08 dicembre 2004

fino al 10.XII.2004 Chi è Stefano Calvia? Firenze, Net Gallery

 
Dalla tela al web e viceversa. Un linguaggio di simboli in cui logica, pubblicità, scritte e segni sono rielaborati. Una crittografia per decifrare il ritratto del mondo contemporaneo. Tra messaggi, stimoli, indizi nascosti...

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Per chi avesse voglia di tuffarsi in universi psichici in cui la memoria e l’inconscio trasfigurano ogni oggetto, l’occasione è in questa mostra personale di Stefano Calvia (Torino, 1977). Cresciuto in una famiglia di musicisti, dipinge dall’età di tredici anni esprimendo nel linguaggio dell’astrazione l’abisso caotico delle proprie emozioni. Più tardi si avvicina al figurativo, analizza quasi ossessivamente le proprie fattezze in primi piani e mezzi busti in cui il colore esprime una potenza viscerale.
Da ogni sua opera traspare un’esperienza estratta dalle profondità dstefano calvia ella psiche, da un ambito il cui linguaggio criptico non viene svelato sulla tela. Calvia ha realizzato un sistema di trascrizione simbolica delle immagini del tutto personale, rifacendosi alla logica ed ai crittogrammi. Lo stile è spesso sincopato, aspro, rispondente all’imminenza del gesto e dell’immagine pura catturata nel flusso di rielaborazioni involontarie del cervello. Negli ultimi anni la violenza viene meno ma non è totalmente abbandonata; restano tracce di “non finito” , segni di un’esecuzione estemporanea, ma il linguaggio diviene più personale, sicuro; attinge liberamente dalla grafica alla computer art ad alcuni motivi decorativi degli anni Sessanta.
L’armonia cromatica è notevole, soprattutto nelle tele che mostrano personaggi futuribili come robot dall’aria molto umana. In quest’ultimo ciclo di tele Calvia si rifà all’universo metropolitano inserendo ritagli di giornale, pubblicità, scritte e segni che vengono reinventati secondo nuove valenze.
Lo stile si fa apparentemente casuale e sporco. C’è un’ultima serie di lavori: rielaborazioni al computer dei propri disegni, in un gioco di modificazioni grafiche e cromatiche, che creano immagini nuove su cui l’artista interviene ancora su tela. Il linguaggio qui si distacca progressivamente dalla deformazione emotiva per diventare nuova immagine o nuova icona. Per descrivere, con uno stile originale e contaminato, il volto sfaccettato del contemporaneo.

link correlati
il sito di Stefano Calvia

veronica caciolli
mostra visitata il 22 novembre 2004


Chi è Stefano Calvia?
Net Gallery, via Guelfa 63 50135 Firenze
tel/fax 055 210081
info: www.net-gallery.it , info@net-gallery.it , stecalvia@hotmail.com
orari: tutti i giorni 9.30/ 22.30


[exibart]

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