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Michela Liberti – Le Mura
“Le Mura” si compone di una serie di lavori pittorici inediti realizzati a partire dalle riflessioni avviate dall’artista nel 2020 e scaturite dalla sensazione di costrizione e, al contempo, di protezione rappresentata dalle mura domestiche.
Comunicato stampa
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Michela Liberti
Le Mura
31.05 - 30.06.2024
Casina dei Mosaici
Parco sul Mare di Villa Favorita
Via Gabriele D'Annunzio, 111, Ercolano
Presentazione del catalogo 30.06 ore 18.00
La Fondazione Ente Ville Vesuviane ospita dal 31 maggio al 30 giugno la mostra personale “Le Mura” di Michela Liberti negli spazi espositivi della Casina dei Mosaici, situata nell’area del Parco della Favorita di Ercolano prospiciente al mare. La mostra, realizzata con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Ercolano, occupa il primo piano della Casina, una sede di rara bellezza contraddistinta dalle ricche decorazioni in madreperla e cocci di porcellana realizzate dai maestri del Real Laboratorio di Pietre Dure di Capodimonte.
"Le Mura" si compone di una serie di lavori pittorici inediti realizzati a partire dalle riflessioni avviate dall’artista nel 2020 e scaturite dalla sensazione di costrizione e, al contempo, di protezione rappresentata dalle mura domestiche. Il sentimento profondo della dualità di tale sensazione ha portato Liberti a estendere lo sguardo sul territorio circostante e a interrogarsi sul significato del concetto stesso di mura, immaginando quanto i limiti fisici possano coincidere con quelli imposti a sé stessi. Le mura difensive, imponenti nella solidità della pietra ma fragili nel crollo o nella sepoltura durante le calamità che hanno colpito nei secoli la sua area di provenienza, diventano metafora di una condizione esistenziale di auto imposizione. Il loro crollo coincide con la ritrovata consapevolezza di possibilità e con la ritrovata fiducia dell’artista nel ripartire dalle origini della sua pratica pittorica, caratterizzata inizialmente dall’uso di tinte forti e dalle varie tonalità del nero.
Con questa serie la ricerca pittorica di Liberti si spinge ai limiti della materia tramite l’utilizzo di pigmenti naturali sapientemente mescolati a cenere e cera d'api per creare una fusione unica. Questo processo alchemico rappresenta un tentativo di ricomporre, attraverso l'arte della pittura, la vita caotica, orgiasticamente seducente e raffinata di una popolazione che viveva in perfetta armonia con la propria natura. Il sangue e la vita sembrano scorrere attraverso la superfice pittorica, evocando ancora oggi un rigoglioso flusso di esistenze perdute nel tempo. Il tratto e i passaggi cromatici catturano l'essenza di un passato ancora presente, riportando alla luce storie dimenticate e passioni ormai trascorse. Al centro della ricerca, la composizione di piccole metope, ciascuna meticolosamente realizzata per richiamare alla mente un frammento delle storiche pareti di Pompei. Queste non sono percepite come mere decorazioni, ma come finestre aperte, che permettono allo spettatore di intravedere scorci di vita quotidiana e di architetture che un tempo erano parte integrante della vibrante città. Attraverso questa nuova serie di opere, Michela Liberti invita a un viaggio nel tempo, dove ogni dettaglio pittorico serve a ricostruire l'atmosfera e lo spirito di una civiltà che diventa metafora della possibilità di sopravvivenza oltre il tempo e lo spazio fisico.
Michela Liberti nasce a Torre del Greco, ai piedi del Vesuvio. Ottiene il diploma di Maestro di Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1999 e durante il corso di studi sviluppa un forte interesse per la pittura e la scultura, frequentando le scuole di Gianni Pisani, Ninì Sgambati e Augusto Perez. Dal 2003 al 2006 collabora con il Festival delle Ville Vesuviane come assistente scenografa di Fulvio Dell’Isola. Nel 2016, presenta un'installazione al PAV-Parco Arte Vivente di Torino, continuando a partecipare a numerose collettive nazionali e proseguendo la sua carriera scenografica teatrale. Nel 2021 espone al PAN - Palazzo delle Arti di Napoli con Orizzonti di Attesa, a cura di Giovanni Cardone. Nel 2022 espone al MAP Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano inaugurando il 1° maggio “Maggio dei Monumenti” con la personale Orizzonti di Attesa, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Pontecagnano. A novembre 2024 partecipa alla collettiva “FERITE” con l'opera “Sacro Sangue invano” presso Palazzo di Città di Pontecagnano con il patrocinio del Ministero della Cultura; alla collettiva "ASTRATTISSIMA" presso Galleria Civica Palazzo Opesso Chieri e nel maggio 2024 espone allo show-room Fornace Falcone in occasione di “Materia 10” Fornace Falcone per la cultura con l'opera “Sensation en Provence”.
L’ingresso alla Casina dei Mosaici è gratuito dal martedì al sabato 10:00-18:00; domenica 10:00-13:00.
La presentazione del catalogo edito da Guttenberg avverrà domenica 30 giugno alle ore 18.00.
Michela Liberti
www.michelaliberti.com/
Le Mura
31.05 - 30.06.2024
Casina dei Mosaici
Parco sul Mare di Villa Favorita
Via Gabriele D'Annunzio, 111, Ercolano
Presentazione del catalogo 30.06 ore 18.00
La Fondazione Ente Ville Vesuviane ospita dal 31 maggio al 30 giugno la mostra personale “Le Mura” di Michela Liberti negli spazi espositivi della Casina dei Mosaici, situata nell’area del Parco della Favorita di Ercolano prospiciente al mare. La mostra, realizzata con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Ercolano, occupa il primo piano della Casina, una sede di rara bellezza contraddistinta dalle ricche decorazioni in madreperla e cocci di porcellana realizzate dai maestri del Real Laboratorio di Pietre Dure di Capodimonte.
"Le Mura" si compone di una serie di lavori pittorici inediti realizzati a partire dalle riflessioni avviate dall’artista nel 2020 e scaturite dalla sensazione di costrizione e, al contempo, di protezione rappresentata dalle mura domestiche. Il sentimento profondo della dualità di tale sensazione ha portato Liberti a estendere lo sguardo sul territorio circostante e a interrogarsi sul significato del concetto stesso di mura, immaginando quanto i limiti fisici possano coincidere con quelli imposti a sé stessi. Le mura difensive, imponenti nella solidità della pietra ma fragili nel crollo o nella sepoltura durante le calamità che hanno colpito nei secoli la sua area di provenienza, diventano metafora di una condizione esistenziale di auto imposizione. Il loro crollo coincide con la ritrovata consapevolezza di possibilità e con la ritrovata fiducia dell’artista nel ripartire dalle origini della sua pratica pittorica, caratterizzata inizialmente dall’uso di tinte forti e dalle varie tonalità del nero.
Con questa serie la ricerca pittorica di Liberti si spinge ai limiti della materia tramite l’utilizzo di pigmenti naturali sapientemente mescolati a cenere e cera d'api per creare una fusione unica. Questo processo alchemico rappresenta un tentativo di ricomporre, attraverso l'arte della pittura, la vita caotica, orgiasticamente seducente e raffinata di una popolazione che viveva in perfetta armonia con la propria natura. Il sangue e la vita sembrano scorrere attraverso la superfice pittorica, evocando ancora oggi un rigoglioso flusso di esistenze perdute nel tempo. Il tratto e i passaggi cromatici catturano l'essenza di un passato ancora presente, riportando alla luce storie dimenticate e passioni ormai trascorse. Al centro della ricerca, la composizione di piccole metope, ciascuna meticolosamente realizzata per richiamare alla mente un frammento delle storiche pareti di Pompei. Queste non sono percepite come mere decorazioni, ma come finestre aperte, che permettono allo spettatore di intravedere scorci di vita quotidiana e di architetture che un tempo erano parte integrante della vibrante città. Attraverso questa nuova serie di opere, Michela Liberti invita a un viaggio nel tempo, dove ogni dettaglio pittorico serve a ricostruire l'atmosfera e lo spirito di una civiltà che diventa metafora della possibilità di sopravvivenza oltre il tempo e lo spazio fisico.
Michela Liberti nasce a Torre del Greco, ai piedi del Vesuvio. Ottiene il diploma di Maestro di Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1999 e durante il corso di studi sviluppa un forte interesse per la pittura e la scultura, frequentando le scuole di Gianni Pisani, Ninì Sgambati e Augusto Perez. Dal 2003 al 2006 collabora con il Festival delle Ville Vesuviane come assistente scenografa di Fulvio Dell’Isola. Nel 2016, presenta un'installazione al PAV-Parco Arte Vivente di Torino, continuando a partecipare a numerose collettive nazionali e proseguendo la sua carriera scenografica teatrale. Nel 2021 espone al PAN - Palazzo delle Arti di Napoli con Orizzonti di Attesa, a cura di Giovanni Cardone. Nel 2022 espone al MAP Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano inaugurando il 1° maggio “Maggio dei Monumenti” con la personale Orizzonti di Attesa, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Pontecagnano. A novembre 2024 partecipa alla collettiva “FERITE” con l'opera “Sacro Sangue invano” presso Palazzo di Città di Pontecagnano con il patrocinio del Ministero della Cultura; alla collettiva "ASTRATTISSIMA" presso Galleria Civica Palazzo Opesso Chieri e nel maggio 2024 espone allo show-room Fornace Falcone in occasione di “Materia 10” Fornace Falcone per la cultura con l'opera “Sensation en Provence”.
L’ingresso alla Casina dei Mosaici è gratuito dal martedì al sabato 10:00-18:00; domenica 10:00-13:00.
La presentazione del catalogo edito da Guttenberg avverrà domenica 30 giugno alle ore 18.00.
Michela Liberti
www.michelaliberti.com/
31
maggio 2024
Michela Liberti – Le Mura
Dal 31 maggio al 30 giugno 2024
arte contemporanea
Location
SCUDERIE DI VILLA FAVORITA
Ercolano, Corso Resina, 300, (Napoli)
Ercolano, Corso Resina, 300, (Napoli)
Orario di apertura
L’ingresso alla Casina dei Mosaici è gratuito dal martedì al sabato 10:00-18:00; domenica 10:00-13:00.
Editore
Gutemberg
Autore
Autore testo critico
Patrocini