alla Galleria Artra diretta da Marcella Stefanoni. Nel 1990 inizia la collaborazione con lo studio di Pino Gastaldelli, storico gallerista milanese. Inizia un periodo di intenso lavoro dedicato esclusivamente alla pittura: nel 1991 personale con presentazione di Piero
Dorazio, nel 1993 la personale Il Colore e la Parola con presentazione di Guido Ballo, mostra portata anche a Padova alla Galleria di Dante Vecchiato. Nello stesso periodo è presente in importanti
mostre collettive con i più rappresentativi artisti di quegli anni.
Nel 1996 promuove l’attività di Fortunagoinarte che lo porterà, nel corso degli anni, a essere il curatore di circa trenta mostre personali e collettive. Nel frattempo, riprende la passione per l’insegnamento, , integrando i corsi tradizionali di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Caravaggio di Milano con lezioni all’Istituto Europeo di Design e all’Accademia di Brera nei corsi Cobaslid di formazione dei futuri insegnanti. Terminato il ciclo dell’insegnamento, ritorna con rinnovato vigore al lavoro pittorico, la sua grande passione, cui si dedica con approccio costante.
Gino Scagnetti studia Chimica Industriale, sviluppando un profondo interesse per la letteratura e le
arti figurative. Dal 1963 inizia a esporre in Friuli: nel 1966 organizza il Premio Nazionale di Pittura
di Pordenone. Poi viaggia a Parigi e a Londra, dove per alcuni anni studia ed espone. Dal 1974 risiede a Milano, dove vivrà fino al marzo 2020.
La sua ricerca vaga libera alla ricerca di sollecitazioni, tra il Giappone e la Mitteleuropa, creando
un’arte mai statica e doma. La sua ricerca interagisce continuamente con la letteratura e la poesia,
dedicando intere serie a maestri come Joyce, Proust e Montale. Nelle sue opere anche colori e
suoni vanno spesso ad incontrarsi, soprattutto grazie all’ispirazione della musica barocca. Questo
metodo di lavoro è definito nei dettagli dallo Scagnetti: “La mia pittura è una pittura gestuale, diretta. È il naturale manifestarsi di una necessità immediata. Viene preparata “sensitivamente” con: letture, studi, accumulo di sensazioni ed esperienze. La fase di lavoro più difficile e faticosa è quella di studiare tutto quanto mi è possibile sull’autore o sullo scritto.
Le opere sono più facili: io mi trovo dentro il quadro e direttamente esprimo i miei sentimenti e le mie sensazioni”.
I suoi lavori uniscono spesso una pittura avvicinabile alla scuola astratta friulana e veneta (Afro, Santomaso, Vedova) a inserti poetici e/o concettuali, che vanno a creare un sorprendente connubio tra arte e letteratura. Tipiche sono anche le sue frecce arancioni, che vanno a suggerire silenziosi collegamenti all’interno della superficie astratta del quadro: “Lavoro senza rendermi conto di quel che faccio.
Solo dopo “vedo” e quindi razionalizzo, cambio, approvo o distruggo”.
L’Archivio Gino Scagnetti si è costituito a gennaio 2021 per portare avanti progetti di valorizzazione e di rilancio delle creazioni dell’artista di Codroipo, per evitare che l’arte di Gino Scagnetti
venga tristemente dimenticata dai posteri.
[L’Associazione Art Art ringrazia per la collaborazione e per il sostegno i suoi sponsor e i suoi partner comunicativi e istituzionali]
01
giugno 2024
Pino Jelo / Gino Scagnetti – Astratti Racconti
Dal primo al 30 giugno 2024
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE ART ART
Rivanazzano Terme, Via Buonarroti, 10, (Pavia)
Rivanazzano Terme, Via Buonarroti, 10, (Pavia)
Orario di apertura
Sarà visitabile nelle giornate del 2, 8 e 9 giugno, dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15.00 alle 18.00
Nei weekend successivi, fino al 30 giugno, sarà aperta solo su prenotazione (tel. 339-4803857)
Vernissage
1 Giugno 2024, ore 17.30
Autore
Curatore
Produzione organizzazione